IL SILENZIO APPARTIENE AI DISONESTI

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Niente più bavagli!

Niente più bavagli!
“Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa. Chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola”. (Giovanni Falcone)

Un' Altra Voce per PALAGIANO e non SOLO's Fan Box

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lunedì 23 novembre 2009

RETE IDRICA E FONDI CIPE SPARITI NEL NULLA


A proposito di sprechi al Sud, ecco l'ennesima bacchettata della Corte dei Conti alla gestione dell'ex AGENSUD, già CASSA PER IL MEZZOGIORNO, dal 2003 affidata al commissario ad acta Roberto Iodice.
Nel mirino dei magistrati contabili, il 19 ottobre, sono finiti gli "interventi per il recupero di risorse idriche in aree di crisi".
A fronte di finanziamenti CIPE nel 2002 e nel 2005 pari a 567,530 milioni di €, nel Mezzogiorno "una sola opera è risultata ultimata e collaudata", mentre altre "due opere, sebbene ultimate", non sono state ancora sottoposte a collaudo.
"UNO SCENARIO DEL TUTTO NEGATIVO", secondo la Corte, che fa invece l'elogio del Centro-Nord, dove la competenza è del Ministero delle Politiche Agricole: tutti i 770 milioni di € stanziati sono stati regolermente impegnati... e la metà delle opere è già arrivata al traguardo.
L.M., Edizioni Mondadori.
AGENSUD, CASSA DEL MEZZOGIORNO, COMUNITA' MONTANE (rifiorite sotto mentite spoglie) ED ENTI VARI E PARELLELI ALLE ISTITUZIONI DELLO STATO, A COSA SERVONO? E' UN NUOVO MODO PER INVENTARSI "FALSA OCCUPAZIONE" AL SUD A DANNO DEL CONTRIBUENTE CHE VEDE SPARIRE SIMILI SOMME DI DENARI?

PATENTE E PUNTI: COME POSSO VERIFICARE?


La patente a punti è stata introdotta in Italia il 1° Luglio 2003: ad ogni titolare di patente viene attribuito un punteggio (inizialmente 20 punti), che viene decurtato in caso di infrazioni.
All'esaurimento dei punti disponibili, per conservare la patente, bisogna superare di nuovo l'esame.
COME CONOSCERE I PUNTI DELLA PROPRIA PATENTE?
Il nostro Blog intende darvi una "dritta"...
Esiste un sito da cui si può farlo: www.ilportaledellautomobilista.it
Dopo esserti registrato, potrai controllare in tempo reale il saldo dei tuoi punti.
Se preferisci usare il telefono, puoi chiamare il nr. 848.78.27.82, ma ti consigliamo di farlo solo da telefono fisso.

sabato 14 novembre 2009

INFLUENZA H1N1: PERCHE' HO DECISO DI NON FARE IL VACCINO.

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Nell’ultimo articolo sull' influenza suina abbiamo letto il foglietto illustrativo del vaccino, ne abbiamo imparato gli ingredienti principali e abbiamo visto quali sono le categorie a rischio.

Oggi tocca a me spiegarti perchè ho deciso di non fare il vaccino.
Leggi con attenzione perchè ciò che è vero per me lo è anche per tutte le persone da 0 a 100 anni che non soffrono di patologie croniche (come dicevo nell’ultimo articolo sono le uniche persone a cui consiglierei il vaccino).

Inizio dicendovi che ho 32 anni e sono in apparente stato di buona salute.
Perchè dico “apparente”?

Perchè qualsiasi persona, a cui non è stata diagnosticata una malattia, è solo in apparente stato di buona salute perchè il corpo umano è ancora così tanto complicato che non si può mai essere sicuri al 100%.

Può sembrare una precisazione banale ma fra poco vedrai che non è così.

I giornali e i Tg fanno la conta dei morti e parlano dei ritardi nella distribuzione del vaccino e quindi mi arrivano due informazioni allarmanti: le persone muoiono di Influenza A e il vaccino è fondamentale per salvarci la vita.

E questo è il pensiero che passa per la mente di milioni di persone:

"Cavolo! Come farò a sopravvivere? Si ammalano tutti intorno a me e di sicuro qualche appestato ma contagerà. Ora non esco più di casa, non mando i bambini a scuola e se tossisco corro al pronto soccorso!”

