IL SILENZIO APPARTIENE AI DISONESTI

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Niente più bavagli!

Niente più bavagli!
“Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa. Chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola”. (Giovanni Falcone)

Un' Altra Voce per PALAGIANO e non SOLO's Fan Box

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lunedì 23 novembre 2009

RETE IDRICA E FONDI CIPE SPARITI NEL NULLA


A proposito di sprechi al Sud, ecco l'ennesima bacchettata della Corte dei Conti alla gestione dell'ex AGENSUD, già CASSA PER IL MEZZOGIORNO, dal 2003 affidata al commissario ad acta Roberto Iodice.
Nel mirino dei magistrati contabili, il 19 ottobre, sono finiti gli "interventi per il recupero di risorse idriche in aree di crisi".
A fronte di finanziamenti CIPE nel 2002 e nel 2005 pari a 567,530 milioni di €, nel Mezzogiorno "una sola opera è risultata ultimata e collaudata", mentre altre "due opere, sebbene ultimate", non sono state ancora sottoposte a collaudo.
"UNO SCENARIO DEL TUTTO NEGATIVO", secondo la Corte, che fa invece l'elogio del Centro-Nord, dove la competenza è del Ministero delle Politiche Agricole: tutti i 770 milioni di € stanziati sono stati regolermente impegnati... e la metà delle opere è già arrivata al traguardo.
L.M., Edizioni Mondadori.
AGENSUD, CASSA DEL MEZZOGIORNO, COMUNITA' MONTANE (rifiorite sotto mentite spoglie) ED ENTI VARI E PARELLELI ALLE ISTITUZIONI DELLO STATO, A COSA SERVONO? E' UN NUOVO MODO PER INVENTARSI "FALSA OCCUPAZIONE" AL SUD A DANNO DEL CONTRIBUENTE CHE VEDE SPARIRE SIMILI SOMME DI DENARI?

PATENTE E PUNTI: COME POSSO VERIFICARE?


La patente a punti è stata introdotta in Italia il 1° Luglio 2003: ad ogni titolare di patente viene attribuito un punteggio (inizialmente 20 punti), che viene decurtato in caso di infrazioni.
All'esaurimento dei punti disponibili, per conservare la patente, bisogna superare di nuovo l'esame.
COME CONOSCERE I PUNTI DELLA PROPRIA PATENTE?
Il nostro Blog intende darvi una "dritta"...
Esiste un sito da cui si può farlo: www.ilportaledellautomobilista.it
Dopo esserti registrato, potrai controllare in tempo reale il saldo dei tuoi punti.
Se preferisci usare il telefono, puoi chiamare il nr. 848.78.27.82, ma ti consigliamo di farlo solo da telefono fisso.

sabato 14 novembre 2009

INFLUENZA H1N1: PERCHE' HO DECISO DI NON FARE IL VACCINO.

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Nell’ultimo articolo sull' influenza suina abbiamo letto il foglietto illustrativo del vaccino, ne abbiamo imparato gli ingredienti principali e abbiamo visto quali sono le categorie a rischio.

Oggi tocca a me spiegarti perchè ho deciso di non fare il vaccino.
Leggi con attenzione perchè ciò che è vero per me lo è anche per tutte le persone da 0 a 100 anni che non soffrono di patologie croniche (come dicevo nell’ultimo articolo sono le uniche persone a cui consiglierei il vaccino).

Inizio dicendovi che ho 32 anni e sono in apparente stato di buona salute.
Perchè dico “apparente”?

Perchè qualsiasi persona, a cui non è stata diagnosticata una malattia, è solo in apparente stato di buona salute perchè il corpo umano è ancora così tanto complicato che non si può mai essere sicuri al 100%.

Può sembrare una precisazione banale ma fra poco vedrai che non è così.

I giornali e i Tg fanno la conta dei morti e parlano dei ritardi nella distribuzione del vaccino e quindi mi arrivano due informazioni allarmanti: le persone muoiono di Influenza A e il vaccino è fondamentale per salvarci la vita.

E questo è il pensiero che passa per la mente di milioni di persone:

"Cavolo! Come farò a sopravvivere? Si ammalano tutti intorno a me e di sicuro qualche appestato ma contagerà. Ora non esco più di casa, non mando i bambini a scuola e se tossisco corro al pronto soccorso!”

Ecco, il compito di questo post è quello di trasformare quel pensiero in questo:

"L’influenza suina è meno grave della stagionale. Sono mai entrato in panico per una banale influenza? No! Sono mai andato al Pronto soccorso per un po’ di febbre? No!” e per trasformarlo userò dati e informazioni precise e nessuna teoria complottistica.

Credo che la vera domanda da farsi sia: è mai morto nessuno, in apparente stato di buona salute, di influenza stagionale?

E’ la risposta a questa domanda che può fare la differenza perchè, se tutti sappiamo che se soffri di altre gravi patologie può bastare un po’ di febbre (suina o stagionale) a far precipitare il tutto, è questa la cosa che ci preoccupa di più ovvero stare bene e morire dopo aver contratto l’ influenza suina mentre questo non sarebbe mai successo con la banale influenza stagionale. Per farla breve la risposta è SI.
Per aver conferma ho anche chiesto al Dr. Clavenna del Mario Negri che mi ha dato delle informazioni cruciali.
Intanto vediamo come fino all’anno scorso venivano contati i morti per influenza stagionale. Prima di tutto devi sapere che il rapporto non è morti/ammalati ma è morti/popolazione totale e che per calcolare i decessi si faceva così: quante persone sono morte in Italia in un anno? 192.000. DI queste 192.000 quanti sono deceduti da Ottobre a Marzo? 100.000. E quanti da Aprile a Settembre? 92.000. Ok allora vuol dire che gli 8.000 decessiin più che sono avvenuti in inverno erano presumibilmente dovuti all’influenza stagionale. Si lo so non è un dato molto preciso ma a nessuno importava saperne più di tanto perchè nessuno fino ad oggi si è mai preoccupato seriamente dell’influenza stagionale (e ha fatto bene). Fra questi 8.000 deceduti la stragrande maggioranza è formata da persone che già presentavano altre gravi patologie ma ci sono anche bambini, ragazzi e adulti in apparente stato di buona salute. Perchè quindi non ci dicevano ogni giorno che era morto qualcuno di influenza? Perchè alla gente non interessava in quanto nessuno per fortuna gli aveva mai allarmati. Ora da qualche mese si sono messi a contare bene anche i morti per influenza stagionale e si è visto che nell’emisfero australe (dove è appena finito l’inverno) i morti di stagionale sono 13 su 100.000 persone mentre i morti di influenza A H1N1 sono 1 su 100.000. 13 volte di meno!
Ricapitolando: l’influenza stagionale è più pericolosa della suina e anche di influenza stagionale muoiono persone in apparente stato di buona salute.

Tre domande finali molto importanti.
Perchè hanno allarmato la popolazione?
Tre motivi
1. Gli interessi economici: di certo ci sono ma non credo che bastino a giustificare tutto questo allarmismo.
2. E’ un virus nuovo e poco conosciuto ed è normale che incuta un po’ di preoccupazione. Se non ci fossimo tutti preoccupati forse l’avremmo presa un pò’ troppo alla leggera e nel caso (raro) di una mutazione maligna del virus saremmo stati colti impreparati.
3. Stanno morendo persone che l’anno scorso non sarebbero morte e un po’ di attenzione se la meritano, no?
Da adesso in poi però fatevi un grosso favore: quando nei Tg parlano di morti per l’influenza cambiate canale.

Perchè ho deciso di non vaccinarmi?
Tre motivi.

1. Vi ho appena dato i numeri reali e quindi, se non mi sono mai vaccinato per la stagionale che uccide molte più persone, perchè dovrei vaccinarmi per la suina?
2. Il vaccino è stato preparato in fretta e non è quindi sicuro al 100%. Nel rapporto rischi/benefici preferisco non correre nessun rischio perchè sono in apparente stato di buona salute, mentre il rapporto è statisticamente a favore dei benefici nel caso delle persone a rischio (affetti da patologie croniche). Numeri? 1 su 100.000 rischia di morire mentre 1 su 100.000 rischia di avere un grave effetto collaterale (Vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni che può causare eruzioni cutanee, dolori alle articolazioni e problemi renali), disturbi neurologici, come encefalomielite (infiammazione del sistema nervoso centrale), neurite (infiammazione dei nervi) e una forma di paralisi nota come sindrome di Guillain-Barré).
Inoltre nel consenso informato che vi faranno firmare dicono “L’autorizzazione di Focetria è stata rilasciata in “circostanze eccezionali”. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) revisionerà regolarmente qualsiasi nuova informazione sul medicinale e questo foglio illustrativo verrà aggiornato, se necessario.” Ecco una conferma che il vaccino in qualche modo lo stanno sperimentando anche su di noi…
3. Se qualcosa dovesse andare storto non so se posso intentare causa al medico o alla casa farmaceutica e anche se lo potessi fare sarebbe molto difficile vincere la causa. Questo però sarà argomento di uno dei prossimi post in quanto ho chiesto consulenza ad un avvocato e vi potrò dare informazioni certe.

Mi sono preso l’influenza che faccio?
Quello che hai sempre fatto di solito. Paracetamolo (es. Tachipirina) se la febbre sale sopra i 38-38,5 gradi, se la febbre non si abbassa metti del ghiaccio sugli arti, bevi molta acqua, non mangiare porcherie (!!!) non andare dal medico e non andare al Pronto Soccorso perchè o infetti tutti o ti infettano gli altri. Evita il contatto con gli altri per circa sette giorni e non ti azzardare a prendere farmaci antivirali se non te li ha prescritti il medico. Sta attento solo ai sintomi repiratori e solo nel caso ci siano serie difficoltà a respirare (evenienza rarissima) vai al Pronto Soccorso.

