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giovedì 19 febbraio 2009

LA MAGISTRATURA SULLA GIUNTA RESSA


Riportiamo un comunicato di F.I./PdL sulla questione "P.U.G. di Palagiano e POLITICI SOTTO PROCESSO":

Al di là degli aspetti di rilevanza penale, al vaglio della Magistratura, per i quali è doveroso attendere l'esito del processo, sul piano politico non può non sottolinearsi il fallimento dell'esperienza amministrativa a guida Ressa.
La scarsa trasparenza ed imparzialità che ha caratterizzato questi anni di governo palagianese, più volte sottolineate in Consiglio Comunale, e non solo, dagli esponenti dell'opposizione, in primis dagli esponenti del Gruppo Consiliare "verso il PDL", necessitano di una seria riflessione da parte di quanti hanno la responsabilità di guidare la nostra cittadina.
Già domani, presenteremo al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale, una richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale per riferire sugli aspetti tecnico-amministrativi della questione.


Di Donatello Borracci.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

scusate chi è andato sotto processo e per quali reati.....l'articolo è molto sintetico....sembra quasi ....uno sforzo per il pdl.....
siate chiari

buona sera<

Anonimo ha detto...

Caro amico, dovresti rivolgere la domanda agli autori del comunicato ed al portavoce Donatello Borracci.
Mi auguro che possano e vogliano rispondere.

Anonimo ha detto...

donatè.....sotto processo è andata la giunta? o l'intero consiglio!!

Anonimo ha detto...

Ecco la risposta al quesito che vi ponevate:

Corriere del giorno, mercoledì 18 febbraio 2009

La predisposizione e l'approvazione del Piano Urbanistico Generale di Palagiano diventa materia da trattare nel corso di un processo. E' quanto stabilito ieri mattina dal gup del Tribunale dott.ssa Valeria Ingenito al termine dell'udienza preliminare che si è occupata di una vicenda risalente al maggio di tre anni fa.
A dover giustificare le rispettive posizioni nelle aule di Palazzo di Giustizia saranno in tutto tredici persone, fra cui due tecnici ed amministratori (ex ed attuali) del centro ionico. Coloro che dovranno tentare di dimostrare la correttezza del proprio operato a partire dal prossimo 6 aprile sono i tecnici Giovanni Narracci e Paolo Caramia, il sindaco Rocco Ressa, l'assessore Francesco Di Pierro, i Consiglieri Comunali Giovanni Gesualdo, Gianpiero Tinella, il Presidente del Consiglio Comunale Pietro Cifone e gli ex Amministratori Giacomo Di Pietro, Pietro Rotolo, Nunzio Bove, Rocco Quarato, Porzia Marchitelli Granata ,Gerardo Teutonico.
Stando alla tesi accusatoria formulata dal pubblico ministero inquirente dott.ssa Ida Perrone, i primi due avrebbero predisposto e gli altri approvato il P.U.G. in violazione della norma che prevede la concertazione tra soggetti coinvolti ai fini di una corretta previsione di perequazione urbanistica. A giudizio del titolare dell'inchiesta, il Piano avrebbe avuto la via libera senza che sia stata garantita la necessaria e preventiva partecipazione di coloro che, poi, con una circostanziata denuncia, hanno dato l'avvio all'inchiesta.
Vale a dire quei proprietari terrieri che, non avendo visti salvaguardati i propri diritti patrimoniali, hanno deciso di costituirsi parte civile nel procedimento tramite l'avv. Francesco Fasto.
Gli undici politici rinviati a giudizio rispondono anche di altri due capi d'imputazione, sempre originati da un presunto abuso in atti d'ufficio. Presunto abuso che trova la sua origine nelle approvazioni della proposta di adozione del Piano Urbanistico Generale recante il II emendamento relativo a frantoio Ipogeo in violazione del decreto del ministero dei Beni e Attività Culturali. Secondo la tesi degli organi inquirenti, l'atto sarebbe stato messo nero su bianco senza che fosse stato acquisito il preventivo parere della Sovrintendenza. Una circostanza che avrebbe finito col dar vita a quello che la Procura ha definito un “ingiusto vantaggio patrimoniale” a favore dei proprietari dei suoli ricadenti nell'area annessa al frantoio Ipogeo interessato dall'emendamento.

Anonimo ha detto...

BEH I SOLITI REATI ABUSO D'UFFICO...ETC
NIENTE DI CHE....NON CI SARà NESSUNA CONDANNA....IL GUP NON HA GUARDATO NEMMENO I FASCICOLI E A RIVIATO A GIUDIZIO....PER MEGLIO CAPIRE IN FUTURO....L'UNICA COSA CERTA IN QUESTA STORIA E' ALTRI SOLDI PER PAGARE GLI AVVOCATI....NATURALMENTE PAGATI DAI CITTADINI.....
IN QUESTA VICENDA L'UNICA COSA DEGNA DI NOTA E' CHE IN QUEL CONSIGLIO NON POTEVA STARCI UN CONSIGLIERE CE DA VENT'ANNI ERA PROPRIETARIO DI UN PEZZO DI SUOLO..
CIAO

Anonimo ha detto...

dura lex sed lex...

Anonimo ha detto...

Diciamo pure che sarebbe l'ennesimo caso della Magistratura che rischia di restare impunito, se non guarda con la giusta attenzione alle intenzioni con cui i coinvolti hanno preso le proprie decisioni e agli interessi personali che hanno avuto cura di proteggere.
Poi parliamo del recupero del Castello, del frantoio ipogeo, dell'amore per il nostro passato e per la nostra storia. Ma quale amore? Palagiano non ha niente di artisticamente e storicamente rilevante perchè quel che c'era non è stato protetto e quel che c'è non si desidera proteggerlo, a maggior ragione se fare questo limita gli interessi di qualche intoccabile. Il nostro paese non è pronto al rispetto del nostro passato, al recupero e alla tutela dei beni che ci raccontano il vissuto dei nostri antenati. Speriamo che ce lo insegni la Magistratura e che la lezione sia forte. Basta con la politica dei palazzinari.

Unknown ha detto...

sono arrivati al fondo del pozzo!!!!!