Ecco, il compito di questo post è quello di trasformare quel pensiero in questo:

"L’influenza suina è meno grave della stagionale. Sono mai entrato in panico per una banale influenza? No! Sono mai andato al Pronto soccorso per un po’ di febbre? No!” e per trasformarlo userò dati e informazioni precise e nessuna teoria complottistica.

Credo che la vera domanda da farsi sia: è mai morto nessuno, in apparente stato di buona salute, di influenza stagionale?

E’ la risposta a questa domanda che può fare la differenza perchè, se tutti sappiamo che se soffri di altre gravi patologie può bastare un po’ di febbre (suina o stagionale) a far precipitare il tutto, è questa la cosa che ci preoccupa di più ovvero stare bene e morire dopo aver contratto l’ influenza suina mentre questo non sarebbe mai successo con la banale influenza stagionale. Per farla breve la risposta è SI.
Per aver conferma ho anche chiesto al Dr. Clavenna del Mario Negri che mi ha dato delle informazioni cruciali.
Intanto vediamo come fino all’anno scorso venivano contati i morti per influenza stagionale. Prima di tutto devi sapere che il rapporto non è morti/ammalati ma è morti/popolazione totale e che per calcolare i decessi si faceva così: quante persone sono morte in Italia in un anno? 192.000. DI queste 192.000 quanti sono deceduti da Ottobre a Marzo? 100.000. E quanti da Aprile a Settembre? 92.000. Ok allora vuol dire che gli 8.000 decessiin più che sono avvenuti in inverno erano presumibilmente dovuti all’influenza stagionale. Si lo so non è un dato molto preciso ma a nessuno importava saperne più di tanto perchè nessuno fino ad oggi si è mai preoccupato seriamente dell’influenza stagionale (e ha fatto bene). Fra questi 8.000 deceduti la stragrande maggioranza è formata da persone che già presentavano altre gravi patologie ma ci sono anche bambini, ragazzi e adulti in apparente stato di buona salute. Perchè quindi non ci dicevano ogni giorno che era morto qualcuno di influenza? Perchè alla gente non interessava in quanto nessuno per fortuna gli aveva mai allarmati. Ora da qualche mese si sono messi a contare bene anche i morti per influenza stagionale e si è visto che nell’emisfero australe (dove è appena finito l’inverno) i morti di stagionale sono 13 su 100.000 persone mentre i morti di influenza A H1N1 sono 1 su 100.000. 13 volte di meno!
Ricapitolando: l’influenza stagionale è più pericolosa della suina e anche di influenza stagionale muoiono persone in apparente stato di buona salute.

Tre domande finali molto importanti.
Perchè hanno allarmato la popolazione?
Tre motivi
1. Gli interessi economici: di certo ci sono ma non credo che bastino a giustificare tutto questo allarmismo.
2. E’ un virus nuovo e poco conosciuto ed è normale che incuta un po’ di preoccupazione. Se non ci fossimo tutti preoccupati forse l’avremmo presa un pò’ troppo alla leggera e nel caso (raro) di una mutazione maligna del virus saremmo stati colti impreparati.
3. Stanno morendo persone che l’anno scorso non sarebbero morte e un po’ di attenzione se la meritano, no?
Da adesso in poi però fatevi un grosso favore: quando nei Tg parlano di morti per l’influenza cambiate canale.

Perchè ho deciso di non vaccinarmi?
Tre motivi.

1. Vi ho appena dato i numeri reali e quindi, se non mi sono mai vaccinato per la stagionale che uccide molte più persone, perchè dovrei vaccinarmi per la suina?
2. Il vaccino è stato preparato in fretta e non è quindi sicuro al 100%. Nel rapporto rischi/benefici preferisco non correre nessun rischio perchè sono in apparente stato di buona salute, mentre il rapporto è statisticamente a favore dei benefici nel caso delle persone a rischio (affetti da patologie croniche). Numeri? 1 su 100.000 rischia di morire mentre 1 su 100.000 rischia di avere un grave effetto collaterale (Vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni che può causare eruzioni cutanee, dolori alle articolazioni e problemi renali), disturbi neurologici, come encefalomielite (infiammazione del sistema nervoso centrale), neurite (infiammazione dei nervi) e una forma di paralisi nota come sindrome di Guillain-Barré).
Inoltre nel consenso informato che vi faranno firmare dicono “L’autorizzazione di Focetria è stata rilasciata in “circostanze eccezionali”. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) revisionerà regolarmente qualsiasi nuova informazione sul medicinale e questo foglio illustrativo verrà aggiornato, se necessario.” Ecco una conferma che il vaccino in qualche modo lo stanno sperimentando anche su di noi…
3. Se qualcosa dovesse andare storto non so se posso intentare causa al medico o alla casa farmaceutica e anche se lo potessi fare sarebbe molto difficile vincere la causa. Questo però sarà argomento di uno dei prossimi post in quanto ho chiesto consulenza ad un avvocato e vi potrò dare informazioni certe.