Insomma come dicevo nel post “Influenza suina: cose da evitare” : “In questo momento solo una cosa è sicura sull’Influenza A: è meno pericolosa di quella stagionale. Ripetete quest’ultima frase dalle 10 alle 100 volte ogni giorno in modo da contrastare gli effetti nocivi dell’informazione allarmistica italiana e mondiale.”

Credo di aver risposto a molte domande importanti ma se avete qualche dubbio chiedete pure nei commenti. Lunedi’ risponderò ad un altro paio di domande frequenti e poi basta per un po’ ché mi sono stancato.

Ultim’ora: dicono che dovremo farci il vaccino per evitare che il virus resti in circolazione e si possa “mescolare” con quello dell’aviaria. Questa cosa non è nuova e neanche impossibile ma perchè la dicono solo adesso ovvero quando hanno capito che l’influenza non sta facendo abbastanza paura da costringerci ad una vaccinazione di massa? E’, per me, la conferma che hanno paura di non riuscire a smaltire le enormi scorte di vaccino e si stanno inventando di tutto pur di vaccinarci.

Dr. Daniele Aprile (Psiche e Soma)

lunedì 9 novembre 2009

ECOMAFIE: IL CERCHIO SI STRINGE MA NON E' TUTTA COLPA DELL' ILVA.


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Pian piano gli inquirenti stanno arrivando alla verità.
La notizia di giovedì scorso (5 novembre), apparsa su tutti giornali, e di cui abbiamo riportato per intero quanto scritto dagli amici del Blog del Comitato per Taranto, dà sollievo a quanti attendono GIUSTIZIA.
Le indagini della Guardia di Finanza stanno dando brillanti risultati, ma non è ancora tutto.
Lo scandalo del Porto di Taranto non va considerato un fatto indipendente, ma va visto in un'ottica ancora più ampia, che metta insieme i seguenti eventi:
1) LUBRITALIA E SMALTIMENTO DEI LIQUIDI IDROCARBURI RECUPERATI A PALAGIANO DOPO "L'INCIDENTE-INCENDIO" DEL GIUGNO SCORSO;
2) LO SCANDALO INQUINAMENTO ACQUE DEL FIUME PATEMISCO;
3) IL DIVIETO DI BALNEAZIONE VOLUTO DAL SINDACO DI PALAGIANO PER I LIDI DI CHIATONA E MARINA DI LENNE;
4) LO SCANDALO DEI PESCATORI CHE RACCONTANO DI AVER VISTO AUTOMEZZI SCARICARE "QUALCOSA" (ALLE PRIME LUCI DELL'ALBA) NEL FIUME LENNE;
5) LE OPERAZIONI DI BONIFICA DEI TERRENI INTORNO ALLA LUBRITALIA DI PALAGIANO (DOVE PER OLTRE UN MESE ABBIAMO SOPPORTATO IL RISTAGNO DEGLI OLI IDROCARBURI) PER POI VEDERLI "STRANAMENTE" SMALTIRE A CAVALLO DI FERRAGOSTO.
CHI C'ERA IN SERVIZIO AD AGOSTO -TRA GLI INQUIRENTI- PER POTER CONTROLLARE?
COSA CI FACEVA IN LOCALITA' RONDINELLA (TARANTO) UN MEZZO INDUSTRIALE DI UNA DITTA PRIVATA, VENUTA DA LONTANO, TARGATO ** 7** *L?
ESISTONO OMONIMI PARENTI DEI PERSONAGGI IMPUTATI IN ILVA CHE, PUR LAVORANDO ALTROVE, HANNO OTTENUTO BENEVOLI "CONCESSIONI" AD USUFRUIRE DELLE AREE ILVA (SENZA CHE LA DIREZIONE NE FOSSE AL CORRENTE) PER SCARICARE IN MARE MATERIALI NON-ILVA?
Approfondimenti:
LUBRITALIA A PALAGIANO: LA PROCURA NON PRENDA UN GRANCHIO.
PALAGIANO: IL SINDACO RESPINGE IL DIVIETO DI VENDITA DEI FRUTTI PRESUNTI CONTAMINATI.
QUALCUNO GIU' DA NOI HA DIMENTICATO CHE CAPO DELLO STATO E CSM VIGILANO SUI RIFIUTI TOSSICI.
TEMPI DURI PER GLI INQUINATORI.
MAFIA: RICOMINCIANO E CONVEGNI DEI "BRAVI ORATORI", MENTRE NESSUNA SI ADOPERA A FAR CHIAREZZA.
Confidando nella presunta innocenza di quanti sono coinvolti in queste STORIE PARALLELE, auspicando che le nostre intuizioni si rivelino fantasiose, non desiderando sollevare accuse ma legittimi interrogativi, auguriamo agli inquirenti di giungere presto alla GIUSTA CONCLUSIONE DEI MISFATTI e rimandiamo i nostri sostenitori alla lettura della pubblicazione che segue:

"Novecentotrentunomila metri quadri. Potrebbe essere la superficie di un centro abitato, o di una grande area boschiva. Invece è la grandezza dell'area, di cui una parte in concessione demaniale, sequestrata dalla Guardia di Finanza di Taranto all'interno del porto mercantile della città pugliese, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Il provvedimento reca la firma del procuratore della Repubblica, Franco Sebastio, e dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino. Il motivo? In quest'area così ampia erano stati stoccati rifiuti speciali sia solidi sia liquidi, senza le dovute autorizzazioni, soprattutto senza le dovute precauzioni per la salute. Tre persone sono state denunciate.

Il provvedimento è stato emesso al termine d’indagini che hanno accertato lo stoccaggio di rifiuti speciali, anche di natura tossica, il carico e lo scarico di materie prime e prodotti finiti dell'industria metallurgica in violazione delle norme poste a tutela dell'ecosistema marino e terrestre. Anche i rifiuti sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle, assieme ai sistemi di canalizzazione presenti nell'area del porto. Questo perché si sta procedendo alla necessaria verifica, condotta attraverso l'esecuzione di prelievi di campioni, in collaborazione con i tecnici dell'Arpa Puglia, dell'impatto ambientale sui fondali marini adiacenti. Inoltre, sono in corso anche accertamenti di carattere fiscale. I militari della Finanza stanno operando insieme a unità aeree e navali.

All’esame dei magistrati ci sono i pontili del porto di Taranto. Con il rischio che fin troppe quantità di sostanze nocive siano finite in mare, nel porto mercantile. Non si tratta di pontili qualunque. Sono il secondo, terzo, quarto e quinto sporgente del porto, il che fa diventare il sequestro un fatto assolutamente clamoroso: sono i pontili utilizzati dall'ILVA di Taranto per lo sbarco delle materie prime e l'imbarco dei prodotti finiti. Il provvedimento giudiziario, si legge in comunicato reso noto dalla direzione dell'ILVA, contesta "l'assenza di un sistema per la raccolta ed il trattamento delle acque meteoriche oltre alla gestione non autorizzata di materiali di risulta presenti sui pontili. In questa fase di esclusivo accertamento dei fatti ipotizzati l'ILVA sta fornendo ampia collaborazione al personale della Guardia di Finanza per l'espletamento delle indagini di rito e per l'esecuzione del mandato di sequestro probatorio". Infine, “l'Ilva confida, al fine di accertare l'assenza di responsabilità, in una rapida conclusione delle indagini".

All'arrivo dei militari, la mattina del 3 novembre scorso, l'area era piena di rifiuti speciali che, a causa delle precipitazioni autunnali di questi giorni, finivano nei sistemi di canalizzazione delle acque reflue, che vanno in mare. Nonostante questo, l'unica autorizzazione mostrata dall'ILVA è stata quella per lo "scarico di acque reflue domestiche". Come dire: acque di scolo della pasta dalle pentole ed acqua con detersivo dopo aver lavato i piatti, due tipici esempi di acque reflue domestiche. Peccato che invece si tratti di un'acciaieria, i cui scarti polverosi sono costituiti da metalli pesanti, pericolosi per inalazione e per ingestione.

Sono contestati anche altri reati, come si legge nella disposizione di sequestro probatorio con facoltà d'uso: danneggiamento e realizzazione di opere abusive, oltre ad una lunghissima serie di violazioni in materia ambientale. Secondo le accuse, l'ILVA avrebbe agito nel porto senza le necessarie autorizzazioni. Le tre persone denunciate sono il direttore dello stabilimento siderurgico, Luigi Capogrosso, il responsabile area "sbarco merci", Giuseppe Manzulli, ed il responsabile dell'area logistica "prodotti finiti", Antonio Colucci. A dare il via alle indagini è stato il sequestro di alcune bricche, proprio nell'area portuale, a febbraio del 2009. Da quell'operazione si sarebbe poi risaliti alla mancanza delle autorizzazioni da parte dell'ILVA.

Tutto questo va a colpire una città già disastrata dal punto di vista ambientale, in buona parte già vittima proprio dell'ILVA. Lo stesso porto di Taranto non è nuovo ad illeciti ambientali: appena poche settimane fa, cinque container carichi di rifiuti speciali (complessivamente 124 tonnellate tra pneumatici fuori uso, scarti in gomma e pezzi di plastica) diretti in Vietnam, sono stati sequestrati nel corso di controlli doganali. Esaminando la documentazione di viaggio, si è scoperta una falsa indicazione del codice identificativo della tipologia dei rifiuti e del trattamento di recupero previsto dalla legge: il carico risultava diretto in Corea, mentre l'effettiva destinazione era il Vietnam, in violazione agli accordi tra l'Unione Europea ed il Paese Asiatico.

Il tutto in una città che non detiene solo il primato nazionale per la diossina, ma anche per il mercurio. Infatti, come si rileva dall'Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti, Taranto vede una dispersione in atmosfera per la grande industria italiana del 49% del mercurio emesso in tutta l'Italia, ma il dato più grave è l'aumento continuo di mercurio, soprattutto quello che finisce nelle acque antistanti la città. Infatti il mercurio in acqua è passato dai 118 chili del 2002 ai 665 chili stimati nel il 2005. Ed anche il mercurio proviene dal grande impianto siderurgico: l'ILVA, a livello nazionale, emette il 62,5% di tutto il mercurio stimato per la grande industria."
da Alessandro Iacuelli, Comitato per Taranto.

domenica 8 novembre 2009

ECOLOGIA A PALAGIANO: SCOPPIA UN'ALTRA BOMBA, MA IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE.


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PALAGIANO - Nella gravina oltre a eternit, pneumatici usati e materiale di risulta c’erano anche “campane” utilizzate per la raccolta differenziata dei rifiuti. La discarica è stata scoperta dalla Guardia di Finanza nel territorio di Palagiano. Sotto sequestro 90mila metri quadrati nella quale erano state riversate oltre 45mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Le Fiamme Gialle che hanno denunciato a piede libero una persona ora stanno indagando per scoprire chi ha abbandonato le “campane” piene di vetro. Un’altra bomba ecologica è stata scoperta a Manduria dai poliziotti del locale Commissariato in collaborazione con la Polizia Provinciale di Taranto, con personale dell’Arpa di Bari e di Taranto. La discarica si estende su una vasta area di circa sei ettari, lungo il versante nord della città, posta all’interno della strada che porta a San Cosimo.
Il sito, in stato di evidente abbandono, è da anni in fase di post-gestione in quanto ha esaurito le volumetrie utili allo smaltimento. La discarica era utilizzata infatti per raccogliere i rifiuti solidi urbani dei comuni limitrofi ed era stata data in gestione a una società, che però ha diviso le attività societarie creando altre società satelliti, al fine di creare le cosiddette scatole cinesi. L’azienda alla quale era stata affidata la gestione è stata poi liquidata e ceduta ad un soggetto, A. L. di 71 anni, residente in provincia di Bari, che è allo stato irreperibile. L’ultimo sopralluogo effettuato durante le operazioni di sequestro ha permesso di accertare che la discarica si trova in condizioni tali da costituire pericolo per l’ambiente, a causa della fuoriuscita nel terreno di percolato.
Ciò è anche causato dalla totale assenza di un servizio di custodia e di vigilanza.
Tratto da Tarantosera.

mercoledì 4 novembre 2009

H1N1: INFORMAZIONE "INFLUENZATA". ECCO ALCUNI CONSIGLI UTILI PER TUTTI.


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Come molti dei lettori sanno, è solo la corretta informazione che evita il panico nelle persone.
In questi giorni si sta facendo un gran parlare dell' influenza suina e, soprattutto dei decessi da essa causata.
Fare o non fare il vaccino?
Questo è il maggiore dilemma che in queste ore preoccupa e disorienta la gente.
In questo blog non troverete mai consigli perentori ma solo tutte le informazioni necessarie in modo da poter essere voi a scegliere in tutta coscienza cosa è meglio fare per la vostra salute. Una differenza che voglio infine sottolineare è quella che c’è fra i blog (come questo che stai leggendo) e i giornali e la tv: i blog non sono e non saranno MAI pagati dalle case farmaceutiche quindi potranno a volte dire fesserie (e non ne sono certo immuni i giornali e le tv…) ma di sicuro non lo fanno MAI in cattiva fede.

Torniamo a noi e affrontiamo il tema vaccino contro l’influenza A ché è il tema più caldo di questi giorni.

Informazioni per fare una scelta ponderata.

L’Agenzia Italiana del Farmaco indica i nomi commerciali di tre vaccini che verranno usati in Italia: Focetria, Pandemrix e Celvapan. In questo momento mi risulta che stiano somministrando solo il Focetria.

Foglietto illustrativo del vaccino
Vi verrà fatto leggere prima della somministrazione del vaccino: leggetelo attentamente e conservatelo.
Lo trovate cliccando qui e comunque ricopio alcuni punti fondamentali del bugiardino in modo da ragionarci su:

4. POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, Focetria può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Dopo la vaccinazione possono verificarsi reazioni allergiche, raramente con comparsa di shock. I medici sono consapevoli di questa eventualità e hanno a disposizione le misure d’emergenza necessarie per questi casi.
Studi clinici condotti con un vaccino simile hanno evidenziato che gli effetti indesiderati sono lievi e di breve durata. Gli effetti indesiderati sono generalmente simili a quelli associati alla somministrazione di vaccini influenzali stagionali.
La frequenza di possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita in base alla seguente convenzione:
molto comune (più di 1 soggetto su 10)
comune (1-10 soggetti su 100)
non comune (1-10 soggetti su 1.000)
raro (1-10 soggetti su 10.000)
molto raro (meno di 1 soggetto su 10.000)
Gli effetti indesiderati elencati di seguito sono stati rilevati con l’uso di Focetria in studi clinici condotti su adulti, compresi gli anziani.
Comune
Arrossamento, gonfiore o dolore nel sito di iniezione, lividi o indurimento della pelle in corrispondenza del sito di iniezione, febbre, stato di indisposizione generale, stanchezza, mal di testa, incremento della sudorazione, brividi, sintomi simili a quelli dell’influenza, dolore a livello di muscoli e articolazioni.
Effetti indesiderati risultanti da studi clinici condotti su bambini
È stato condotto uno studio clinico con un vaccino simile su bambini. Gli effetti indesiderati molto comuni generalmente riportati nella fascia di età compresa tra 6 e 36 mesi per singola dose sono risultati irritabilità, pianti insoliti, sonnolenza, diarrea e cambiamenti nelle abitudini alimentari. Gli eventi sistemici molto comuni riscontrati nei bambini comprendono cefalea e fatica. Negli adolescenti, gli eventi molto comuni sono stato di indisposizione generale, mialgia, cefalea, fatica, sudorazione, nausea e brividi.

Gli effetti indesiderati elencati di seguito si sono verificati nei giorni o nelle settimane successivi all’immunizzazione con vaccini sia adiuvati che non adiuvati somministrati di routine ogni anno per la prevenzione dell’influenza. Tali effetti indesiderati potrebbero insorgere in seguito all’uso di Focetria.
Non comune
Reazioni generalizzate della pelle, inclusa l’orticaria.
Raro
Reazioni allergiche che comportano un calo pericoloso di pressione arteriosa che, se non trattate, possono anche causare shock. I medici sono consapevoli di questa eventualità e hanno a disposizione le misure d’emergenza necessarie per questi casi, per accessi convulsivanti, forti dolori lancinanti o palpitanti che si irradiano lungo uno o più nervi, bassa conta piastrinica che potrebbe comportare emorragia o brividi.
Molto raro
Vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni che può causare eruzioni cutanee, dolori alle articolazioni e problemi renali), disturbi neurologici, come encefalomielite (infiammazione del sistema nervoso centrale), neurite (infiammazione dei nervi) e una forma di paralisi nota come sindrome di Guillain-Barré.

6. ALTRE INFORMAZIONI
Cosa contiene Focetria
Principio attivo
Antigeni di superficie del virus dell’influenza (emoagglutinina e neuraminidasi)* del ceppo:
analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1)v (X-179A) 7,5 microgrammi** per dose da 0,5 ml
Il vaccino è conforme alle raccomandazioni OMS e alla decisione EU sulla pandemia.
Adiuvante
Il vaccino contiene un “adiuvante” (MF59C.1) per stimolare una risposta più efficace. MF59C.1 è un’emulsione olio/acqua contenente 9,75 mg di squalene, 1,175 mg di polisorbato 80 e 1,175 mg di sorbitan trioleato in tampone citrato.
Eccipienti
Gli eccipienti sono: thiomersal (solo flaconcino multidose), sodio cloruro, potassio cloruro, potassio fosfato monobasico, sodio fosfato dibasico diidrato, magnesio cloruro esaidrato, calcio cloruro diidrato, sodio citrato, acido citrico, acqua per preparazioni iniettabili.

Prima cosa da sottolineare: prendete il bugiardino di qualsiasi farmaco e troverete un elenco simile di effetti collaterali. Non fatevi quindi venire troppa ansia ma prendete questo farmaco con la stessa lieve ansia con cui dovreste assumere qualsiasi farmaco (mai infatti prendere i farmaci con leggerezza).

Seconda cosa importante: come potete leggere questo vaccino contiene come adiuvante lo squalene e come eccipiente il thiomersal (a base di mercurio).
E’ su questi due ingredienti che si sta parlando tanto (forse troppo) e per correttezza vi dirò una cosa positiva e una negativa in modo che siate voi a scegliere di chi fidarvi.
Squalene: In uno studio pubblicato da Experimental and Molecular Pathology si dice che che il 95% dei veterani affetti da Sindrome del Golfo presentano anticorpi per lo squalene, sostanza somministrata tramite il vaccino contro contro l’antrace. Molti altri soldati (circa 20.000) furono vaccinati contro l’antrace, pur non partecipando alla guerra, e sia loro che i veterani del Golfo avevano sviluppato la stessa patologia che include artrite reumatoide, problemi di equilibrio, e alla memoria, dolori muscolari e il morbo di Lou Gehrig.
L’OMS dice invece che i vaccini per l’antrace non avevano lo squalene e che è presente dal 1997 in quasi tuti i vaccini e che non si sono mai verificate reazioni pericolose ma solo qualche piccola reazione nel luogi di inoculazione.

Thiomersal: (da wikipedia) “La tossicità neurologica attribuita al tiomersale dipende dall’etilmercurio. L’etilmercurio presenta un profilo di tossicità sovrapponibile a quello di un altro composto contenente mercurio, il metilmercurio. Rispetto a quest’ultimo, l’etilmercurio è eliminato dall’organismo più rapidamente. La maggior parte dei dati di tossicità acuta e cronica reperibili nella letteratura specializzata, relativi al mercurio presente nei composti organici (mercurio organico), si riferiscono al metilmercurio. La presenza di tiomersale nei vaccini è stata correlata a reazioni allergiche dermatologiche da contatto, e più gravemente a disturbi neurologici quali l’autismo. Il tiomersale può causare allergia da contatto che si manifesta con sintomi dermatologici in circa l’1,5% degli adolescenti e degli adulti (dati europei).”
“La quantità di tiomersale nei vaccini non supera i 50 mcg/dose; supponendo una conversione completa a etilmercurio, quest’ultimo arriva ad una concentrazione massima per dose di vaccino di 32,5 mcg (corrispondente a 25 mcg di Hg). La quantità massima di mercurio, che può essere assunta nel primo anno di vita, da fonti diverse dalla dieta, è stata fissata a 120-130 mcg/anno.” E quindi, come dicevano ieri sul Fatto Quotidiano “c’è più mercurio in qualsiasi scatoletta di tonno o trancio di pesce spada.”