Mi sono preso l’influenza che faccio?
Quello che hai sempre fatto di solito. Paracetamolo (es. Tachipirina) se la febbre sale sopra i 38-38,5 gradi, se la febbre non si abbassa metti del ghiaccio sugli arti, bevi molta acqua, non mangiare porcherie (!!!) non andare dal medico e non andare al Pronto Soccorso perchè o infetti tutti o ti infettano gli altri. Evita il contatto con gli altri per circa sette giorni e non ti azzardare a prendere farmaci antivirali se non te li ha prescritti il medico. Sta attento solo ai sintomi repiratori e solo nel caso ci siano serie difficoltà a respirare (evenienza rarissima) vai al Pronto Soccorso.

Insomma come dicevo nel post “Influenza suina: cose da evitare” : “In questo momento solo una cosa è sicura sull’Influenza A: è meno pericolosa di quella stagionale. Ripetete quest’ultima frase dalle 10 alle 100 volte ogni giorno in modo da contrastare gli effetti nocivi dell’informazione allarmistica italiana e mondiale.”

Credo di aver risposto a molte domande importanti ma se avete qualche dubbio chiedete pure nei commenti. Lunedi’ risponderò ad un altro paio di domande frequenti e poi basta per un po’ ché mi sono stancato.

Ultim’ora: dicono che dovremo farci il vaccino per evitare che il virus resti in circolazione e si possa “mescolare” con quello dell’aviaria. Questa cosa non è nuova e neanche impossibile ma perchè la dicono solo adesso ovvero quando hanno capito che l’influenza non sta facendo abbastanza paura da costringerci ad una vaccinazione di massa? E’, per me, la conferma che hanno paura di non riuscire a smaltire le enormi scorte di vaccino e si stanno inventando di tutto pur di vaccinarci.

Dr. Daniele Aprile (Psiche e Soma)

lunedì 9 novembre 2009

ECOMAFIE: IL CERCHIO SI STRINGE MA NON E' TUTTA COLPA DELL' ILVA.


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Pian piano gli inquirenti stanno arrivando alla verità.
La notizia di giovedì scorso (5 novembre), apparsa su tutti giornali, e di cui abbiamo riportato per intero quanto scritto dagli amici del Blog del Comitato per Taranto, dà sollievo a quanti attendono GIUSTIZIA.
Le indagini della Guardia di Finanza stanno dando brillanti risultati, ma non è ancora tutto.
Lo scandalo del Porto di Taranto non va considerato un fatto indipendente, ma va visto in un'ottica ancora più ampia, che metta insieme i seguenti eventi:
1) LUBRITALIA E SMALTIMENTO DEI LIQUIDI IDROCARBURI RECUPERATI A PALAGIANO DOPO "L'INCIDENTE-INCENDIO" DEL GIUGNO SCORSO;
2) LO SCANDALO INQUINAMENTO ACQUE DEL FIUME PATEMISCO;
3) IL DIVIETO DI BALNEAZIONE VOLUTO DAL SINDACO DI PALAGIANO PER I LIDI DI CHIATONA E MARINA DI LENNE;
4) LO SCANDALO DEI PESCATORI CHE RACCONTANO DI AVER VISTO AUTOMEZZI SCARICARE "QUALCOSA" (ALLE PRIME LUCI DELL'ALBA) NEL FIUME LENNE;
5) LE OPERAZIONI DI BONIFICA DEI TERRENI INTORNO ALLA LUBRITALIA DI PALAGIANO (DOVE PER OLTRE UN MESE ABBIAMO SOPPORTATO IL RISTAGNO DEGLI OLI IDROCARBURI) PER POI VEDERLI "STRANAMENTE" SMALTIRE A CAVALLO DI FERRAGOSTO.
CHI C'ERA IN SERVIZIO AD AGOSTO -TRA GLI INQUIRENTI- PER POTER CONTROLLARE?
COSA CI FACEVA IN LOCALITA' RONDINELLA (TARANTO) UN MEZZO INDUSTRIALE DI UNA DITTA PRIVATA, VENUTA DA LONTANO, TARGATO ** 7** *L?
ESISTONO OMONIMI PARENTI DEI PERSONAGGI IMPUTATI IN ILVA CHE, PUR LAVORANDO ALTROVE, HANNO OTTENUTO BENEVOLI "CONCESSIONI" AD USUFRUIRE DELLE AREE ILVA (SENZA CHE LA DIREZIONE NE FOSSE AL CORRENTE) PER SCARICARE IN MARE MATERIALI NON-ILVA?
Approfondimenti:
LUBRITALIA A PALAGIANO: LA PROCURA NON PRENDA UN GRANCHIO.
PALAGIANO: IL SINDACO RESPINGE IL DIVIETO DI VENDITA DEI FRUTTI PRESUNTI CONTAMINATI.
QUALCUNO GIU' DA NOI HA DIMENTICATO CHE CAPO DELLO STATO E CSM VIGILANO SUI RIFIUTI TOSSICI.
TEMPI DURI PER GLI INQUINATORI.
MAFIA: RICOMINCIANO E CONVEGNI DEI "BRAVI ORATORI", MENTRE NESSUNA SI ADOPERA A FAR CHIAREZZA.
Confidando nella presunta innocenza di quanti sono coinvolti in queste STORIE PARALLELE, auspicando che le nostre intuizioni si rivelino fantasiose, non desiderando sollevare accuse ma legittimi interrogativi, auguriamo agli inquirenti di giungere presto alla GIUSTA CONCLUSIONE DEI MISFATTI e rimandiamo i nostri sostenitori alla lettura della pubblicazione che segue:

"Novecentotrentunomila metri quadri. Potrebbe essere la superficie di un centro abitato, o di una grande area boschiva. Invece è la grandezza dell'area, di cui una parte in concessione demaniale, sequestrata dalla Guardia di Finanza di Taranto all'interno del porto mercantile della città pugliese, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Il provvedimento reca la firma del procuratore della Repubblica, Franco Sebastio, e dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino. Il motivo? In quest'area così ampia erano stati stoccati rifiuti speciali sia solidi sia liquidi, senza le dovute autorizzazioni, soprattutto senza le dovute precauzioni per la salute. Tre persone sono state denunciate.

Il provvedimento è stato emesso al termine d’indagini che hanno accertato lo stoccaggio di rifiuti speciali, anche di natura tossica, il carico e lo scarico di materie prime e prodotti finiti dell'industria metallurgica in violazione delle norme poste a tutela dell'ecosistema marino e terrestre. Anche i rifiuti sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle, assieme ai sistemi di canalizzazione presenti nell'area del porto. Questo perché si sta procedendo alla necessaria verifica, condotta attraverso l'esecuzione di prelievi di campioni, in collaborazione con i tecnici dell'Arpa Puglia, dell'impatto ambientale sui fondali marini adiacenti. Inoltre, sono in corso anche accertamenti di carattere fiscale. I militari della Finanza stanno operando insieme a unità aeree e navali.

All’esame dei magistrati ci sono i pontili del porto di Taranto. Con il rischio che fin troppe quantità di sostanze nocive siano finite in mare, nel porto mercantile. Non si tratta di pontili qualunque. Sono il secondo, terzo, quarto e quinto sporgente del porto, il che fa diventare il sequestro un fatto assolutamente clamoroso: sono i pontili utilizzati dall'ILVA di Taranto per lo sbarco delle materie prime e l'imbarco dei prodotti finiti. Il provvedimento giudiziario, si legge in comunicato reso noto dalla direzione dell'ILVA, contesta "l'assenza di un sistema per la raccolta ed il trattamento delle acque meteoriche oltre alla gestione non autorizzata di materiali di risulta presenti sui pontili. In questa fase di esclusivo accertamento dei fatti ipotizzati l'ILVA sta fornendo ampia collaborazione al personale della Guardia di Finanza per l'espletamento delle indagini di rito e per l'esecuzione del mandato di sequestro probatorio". Infine, “l'Ilva confida, al fine di accertare l'assenza di responsabilità, in una rapida conclusione delle indagini".