Tempi e scelta delle persone che si dovrebbero vaccinare.

In questi giorni stanno vaccinando le categorie a rischio (medici, infermieri etc etc) mentre dal 9 Novembre partirà la seconda fase della campagna di vaccinazione che si rivolgera a:
* persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni
* donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza
* persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.
Sono considerate a rischio le persone con:
* malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e BPCO
* malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite
* diabete mellito e altre malattie metaboliche
* gravi epatopatie e cirrosi epatica
* malattie renali con insufficienza renale
* malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
* neoplasie
* malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi
* immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
* malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
* patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari obesità con Indice di massa corporea (BMI) > 30 e gravi patologie concomitanti
Inoltre la vaccinazione sarà offerta alle persone che, pur non essendo a rischio, sono a stretto contatto con i bambini fino a 6 mesi d’età e con altri soggetti che pur vulnerabili non possono ricevere il vaccino.

Sei una persona a rischio?
Dopo esserti informata rivolgiti nei prossimi giorni al tuo medico di famiglia, parlane con lui e soprattutto fidati di ciò che ti dice (se non ti ispira fiducia travatene un altro ma fidati solo di un medico alla volta). Sei libera di farlo o di non farlo ma nel caso di categorie a rischio mi sa proprio che i benefici del vaccino siano maggiori dei rischi.

Sei una persona tra i 18 e 27 anni senza patologie croniche?
Ecco tu fai parte di quella categoria a cui sinceramente non so ancora con certezza cosa consigliare, mi mancano ancora un paio di informazioni (parlerò oggi stesso con un collega del Ministero). Non ti consiglio ancora di farlo e comunque entro venerdì pubblicherò un articolo apposta per te. Nel frattempo spero che questo articolo abbia in qualche modo contribuito a farti un’opinione in merito.

Non fai parte di una di queste categorie?
Calma e sangue freddo perchè non c’è nulla da temere. Continua ad informarti ma evita chiunque usa toni troppo allarmistici sia PRO che CONTRO il vaccino, entrambi questi atteggiamenti creano panico e sono sbagliati!

Nei prossimi articoli parlerò del consenso informato (ovvero un foglietto che vi faranno firmare prima di sottoporvi al vaccino) e risponderò ad altre domande frequenti e vi dirò perchè comunque io ho scelto di non vaccinarmi.

Dr. Daniele Aprile (Psiche e Soma)

domenica 1 novembre 2009

RADDOPPIO DELL'ENI: ENNESIMO DISASTRO AMBIENTALE


VENERDI 6 NOVEMBRE 2009 BIBLIOTECA COMUNALE "ACCLAVIO" TARANTO, ORE 18
PIAZZALE DANTE 1/2, ZONA BESTAT

DIBATTITO CON:
LEO CORVACE : LEGA AMBIENTE
ANTONIETTA PODDA : RADIO POPOLARE SALENTO

MODERA:
MARCELLO DI NOI: DIRETTORE TARANTOGGI


Se c'è una cosa che Taranto non ha perso in oltre duemila anni di storia è la vocazione nell'essere “capitale”.
L'unica differenza tra il presente e il passato, tuttavia, è per cosa lo si è.
Se ai tempi della Magna Grecia potevamo fregiarci del titolo di indiscussa regina del commercio e delle arti, ora, certamente, il primato spetta alle problematiche.
Dissesto economico, disoccupazione dilagante, classi dirigenti inadeguate e inquinamento a livelli esponenziali sono alcuni degli elementi che caratterizzano questo ben poco invidiabile primato.
E, naturalmente, quando si primeggia in qualcosa si cerca sempre di lavorare affinché quello scettro non venga soffiato da qualcuno.
In questo caso, il Ministro Prestigiacomo, insieme alla Eni Power, hanno deciso di regalarci l'ennesima problematica che non possa mai farci scendere dal gradino più alto del podio.
In estate, un accordo tra governo nazionale e i dirigenti della multinazionale dell'energia, ha decretato il raddoppio della produzione da parte della Raffineria Eni.
Classico esempio di arroganza da parte di un governo che non ha alcun rispetto per il territorio, come ha già largamente dimostrato l'anno scorso ostacolando con forza l'approvazione della legge regionale sulla regolamentazione delle emissioni di diossina.
E questo mancato rispetto non passa solo dall'ennesimo tentativo di scavalcare la volontà cittadina con un'imposizione dall'alto, bensì vendendo l'ennesimo attacco alla nostra salute come una possibilità di crescita occupazionale o, addirittura, come una possibilità di decremento dei livelli di inquinamento.
Perché quello che i dirigenti Eni tentano di far credere è che la sostituzione delle vecchie centrali con delle nuove dotate di una più moderna tecnologia ridurrebbe l'emissione di gas nocivi.
Ma dietro questo seppur vero cambiamento, ciò che non viene ribadito è che nell'ammodernamento dell'impianto di produzione si verificherà anche un aumento della stessa, con un conseguente raddoppio delle emissioni di C02.
Usando un quanto più elementare esempio, potremmo dire che è come decidere di sostituire un'automobile che inquina 10 con una che lo fa per 5, con il vincolo , però, di acquistarne altre due oltre a quella già destinata alla sostituzione.
In breve, un vero e proprio “pacco” combinato a regola d'arte e spedito senza troppi fronzoli al mittente, ovvero noi tarantino.
Ma se dovessimo stilare una pagella delle responsabilità, l'Eni Power avrebbe sicuramente una valutazione meno alta rispetto a quella attribuibile ai vari livelli istituzionali.
Un'azienda ha come prerogativa il profitto. E' un elemento inprescindibile delle dinamiche del capitalismo.
Profitto a scapito di tutto, della dignità dei lavoratori, della salute degli stessi e dei cittadini che abitano nei pressi della stessa azienda.
Perciò, la responsabilità maggiore è, ovviamente, da addebitare alle istituzioni, che dovrebbero essere gli organi preposti alla tutela dei nostri interessi.
Oltre alle già citate e acclarate colpe del ministro Prestigiacomo, sicuramente una nota d'onore merita il presidente della provincia Florido, che ha già espresso il suo parere favorevole al progetto.
Il sindaco Stefàno?
Probabilmente vincolato dalla sua super eterogenea maggioranza, non ha ancora esplicitato una posizione chiara; circostanza che non rappresenta certamente una giustificazione valida.
La palla, perciò, dovrà passare alla città e alla sua capacità di dire basta ai diktat imposti dall'alto.
Il 28 Novembre Alta Marea scenderà di nuovo in piazza, confidando nella speranza che i numeri e il clamore generati dall'imponente partecipazione dello scorso anno restituiscano al mittente l'ennesimo tentativo di trasformarci nella discarica d'Italia.
L'unica differenza che auspichiamo rispetto alla marcia di appena dodici mesi fa è di non vedere gli ennesimi, tristi, tentativi di strumentalizzazione e propaganda elettorale da parte degli stessi politicanti che hanno avvallato l'ennesima scelta deleteria per il territorio.
Noi in piazza ci saremo, ancora una volta, perché come recitava lo striscione usato durante il corteo dello scorso, c'è il dovere di lottare “fino all'ultimo respiro”.

BY CIRCOLO OPERAIO IONICO.

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giovedì 22 ottobre 2009

L' A.R.P.A. DI NOE' E' STATA A PALAGIANO


Per varie ragioni, oggi molte persone trovano alquanto difficile credere all' Arca di Noé.
Per diversi anni sono stato affascinato dalla ricerca della verità, finchè nella scorsa estate 2009 ho avuto la prova che l' Arca di Noé è esistita davvero, ma l' Arca non è Arca e Noé non è Noé...


Nella prossima pubblicazione proporrò la rivisitazione del racconto della Genesi 6-9, riadattadola alla modernità, ai personaggi del presente ed alle vicende che hanno caratterizzato la cronaca politica, istituzionale, imprenditoriale ed ambientale del trascorsa estate... vedrete quale effetto strano potrà suscitare in ognuno di noi pensare che Mosé possa aver scritto i primi 11 capitoli della Genesi in una forma perfettamente "adattabile" e più che mai "attuale" della cronaca dell'estate 2009 in terra jonica.

Tutto ciò, ovviamente, se si pensa ad una allegoria del racconto dell'Arca di Noé in cui l'Arca (il mezzo usato per "mettere in salvo") non è l'Arca, e Noé ("il prescelto" di preoccuparsi di "mettere in salvo") non è Noé...

Esaminiamo insieme alcune premesse, propedeutiche alla comprensione delle successive pubblicazioni sull'argomento.

Prima del diluvio, la Bibbia afferma che GLI UOMINI DEGENERARONO NEL LORO COMPORTAMENTO, A TAL PUNTO CHE LA LORO MENTE CONCEPIVA SOLTANTO DISEGNI MALVAGI IN OGNI TEMPO E COLMARONO LA TERRA DI VIOLENZA.

VEDENDO CHE L' UOMO ERA DIVENTATO COSI' MALVAGIO, DIO SI ADDOLORO' DI AVERLO CREATO.

DA QUI LA DECISIONE DI ANNIENTARE TUTTE LE PERSONE, GLI ANIMALI E LE SPECIE:

"Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla Terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo (5)"

"Il Signore si pentì d'aver fatto l'uomo sulla Terra e se ne addolorò in cuor suo (6)"

"E il Signore disse: Io sterminerò dalla faccia della Terra l'uomo che ho creato; dall'uomo, al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli, perchè mi pento di averli fatti...(7)"

"Or che la Terra era corrotta davanti a Dio, la Terra era piena di violenza (11)"

GENESI 6:5-7,11

Noé provava a vivere rettamente in questo mondo malvagio, quindi Dio fu misericordioso verso di lui e la sua famiglia.