All'arrivo dei militari, la mattina del 3 novembre scorso, l'area era piena di rifiuti speciali che, a causa delle precipitazioni autunnali di questi giorni, finivano nei sistemi di canalizzazione delle acque reflue, che vanno in mare. Nonostante questo, l'unica autorizzazione mostrata dall'ILVA è stata quella per lo "scarico di acque reflue domestiche". Come dire: acque di scolo della pasta dalle pentole ed acqua con detersivo dopo aver lavato i piatti, due tipici esempi di acque reflue domestiche. Peccato che invece si tratti di un'acciaieria, i cui scarti polverosi sono costituiti da metalli pesanti, pericolosi per inalazione e per ingestione.

Sono contestati anche altri reati, come si legge nella disposizione di sequestro probatorio con facoltà d'uso: danneggiamento e realizzazione di opere abusive, oltre ad una lunghissima serie di violazioni in materia ambientale. Secondo le accuse, l'ILVA avrebbe agito nel porto senza le necessarie autorizzazioni. Le tre persone denunciate sono il direttore dello stabilimento siderurgico, Luigi Capogrosso, il responsabile area "sbarco merci", Giuseppe Manzulli, ed il responsabile dell'area logistica "prodotti finiti", Antonio Colucci. A dare il via alle indagini è stato il sequestro di alcune bricche, proprio nell'area portuale, a febbraio del 2009. Da quell'operazione si sarebbe poi risaliti alla mancanza delle autorizzazioni da parte dell'ILVA.

Tutto questo va a colpire una città già disastrata dal punto di vista ambientale, in buona parte già vittima proprio dell'ILVA. Lo stesso porto di Taranto non è nuovo ad illeciti ambientali: appena poche settimane fa, cinque container carichi di rifiuti speciali (complessivamente 124 tonnellate tra pneumatici fuori uso, scarti in gomma e pezzi di plastica) diretti in Vietnam, sono stati sequestrati nel corso di controlli doganali. Esaminando la documentazione di viaggio, si è scoperta una falsa indicazione del codice identificativo della tipologia dei rifiuti e del trattamento di recupero previsto dalla legge: il carico risultava diretto in Corea, mentre l'effettiva destinazione era il Vietnam, in violazione agli accordi tra l'Unione Europea ed il Paese Asiatico.

Il tutto in una città che non detiene solo il primato nazionale per la diossina, ma anche per il mercurio. Infatti, come si rileva dall'Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti, Taranto vede una dispersione in atmosfera per la grande industria italiana del 49% del mercurio emesso in tutta l'Italia, ma il dato più grave è l'aumento continuo di mercurio, soprattutto quello che finisce nelle acque antistanti la città. Infatti il mercurio in acqua è passato dai 118 chili del 2002 ai 665 chili stimati nel il 2005. Ed anche il mercurio proviene dal grande impianto siderurgico: l'ILVA, a livello nazionale, emette il 62,5% di tutto il mercurio stimato per la grande industria."
da Alessandro Iacuelli, Comitato per Taranto.

domenica 8 novembre 2009

ECOLOGIA A PALAGIANO: SCOPPIA UN'ALTRA BOMBA, MA IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE.


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PALAGIANO - Nella gravina oltre a eternit, pneumatici usati e materiale di risulta c’erano anche “campane” utilizzate per la raccolta differenziata dei rifiuti. La discarica è stata scoperta dalla Guardia di Finanza nel territorio di Palagiano. Sotto sequestro 90mila metri quadrati nella quale erano state riversate oltre 45mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Le Fiamme Gialle che hanno denunciato a piede libero una persona ora stanno indagando per scoprire chi ha abbandonato le “campane” piene di vetro. Un’altra bomba ecologica è stata scoperta a Manduria dai poliziotti del locale Commissariato in collaborazione con la Polizia Provinciale di Taranto, con personale dell’Arpa di Bari e di Taranto. La discarica si estende su una vasta area di circa sei ettari, lungo il versante nord della città, posta all’interno della strada che porta a San Cosimo.
Il sito, in stato di evidente abbandono, è da anni in fase di post-gestione in quanto ha esaurito le volumetrie utili allo smaltimento. La discarica era utilizzata infatti per raccogliere i rifiuti solidi urbani dei comuni limitrofi ed era stata data in gestione a una società, che però ha diviso le attività societarie creando altre società satelliti, al fine di creare le cosiddette scatole cinesi. L’azienda alla quale era stata affidata la gestione è stata poi liquidata e ceduta ad un soggetto, A. L. di 71 anni, residente in provincia di Bari, che è allo stato irreperibile. L’ultimo sopralluogo effettuato durante le operazioni di sequestro ha permesso di accertare che la discarica si trova in condizioni tali da costituire pericolo per l’ambiente, a causa della fuoriuscita nel terreno di percolato.
Ciò è anche causato dalla totale assenza di un servizio di custodia e di vigilanza.
Tratto da Tarantosera.