A Noé furono date istruzioni da parte di Dio per come costruire una grossa nave, lunga 165 metri, larga 27,5 metri e alta 16,5 metri.

Le sue dimensioni erano simili a quelle di una grossa petroliera, come quelle di oggi, capaci di resistere senza rovesciarsi alle più violente tempeste del mare...

Dio disse a Noé: "tutto quello che è sulla terra perirà" col diluvio.

L'Eterno gli disse che l'arca avrebbe salvato lui e la sua famiglia (quattro coppie sposate), una coppia maschio e femmina di tutti gli animali "impuri" e 7 paia di animali "puri".

Dio gli disse anche di prendere ogni sorta di cibo e farsene una provvista, affinchè servisse da nutrimento per la sua famiglia e per gli animali.

Noé fece tutto quello che Dio gli comandò.



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lunedì 5 ottobre 2009

MESSINA COME L'AQUILA, POI TOCCHERA' A LONGOBUCCO (CS)

Presidente del Consiglio dei Ministri ed Istituzioni erano già al corrente di una tragedia annunciata e sottovalutata.
Qui di seguito ecco pubblicata l'ultima lettera inviata il 25 SETTEMBRE 2009 da parte di alcuni politici locali e puntualmente ignorata.


http://www.messinaitalia.it/2009/10/e-una-richiesta-di-intervento-era-gia-stata-inviata-il-25-ottobre/

La stessa cosa dicasi per il Comune di Longobucco (CS), dove i cittadini da mesi chiedono interventi di messa in sicurezza.

A quando l'appuntamento con la prossima tragedia, coi prossimi lutti, coi prossimi funerali di Stato? E con la prossima consegna di case?



MAFIA: RICOMINCIANO I CONVEGNI DEI "BRAVI ORATORI", MENTRE NESSUNO SI ADOPERA A FAR CHIAREZZA.

E' apparso a pieno titolo sul Tarantosera di sabato 3 ottobre 2009 un articolo in cui si pubblicizza un convegno che si terrà domani, martedì 6 ottobre alle ore 17,30, presso l' Appia Palace Hotel di Massafra.
Si affronterà il seguente tema: "La Mafia del Terzo Millennio".
L' iniziativa si inserisce in un "Progetto di Legalità", presentato sabato mattina, che sintetizza il significato di una capillare attività divulgativa che si connota, nel contempo, di un carattere educativo e formativo.
L' obiettivo è infatti improntato ad un approccio di medio e lungo periodo, in quanto è proteso a modellare comportamenti e scelte sui valori più alti del vivere civile, sradicando quei retaggi culturali che portano alla diffusione di atteggiamenti "a rischio", preliminari di fatti criminosi -si legge su Tarantosera.
In base alla relazione del Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Pisanu, le mafie hanno invaso l'economia, penetrato le Amministrazioni e influenzato le scelte.
Alla presenza del presidente della Provincia Florido parleranno Emanuele Fiiscaro (vicepresidente della Provincia), Adriana Poli Bortone (senatrice), Elio Veltri (giornalista ex parlamentare), Antonio Laudati (Procuratore della Repubblica Tribunale di Bari) e l'on. Felice Zazzera (parlamentare).
Viene lecito fare alcune riflessioni ed augurarsi, nell'interesse collettivo, che almeno uno degli ospiti convocati per domani se ne faccia portavoce.
La Mafia del Terzo Millennio di cui si vorrà discutere domani in terra di Puglia è quella che soventemente si è sentito chiamare Ecomafia, quella cioè del "business concordato" tra Amministratori e Privati Titolari di Società di smaltimento dei rifiuti pericolosi e tossici, che sono cosa ben più dannosa della semplice spazzatura domestica?
E' la stessa mafia che ha riguardato lo scandalo della Grotta Azzurra di Capri e della nave affondata nel Tirreno, oggetto delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia?
E' la mafia che nel marzo 2009 proprio in Puglia ha portato la chiusura e relativi procedimenti penali -per impeachment tra pubblico e privato, a causa di illeciti amministrativi- a carico di cinque società deputate allo smaltimento dei citati rifiuti speciali?
E' la mafia che si è cercato di combattere con le inchieste giudiziarie di cui sopra, quelle inchieste che hanno "falciato" i mascalzoni di allora per favorire quelli di oggi, venuti da ogni dove d'Italia?
A regolametare il traffico dei rifiuti pericolosi dovrebbero essere anche le norme del D.P.R. 254 del 15 luglio 2003, invece tutto orbita intorno alla dottrina del "guadagno facile". A cosa è servito, dunque, levarci di mezzo le società chiuse? Ad ereditarne altre che si adoperano con identica metodologia? A dimostrare al cittadino con l'orecchino al naso che le Istituzioni fanno la loro parte?
E dove sono ora le Istituzioni che in giugno 2009 furono interessate al caso "Incendio in Lubritalia a Palagiano"? Come hanno motivato il "decadimento" del diffuso sospetto (tra cittadini e Forze dell'Ordine) che l'incendio era misteriosamente esploso dopo alcuni controlli che le Istituzioni avevano compiuto sul posto? Come motivare che l'incendio, sempre misteriosamente, aveva lasciato indenni gli uffici amministrativi e riguardato "miracolosamente" ed esclusivamente i magazzini di raccolta?
Quegli olii idrocarburi dispersi nelle campagne di Palagiano a seguito dell'incidente sono rimasti sversati sul terreno per circa un mese prima che un'altra società venisse da molto lontano ad occuparsi del loro smaltimento. Nell' ambito del territorio della Regione Puglia vi sono altre società che si occupano di queste attività di ripristino dello stato ambientale dei luoghi ed una di esse è a soli 10 Km dal luogo dell'incidente. Perchè occorreva aspettare tanto a favore di chi veniva da molto lontano ed a danno dei cittadini Palagianesi che continuavano a sentire il puzzo di benzina, ad irrigare i campi con acque sorgive "tossiche" e a coltivare frutti cancerosi?
Quella società che veniva da altra Regione non era sconosciuta ai colleghi di Lubritalia e Lubritalia ha desiderato che fossero loro ad occuparsi delle delicate operazioni. Le Istituzioni hanno vigilato quando in agosto 2009 (e tutti erano in ferie) si iniziavano e si concludevano le operazioni di bonifica prima che procuratori, magistrati, inquirenti, ispettori e comandanti rientrassero dalle ferie?
Quegli olii idrocarburi tossici lasciati per un mese sul suolo delle campagne palagianesi, col placet di Arpa Regione Puglia, sapete dove sono andati a finire?
Alcuni pescatori del luogo (sono tre le testimonianze raccolte) raccontano di aver assistito ad operazioni di scarico nelle acque del fiume Lenne, proprio da mezzi pesanti nascosti dalle fronde della macchia mediterranea e dai teli retinati di color verde che recintano un'area oggetto di un'odissea giudiziaria.
Alcuni altri testimoni (due persone) in un tardo pomeriggio di agosto hanno incontrato un mezzo sospetto che si recava a scaricare in mare aperto in località Rondinella a Taranto. Per fortuna i due testimoni hanno raccolto prove, tra cui il numero di targa del mezzo sospettato.
Poi ci sono i divieti di balneazione in località Patemisco (dove vi è un altro fiume), l' allarme Lido Azzurro-Verde mare- Chiatona... ma i signori "smaltitori" c'entreranno anche in questo?
E l' Arpa Regione Puglia dov'era?
A tranquillizzare i cittadini che tutto era sotto controllo, che ogni pericolo era scongiurato... sì proprio come fece con il Dossier della Diossina Ilva di Taranto, impugnato a seguito di un' interrogazione parlamentare in Senato ed invalidato dalla raccolta di firme dei Tarantini che chiesero ed ottennero la visita di una Commissione Parlamentare d' Inchiesta che, dinanzi a tanta rabbia, "dovette ravvedersi" sui risultati dei campionamenti.
Ma l'Arpa è un Organo Regionale dove le cariche sono politiche ed Affari e Politica vanno a braccetto e nessuno deve permettersi di dividerli, soprattutto l'Arpa...
L'Arpa Regione Puglia aveva persino sentenziato che "grazie a correnti favorevoli, la nube creata dall'incendio si era allontanata da Palagiano"... come se non gliene fregasse niente dei paesi limitrofi. L'importante per l'Arpa era tranquillizzare i cittadini di Palagiano. Massafra, Taranto, Castellaneta, Mottola, Palagianello, Laterza... non interessavano. Peccato che poche ore dopo le dichiarazioni una "leggera pioggerellina" ha riportato le polveri della nube sui frutti e sugli ortaggi delle campagne di Palagiano. Le Istituzioni hanno controllato che nessun produttore mettesse sul mercato quei prodotti? Assolutamente no. Dieci giorni dopo una donna assisteva alla raccolta di pere in area circostante Lubritalia, un militare vedeva raccogliere meloncini e tutto procedeva serenamente "tra i veleni".
Quale era l' Organo Preposto per vigilare su tutte queste azioni illecite e dannose?
RACCONTERANNO QUESTO MARTEDI' GLI ORATORI DEL CONVEGNO SULLA MAFIA DEL TERZO MILLENNIO?
A loro offriamo una riflessione:
se Mafia è associazione per delinquere e delinquere significa ledere i diritti degli altri a vantaggio dei propri personali profitti, sovvertendo le leggi dello Stato, grazie ad alleanze e collaborazioni con funzionari dello Stato, rendendosi autori di crimini o di "organizzazioni di potere"...
... Chi sono i mafiosi di questa storia?
PER FORTUNA C'E' UNA PROCURA GENERALE DELLA REPUBBLICA "INSOSPETTABILE" CHE, INFORMATA DEI SOSPETTI, NON HA GETTATO LA SPUGNA.

martedì 4 agosto 2009

TEMPI DURI PER GLI INQUINATORI

INQUINI?
ALLORA PAGHI.
E' L'OBIETTIVO DEL CONSIGLIO D'EUROPA (47 STATI MEMBRI) CON IL SUO PROTOCOLLO AGGIUNTIVO ALLA CONVENZIONE EUROPEA SUI DIRITTI DELL'UOMO, CHE SARA' DISCUSSO IN SETTEMBRE PROSSIMO VENTURO.
LO HA DETTO IL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA PARLAMENTARE DEL CONSIGLIO, LUIS MARIA DE PUIG, IN VISITA A ROMA.
SE IL PROTOCOLLO SARA' RATIFICATO, I GOVERNI CHE NON TUTELANO L'AMBIENTE POTRANNO ESSERE CONDANNATI DALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO DI STRASBURGO A RISARCIRE LE VITTIME.
SECONDO IL CONSIGLIO, IL DIRITTO A UN AMBIENTE SANO E' UN PRESUPPOSTO AL GODIMENTO DEGLI ALTRI DIRITTI FONDAMENTALI.

L.L. da Panorama che sarà in edicola dal 6 agosto.

domenica 2 agosto 2009

QUALCUNO GIU' DA NOI HA DIMENTICATO CHE CAPO DELLO STATO E CSM VIGILANO SUI RIFIUTI TOSSICI.


Giorgio Napolitano l'aveva ricordato di recente:

"Rifiuti tossici in gran parte dal Nord, ne sia consapevole l'opinione pubblica delle regioni del Nord. Li gestisce la criminalità organizzata".


Da Il Corriere della Sera.


Non solo per superare l'emergenza rifiuti ma anche per sconfiggere la criminalità «la magistratura sta facendo e farà la sua parte dando il suo contributo alla definizione e alla realizzazione di misure urgenti».
Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assicurando che si spenderà personalmente presso il governo e il Csm per dotare i magistrati dei mezzi necessari.

Alla magistratura, ha detto Napolitano «rendo omaggio per l'impegno che sta portando avanti a Napoli con sagacia investigativa e professionalità».

Un impegno, che unito a quello delle forze dell'ordine, ha proseguito il Capo dello Stato «sta giungendo al nodo del traffico illegale e infame dei rifiuti tossici e dello smaltimento abusivo».

NON SMARRIRE SENSO LEGALITA' - Napolitano aveva chiesto ai cittadini della Campania «comprensione e disponibilità» per affrontare l'emergenza dei rifiuti «con gli opportuni chiarimenti ma senza smarrire mai il senso dell'urgenza e della legalità, nel modo più assoluto».

Come si esprimerebbe il Capo dello Stato coi Palagianesi che vendono frutti contaminati?

Cosa direbbe il CSM in merito ai silenzi di associazioni locali ed OPPDCTO (Organi Preposti Per Dire Che Tutto è Ok), così come fecero nelle relazioni d'inchiesta sull'emissione di diossina all'Ilva nel 2005?

Napolitano aveva sottolineato la necessità di non far prevalere visioni localistiche: «Non si tratta della salute dei cittadini di questo o di quel quartiere o di questo e di quel Comune, la salute la si difende estirpando la criminalità, eliminando la piaga dei traffici criminali, creando condizioni per un ordinato ciclo di smaltimento dei rifiuti».

RIFIUTI TOSSICI ARRIVATI DAL NORD - La criminalità è responsabile di molti traffici compreso quello dei rifiuti tossici, aveva ricordato Napolitano sottolineando che questi rifiuti insalubri «in gran parte sono arrivati dal nord, ne sia consapevole - ha aggiunto - l'opinione pubblica delle regioni del nord».

E quando i rifiuti tossici ce li abbiamo sul posto e ne affidiamo lo smaltimento a chi viene da poco più su?

E' lo stesso il principio che regolamenta il tutto?

Noi del sud abbiamo la possibilità di scegliere tra due opzioni: farci arrivare da su i rifiuti tossici oppure farci arrivare da su chi ce li smaltisce.

Spiacenti di dover comunicare che la costante comune è che lo smaltimento avviene comunque con modalità controverse, di cui occorre che il Capo dello Stato ed il Csm siano messi al corrente.

ORA, DELLO SCANDALO DI PALAGIANO, COSA NE PENSEREBBERO IL CAPO DELLO STATO ED IL CSM?

LA FACCIAMO UNA BELLA PETIZIONE POPOLARE IN QUESTO PAESE DI MORTI CHE CAMMINANO ANCORA PER CHISSA' QUANTO?

IL TAVOLINO IN PIAZZA CHI LO METTE?

ATTENZIONE A NON LITIGARE PER SPIRITO DI PROTAGONISMO, CERCHIAMO DI COLLABORARE!

SAPPIAMO CHE IL TAVOLINETTO IN PIAZZA GIA' SE LO CONTENDONO UNA DORMIENTE LEGAMBIENTE LOCALE, UN DEFUNTO COMITATO PRO-TUTTO, UN' ARCA ALLAGATA E VICINA ALL' AFFONDAMENTO, UN "PROSSIMO" AUSPICANTE DI INTERVENIRE LA PROSSIMA VOLTA, UN AITANTE ri-COVER SER E QUALCHE MIGLIAIO DI CITTADINI CHE IN PIAZZA CI VA "C STE' NU PIKK ALLU FRISCK!".


E DUNQUE, COME INIZIARE?


...LASSE'M PERD MO', N'LA VDI'M DOPP SAND ROCC, MO' SCIAMN A' MME'R, CA PO' S VUA'ST U TIIMB!

MO FESC CALL E 'NG VOL 'NA BELLA FEDD D' PAGGHIO'TTL O D' M'LON C' T'ADDFRSCKE'... E CI OCCO'RR, DA CHIDD VANN D' LA STAZZIO'N...!!!

(Spunto per la Commedia della Compagnia "Luce&Sale")

giovedì 30 luglio 2009

IL SINDACO DI PALAGIANO RESPINGE IL DIVIETO DI VENDITA DEI FRUTTI PRESUNTI CONTAMINATI

Ritenendo sufficientemente autorevole il parere dell'ARPA -che tranquillizza la comunità palagianese in merito all'impatto che avrebbe avuto sul territorio il disastroso incendio occorso ad una fabbrica nelle campagne di Palagiano- il Sindaco di Palagiano RESPINGE l' istanza (sia pure verbale) avanzata per il DIVIETO ASSOLUTO DI VENDITA DI PRODOTTI AGRICOLI PROVENIENTI DAI TERRENI LIMITROFI ALL' AREA CONTAMINATA.
A fare la proposta una Forza di Polizia ad ordinamento civile.
A respingerla il Sindaco, che preferisce non ledere l'economia locale... seppure a svantaggio della SALUTE DEL PALAGIANESE.

L' Arpa è l´Agenzia regionale per la prevenzione e l´ambiente.
Essa ha i seguenti compiti istituzionali:
-monitoraggio delle diverse componenti ambientali
-controllo e vigilanza del territorio e delle attività antropiche
-attività di supporto nella valutazione dell´impatto ambientale di piani e progetti
-realizzazione e gestione del Sistema informativo regionale sull´ambiente.
L Arpa sarà certamente l'Organismo preposto più autorevole in materia di Ambiente, ma a proposito di cibi ed alimenti, non è più opportuno ascoltare anche il parere dei NAS sulla salubrità di ciò che intanto è già sui banchi di frutta e nei frigoriferi dei vostri concittadini?
Un buon Sindaco non dovrebbe risparmiarsi nel richiedere un ulteriore parere specialistico in favore del BENE e della BUONA SALUTE del proprio paese.
L'economia viene dopo la salute.
Un raccolto andato a male per un contadino è un danno assai minore della perdita di un congiunto per neoplasia ad eziologia alimentare.
E, intanto che scriviamo, si vendono e si mangiano meloncini ed angurie sospette.
SINDACO, NON ESITI A CONTATTARE I NAS.

martedì 21 luglio 2009

INFORMAZIONI PICCANTI E SABOTAGGIO DELLA EMAIL DEL NOSTRO BLOG



Informiamo i nostri Cari e Fidati Lettori che, a seguito di una email "piccante" inviata da parte di un nostro affezionato collaboratore "anonimo", la nostra casella di posta elettronica è STATA SABOTATA.

Non abbiamo fatto in tempo a leggere le dichiarazioni che il nostro Lettore ci aveva inviato, nè a valutare l'opportunità di dare "voce" al suo racconto.

Da qualche giorno la nostra casella email NON FUNZIONA PIU'.

I nostri tecnici stanno lavorando al recupero di quanto "qualcuno è convinto che sia andato perduto".

Abbiamo già ripristinato il 67% del perduto ed, a giorni, dovremmo ritornare in possesso anche del resto.

INTANTO DESIDERIAMO INFORMARE I LETTORI CHE, SE INTENDONO COMUNICARE CON LA NOSTRA REDAZIONE, E' OPPORTUNO UTILIZZARE IL SEGUENTE NUOVO INDIRIZZO EMAIL: palagiano.blogspot@katamail.com

In particolar modo, ci rivolgiamo all'Utente "che altri hanno ritenuto scomodo" per invitarlo ad inviare nuovamente le sue dichiarazioni all'indirizzo email citato, sicchè si provveda subito alla valutazione e pubblicazione di quanto espresso.

NON CI LASCIAMO INTIMORIRE DALL'ACCADUTO, NE' DALL'ATTIVITA' DEGLI INQUIRENTI CHE, SICURAMENTE, SVOLGONO EGREGIAMENTE IL PROPRIO LAVORO.

PROSEGUIREMO IL NOSTRO LAVORO PERCHE' PRESTO ESSO TORNERA' UTILE ANCHE PER LE LORO INDAGINI.

Grazie a tutti per la fiducia.

Restiamo uniti, perchè uniti si vincono i soprusi.
Intanto invitiamo i Lettori e seguire, questa sera alle ore 23.50, su Rai Due, il programma "LA STORIA SIAMO NOI".
Ospite, per la prima volta dopo 17 anni, la vedova di Paolo Borsellino: racconterà i segreti che le confessò il magistrato poche ore prima di morire.
NOTA: VI SONO AUTORITA' DELLO STATO CHE GIA' SONO STATE INFORMATE ED ALLERTATE SUI FATTI DI CUI SIAMO A CONOSCENZA.
SPAZIO ALLA GIUSTIZIA, NOI SIAMO DALLA LORO PARTE.

La Redazione.

domenica 5 luglio 2009

LUBRITALIA A PALAGIANO: LA PROCURA NON PRENDA UN GRANCHIO.


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Su Libero-news.it abbiamo trovato quest’articolo.
In rosso abbiamo desiderato colorare le dichiarazioni che, “nel tentativo di fare chiarezza, appaiono contraddittorie e lacunose”.
Invitiamo la Prefettura, il Sindaco di Palagiano, il Comandante dei Vigili del Fuoco, l’ Arpa, i rappresentanti della Provincia, il Dipartimento di Prevenzione del Territorio ed il Genio Civile a RIVEDERE le dichiarazioni pubbliche rilasciate, soprattutto alla luce dei commenti di lettori che hanno avuto il coraggio di denunciare:
1) La puzza di benzina si sente ancora oggi, il fiume di olii ed idrocarburi è ancora lì dopo 8 giorni, perché?
2) Quando inizieranno le manovre di bonifica dell’ambiente?
3) Va bene che la Fabbrica non è a rischio, ma la campagna? Per quanto tempo ancora dovrà la terra assorbire quello schifo?
4) Perché il circuito di telecamere di cui parlava Baldacconi di Studio100 News, stranamente, in quella mattina dell’incendio non hanno funzionato?
5) Ci sono prove che sia stato davvero un fulmine a causare il corto circuito?
6) Perché in conferenza stampa in Prefettura non era presente il Comandante della Guardia di Finanza, che avrebbe potuto dare illuminazioni in merito all’indagine che era in corso e che, fatalità “il fulmine” ha interrotto, spazzando via le prove?
7) Quali sono le teste che sono già cadute?
8) Chi sono gli “strani” rinforzi che verranno da “molto lontano”?
9) Perché si è aspettato tanto? Perché si è consentito che il materiale nocivo invadesse i canali di scolo per centinaia di metri?
10) La Procura si è accertata che lo stabilimento fosse attrezzato per “eventi di questo genere”?
11) Nei piani di prevenzione dell’Azienda, vi è menzionata l’ipotesi di un disastro ed un piano di valutazione dei rischi e delle manovre urgenti di intervento e prevenzione? Otto giorni è un termine temporale che può rientrare nel concetto di “urgenza”?
12) Chi stiamo aspettando perché la comunità palagianese, l’agricoltura ed i frutti di quella terra siano messi in sicurezza?
13) Il pericolo per l’Arpa è solo la nube di fumi di cui non restano tracce visibili?
14) Dissolta la nube, le micro particelle sono finite in orbita?
15) Ultima domanda: cosa sono le ecomafie?


“TARANTO: INCENDIO IN AZIENDA LUBRIFICANTI, PER PREFETTURA FABBRICA NON A RISCHIO”
Taranto, 3 lug. - (Adnkronos) - ''L'opificio interessato dall'incendio non costituisce un'attivita' a rischio di incidente rilevante e non presenta situazioni di particolare esposizione a rischio per la pubblica incolumita' in ragione del tipo di sostanze prodotte e detenute''. E' quanto rende noto la Prefettura di Taranto a proposito di una riunione convocata dal prefetto Alfonso Pironti dopo il vasto incendio verificatosi lunedi' alla periferia di Palagiano, nella ditta 'Lubritalia' che si occupa della vendita di prodotti lubrificanti.
Alla riunione, convocata per verificare la fondatezza delle preoccupazioni espresse, in particolare sui mezzi di informazione e da piu' parti, circa i rischi connessi all'incidente, hanno partecipato il sindaco di Palagiano, il comandante dei vigili del fuoco, il direttore del servizio territoriale del Dipartimento provinciale dell'Arpa, rappresentanti della Provincia, del Dipartimento di Prevenzione della Asl e del Genio Civile.
L'incendio e' stato determinato da un probabile corto circuito e ha riguardato prodotti presumibilmente non ad alta infiammabilita'. Tuttavia, fuoriuscendo dai contenitori per cedimento di questi ultimi, sono stati immediatamente investiti dal fuoco bruciando velocemente e incrementando il carico termico. E' stato necessario far giungere sul posto anche unita' dai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco di Bari e Brindisi e una gran quantita' di acqua nebulizzata per abbassare la temperatura, circoscrivere l'area coinvolta e poi spegnere con altre schiume l'incendio. Secondo quanto accertato dall'Arpa le favorevoli condizioni meteorologiche, in particolare le correnti ascensionali, hanno permesso il rapido allontanamento dei fumi verso l'alto sicche' nessuna conseguenza c'e' stata per la salute pubblica.”

Anonimo ha detto...

ancora disastri! l'altro giorno la'acqua scesa da mottola per le violente pioggie ha trascinato l'olio disperso nei canali di scolo per centinaia di metri, fino al canale che lambisce l'oleificio Latorrata. olio e chissà cos'altro sversati in altri terreni con conseguenti nuovi danni e rischi anche per la falda acquifera.Cosa è stato fatto per previnire questa prevedibile situazione? e comunque, quali interventi sono stati posti in essere per ridurre l'impatto dannoso di quest'ennesimo disastro? perchè a tuttoggi gli olii sono lì in bella vista e nessuno li ha tolti? Ma la puzza che si sente, forte, percorrendo la tangenziale nel tratto ponte autostrada-svincolo palagiano nord, la sento solo io ?Quanto tempo passerà prima di bonificare le aree? ed ancora, qualcuno sa se è vero che la Lubritalia ha ripreso la produzione, almeno così dicono! Hanno già rimesso in sicurezza tutta l'azienda? che fulmini!!! mah..c'è qualcosa, più di qualcosa, che non va...speriamo che non finisca "all'italiana".
PROCURA CI SEI?
COMUNE CI SEI?
PROVINCIA CI SEI?
REGIONE CI SEI?
RISPONDETE...
4 luglio 2009 23.43
Anonimo ha detto...

Quanto alla bonifica, inizierà già da lunedì (forse) e con l'intervento di "strani" rinforzi che verranno da molto lontano...Nei prossimi giorni ne racconterò di più, intanto qualche testa innocente è già caduta e sarà da quegli innocenti che avremo maggiori dettagli.Finanza e Procura avranno molto materiale su cui lavorare e tutto sarà più chiaro.

5 luglio 2009 13.43

lunedì 29 giugno 2009

LUBRITALIA: olio fumante, Palagiano è fritta!

Alle prime luci dell'alba Palagiano si è svegliata con l'estivo profumo di oli di combustione andati in fumo.
La Lubritalia, stabilimento nelle campagne a ridosso del paese, è andata in fiamme ed ha liberato una nube nociva nell'aria.
Arpa, Autorità Locali e Vigili del Fuoco sono prontamente intervenute sul posto.
Inviati di tutte le reti televisive locali hanno immediatamente raggiunto Palagiano per i collegamenti in diretta.
La protezione civile ha allertato la popolazione di Palagiano a tenere le finestre di casa chiuse, per non respirare quell'aria.
Oltre agli ingenti danni alla struttura ed alla società dunque, un forte e rischioso impatto con l'ambiente ed un serio rischio per la salute dei palagianesi.
Questa volta "la chimica è nell'aria".
Fino a ieri lo era "nel terreno, nelle falde acquifere, nei frutti, negli ortaggi, nelle verdure".
Un piccolo stabilimento, di cui non si è mai troppo parlato, oggi balza alla cronaca locale.
Un piccolo stabilimento oggetto d'inchiesta soltanto di alcuni oncologi del nord Italia (dove affluivano i numerosi ammalati di tumore del paese di Palagiano), oncologi incuriositi e straniti dall'alta incidenza di fibromi ed altre neoplasie nella troppo piccola comunità palagianese, oggi è oggetto d'inchiesta anche del Procuratore della Repubblica Dr. Sebastio.
L'allarme ed i rischi sono ancora alti.
E se nelle prossime ore a Palagiano piovesse?
Dove finirebbero le microparticelle cancerose contenute i quei fumi?
Nel terreno, nelle falde da cui irrighiamo i campi, sui frutti che troveremo sui banchi dei mercati nei prossimi giorni.
Attendiamo serie manovre precauzionali per i prossimi giorni ed informiamo che ci importa più quel che ci diranno rispetto a quello che ci hanno già detto o ci stanno dicendo in queste ore per non destare panico.
Spesso, per non destare panico, si nascondono le verità; per non far risentire i mercati si impacchettano fesserie; ... e le vittime risparmiate all'incendio di oggi si cominciano a contare dopo qualche mese o qualche anno.
Pretendiamo dagli Organi preposti la verità assoluta, per noi, per i nostri bambini e per i nostri anziani.
Ai lavoratori, ai dirigenti ed alla Società Lubritalia manifestiamo il nostro dispiacere per l'accaduto ma, più della finanza e dei mercati, a noi interessa la salute.
Chiediamo chiarezza sulle circostanze di un equivoco incendio avvenuto tra capannoni andati in fiamme nonostante fossero completamente inzuppati dalla pioggia di poche ore prima dell'incendio e, prima di tutto, sulla incidenza che l'evento avrà sulla salute dei nostri concittadini, già sufficientemente sacrificati dai fumi dell'Ilva, che, fino ad ora, ha fatto da solo ed unico capro espiatorio in un "concorso di colpe".

lunedì 22 giugno 2009

FLORIDO O RANA ? AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE.



Si sono concluse le operazioni di scrutinio per il voto di ballottaggio alle Elezioni Provinciali di Taranto.

Giovanni Florido del centro sinistra vince su Domenico Rana del centrodestra.

Florido è stato riconfermato Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Taranto.

L'unica consolazione, dopo i grassi fallimenti del centrosinistra a Palagiano, è che i Palagianesi in questo scempio non hanno responsabilità alcuna: 55,01% a Rana, 44,98% a Florido.

Il paese ha confermato il proprio dissenso all'Amministrazione Ressa (centrosinistra) confermando il maggior numero di consensi al centrodestra.

A Palagiano, comunque vince Rana e questo è un dato che deve far riflettere.

L'unico comune governato da una coalizione di centrosinistra, consegna la provincia al centrodestra.

Gli altri paesi della provincia, tuttavia, hanno preferito Florido.

Il futuro della Provincia Tarantina sarà Florido, come Florido lo è già stato.

sabato 13 giugno 2009

I "DISASTRI" DEL PD A PALAGIANO LI IGNORA SOLO IL CENTROSINISTRA, MA NON CERTO L'ELETTORATO DI CENTROSINISTRA.

Pubblichiamo, qui di seguito, le "coraggiose" e "fantasiose" dichiarazioni che il sindaco di Palagiano ha rilasciato al giornale "Taranto Sera" venerdì 12 giugno 2009.
"Coraggiose" perchè solo chi và con "le bende agli occhi" può dire assurdità degne di chi è all'ultimo sospiro, e lo fa in stile Cavaliere: "raccontare che tutto fila bene, quando fuori c'è un disastro di cui si è a conoscenza ma di cui non si deve parlare per non destare panico, altrimenti si perdono i consensi anche degli ultimi Quattro Gatti di Vicolo Miracoli".
"Fantasiose" perchè nulla di quanto dichiarato corrisponde a verità:
1) i volti nuovi sono persone apparentate ed imparentate coi vecchi marpioni (e non volponi) che hanno distrutto la dignità del nascente PD per "opportune" scelte individualiste, condizionate, dettate dalla "fame" di chi al potere ci è arrivato con "gli occhi lucidi" e "la bava alla bocca";
2) i successi di Florido, di cui si ostinano le lodi, non hanno lasciato traccia in alcun cittadino di tutta la provincia di Taranto (città inclusa), tranne che nella memoria "stanca ed afflitta" del sindaco di Palagiano; tant'è vero che gli stessi cittadini di Taranto, col sangue agli occhi, decisero di "trombare" Florido alle Comunali, quando cioè ebbe l'ardire di pensare che avrebbe potuto "offrirsi" di fare il Sindaco dei Tarantini ed i Tarantini lo ringraziarono "congedandolo;
3) la stessa Amministrazione di centrosinistra a Palagiano è stata ed è, sotto gli occhi di tutti, più che mai esempio di amministrazione trash della cosa pubblica, una sorta di Grande Fratello Palagianese, con tanto di nomination per gli assessori "espulsi" per "strategia di gioco delle parti politiche " e per "aspirare indisturbati al bottino-premio", un bottino-premio che -stranamente- non si aspetta l'ultima puntata per consegnarlo, bensì si dilaziona in "partite di giro" distribuite commin facendo. E c'è di più: la banalità delle motivazioni addotte dai "concorrenti" per mettere in nomination il "personaggio scomodo", "scomodo" perchè avanza richieste che entrano in conflitto con quelle oggetto di istanza di altro "concorrente".
Chi accontento?
L'uno o l'altro?
Si è provato con la filosofia democristiana "ora l'uno, poi l'altro", ma l'equilibrio non si è neanche visto.
Allora, noi del Blog, abbiamo una simpatica proposta:
NON SAREBBE OPPORTUNO RICORRERE AL TELEVOTO DA CASA PER OVVIARE AI "RICATTI" DI CUI IL SINDACO PARLAVA NEL NON LONTANO 27 SETTEMBRE 2008?
RICORDATE CHE I RICATTI ERANO DEL CENTROSINISTRA AL CENTROSINISTRA?
QUESTI SONO I VOLTI NUOVI?
QUESTA E' LA POLITICA NUOVA?
QUESTO E' IL CENTROSINISTRA A CUI VOGLIAMO AFFIDARE LA PROVINCIA DI TARANTO?
Mettetevi comodamente sul divano, prendete un sacchetto di pop corn e fatevi due grasse risate leggendo quanto dichiarato a Taranto Sera:
PALAGIANO - Tutti col fiato sospeso in attesa di lunedì sera, quando dopo il turno di ballottaggio, si conoscerà il nuovo presidente della giunta provinciale.
Rana o Florido?
Centrodestra o centrosinistra?
Per ora si analizza il risultato.
A commentarlo, non nascondendo soddisfazione e fiducia, è anche il sindaco di Palagiano, Rocco Ressa che parla di “evento straordinario per il Pd”.
“Straordinario per due motivi: il primo perchè nonostante i malevoli sondaggi del Pdl, il risultato è abbondantemente favorevole al Pd.
Il preannunciato sfratto, infatti, non c’è stato, ma ritengo che Florido esca rafforzato.
Il secondo motivo è che l’elettorato del Pd ha spianato la strada al rinnovamento della classe politica. Infatti, in caso di vittoria di Florido gli eletti sarebbero quasi tutti volti nuovi.
Un fatto positivo che da fiducia all’elettorato e non solo a quello del centrosinistra”.
Ma per Ressa la giunta provinciale uscente ha già vinto anche alla luce di quanto ha fatto.
“Mi riferisco alla stabilizzazione di 325 precari (isola verde) - afferma - ai notevoli investimenti sull’edilizia scolastica, alla rapida risposta fornita all’indomani dell’alluvione, nonchè alla tutela dell’ambiente con l’importante accordo sulla riduzione delle emissioni inquinanti nell’aria, vero e proprio passo verso una vera politica di sviluppo industriale sostenibile, perché il lavoro deve servire per vivere meglio e non peggio.
Florido è riuscito in questa impresa e su questa traccia bisognerà continuare a lavorare senza ripensamenti”.

lunedì 8 giugno 2009

ELEZIONI PROVINCIALI COLLEGIO PALAGIANO-MASSAFRA: DOVE SONO FINITI I 6297 CONSENSI CHE LA SOLA PALAGIANO PORTO' AL CENTROSINISTRA NEL 2007?

Irriconoscibile "l'immagine pubblica" di un centrosinistra allo sfascio


Elettori
18.704

Votanti
12.795
68,40 %

Schede bianche
602
4,70 %

Schede nulle
760
5,93 %

Schede contestate e non assegnate
8
0,06 %

Sezioni scrutinate
Presidente
19 su 19

Consiglio provinciale
19 su 19

_______________________________________________

RANA DOMENICO 5.428 47,50%

IL POPOLO DELLA LIBERTA'
BORRACCI DONATO DETTO DONATELLO
2.320
20,91%

LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO
CASTIGLIA GAETANO DETTO NINO
2.127
19,17%

LISTA LOCALE - LISTA TAGLIENTE
DI PIETRO GIACOMO
414
3,73%

LIBERTAS DEMOCRAZIA CRISTIANA
PETROSILLO STEFANO
240
2,16%

LA DESTRA
GERETTO MASSIMO LUIGI MARCO
89
0,80%

MPA MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE
CARELLI GIUSI IN CALAVITA
72
0,64%

U.D.EUR POPOLARI
FIORITO DOMENICO
29
0,26%

ALLEANZA DI CENTRO PER LA LIBERTA'
D'ERCHIA CONCETTA DETTA TINA
20
0,18%

PSDI-PRI
CERVELLERA COSIMO DAMIANO
18
0,16%

Totale
5.329
48,03%

____________________________________________

FLORIDO GIOVANNI 3.621 31,69%

PARTITO DEMOCRATICO
MONTEMURRO CARMINE
2.399
21,62%

FED.DEI VERDI
CIRILLO SALVATORE
453
4,08%

RIFONDAZIONE COMUNISTA
ANZOLIN PRENESTE DETTO TITO
302
2,72%

SINISTRA UNITA
MARRA MARIO
176
1,58%

LISTA FLORIDO
LATORRACA SALVATORE
100
0,90%

COMUNISTI ITALIANI
BOVE NUNZIO
83
0,74%

LISTA LOCALE - PATTO SOLIDALE
NOTARISTEFANO MARIA ROSARIA IN CHIEFA
22
0,19%

Totale
3.535
31,86%

_________________________________________

TARANTINO GIUSEPPE 1.737 15,20%

UNIONE DI CENTRO
AMATULLI MICHELE
811
7,31%

LISTA LOCALE - SVILUPPO DEL TERRITORIO - TARANTINO PRESIDENTE
TRAMONTE ANTONIO
280
2,52%

IO SUD
MARAGLINO COSIMO
249
2,24%

LEGA D'AZIONE MERID.
FUMATO ANTONIO
181
1,63%

PART.PENS.
MICCOLIS ONOFRIO
90
0,81%

FIAMMA TRICOLORE
RAFFAELE DOMENICO
44
0,39%

Totale
1.655
14,91%

________________________________________

FISICARO EMANUELE 621 5,43%

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
CASULLI MICHELE
353
3,18%

LISTA LOCALE - MOVIMENTO STEFANO
SANTAMARIA CARMEN
117
1,05%

LISTA LOCALE - MODERATI DI CENTRO - FISICARO PRESIDENTE
ANDOLI PIERPAOLO
64
0,57%

LISTA LOCALE - S.D.S. SINISTRA E DEMOCRATICI CON STEFANO
MONACO GIOVANNI
23
0,20%

Totale
557
5,02%

_______________________________________________


RIZZELLO POMPILIO CESARE 18 0,15%

SUD LIBERO
GIOVINE GIUSEPPE LUIGI
17
0,15%

_______________________________________________

Totale voti ai candidati presidente
11.425

Totale voti ai gruppi
11.093


Dati: http://elezioni2009.interno.it/amministrative/amm090607/P07815.htm