mercoledì 4 novembre 2009

H1N1: INFORMAZIONE "INFLUENZATA". ECCO ALCUNI CONSIGLI UTILI PER TUTTI.


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Come molti dei lettori sanno, è solo la corretta informazione che evita il panico nelle persone.
In questi giorni si sta facendo un gran parlare dell' influenza suina e, soprattutto dei decessi da essa causata.
Fare o non fare il vaccino?
Questo è il maggiore dilemma che in queste ore preoccupa e disorienta la gente.
In questo blog non troverete mai consigli perentori ma solo tutte le informazioni necessarie in modo da poter essere voi a scegliere in tutta coscienza cosa è meglio fare per la vostra salute. Una differenza che voglio infine sottolineare è quella che c’è fra i blog (come questo che stai leggendo) e i giornali e la tv: i blog non sono e non saranno MAI pagati dalle case farmaceutiche quindi potranno a volte dire fesserie (e non ne sono certo immuni i giornali e le tv…) ma di sicuro non lo fanno MAI in cattiva fede.

Torniamo a noi e affrontiamo il tema vaccino contro l’influenza A ché è il tema più caldo di questi giorni.

Informazioni per fare una scelta ponderata.

L’Agenzia Italiana del Farmaco indica i nomi commerciali di tre vaccini che verranno usati in Italia: Focetria, Pandemrix e Celvapan. In questo momento mi risulta che stiano somministrando solo il Focetria.

Foglietto illustrativo del vaccino
Vi verrà fatto leggere prima della somministrazione del vaccino: leggetelo attentamente e conservatelo.
Lo trovate cliccando qui e comunque ricopio alcuni punti fondamentali del bugiardino in modo da ragionarci su:

4. POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, Focetria può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Dopo la vaccinazione possono verificarsi reazioni allergiche, raramente con comparsa di shock. I medici sono consapevoli di questa eventualità e hanno a disposizione le misure d’emergenza necessarie per questi casi.
Studi clinici condotti con un vaccino simile hanno evidenziato che gli effetti indesiderati sono lievi e di breve durata. Gli effetti indesiderati sono generalmente simili a quelli associati alla somministrazione di vaccini influenzali stagionali.
La frequenza di possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita in base alla seguente convenzione:
molto comune (più di 1 soggetto su 10)
comune (1-10 soggetti su 100)
non comune (1-10 soggetti su 1.000)
raro (1-10 soggetti su 10.000)
molto raro (meno di 1 soggetto su 10.000)
Gli effetti indesiderati elencati di seguito sono stati rilevati con l’uso di Focetria in studi clinici condotti su adulti, compresi gli anziani.
Comune
Arrossamento, gonfiore o dolore nel sito di iniezione, lividi o indurimento della pelle in corrispondenza del sito di iniezione, febbre, stato di indisposizione generale, stanchezza, mal di testa, incremento della sudorazione, brividi, sintomi simili a quelli dell’influenza, dolore a livello di muscoli e articolazioni.
Effetti indesiderati risultanti da studi clinici condotti su bambini
È stato condotto uno studio clinico con un vaccino simile su bambini. Gli effetti indesiderati molto comuni generalmente riportati nella fascia di età compresa tra 6 e 36 mesi per singola dose sono risultati irritabilità, pianti insoliti, sonnolenza, diarrea e cambiamenti nelle abitudini alimentari. Gli eventi sistemici molto comuni riscontrati nei bambini comprendono cefalea e fatica. Negli adolescenti, gli eventi molto comuni sono stato di indisposizione generale, mialgia, cefalea, fatica, sudorazione, nausea e brividi.

Gli effetti indesiderati elencati di seguito si sono verificati nei giorni o nelle settimane successivi all’immunizzazione con vaccini sia adiuvati che non adiuvati somministrati di routine ogni anno per la prevenzione dell’influenza. Tali effetti indesiderati potrebbero insorgere in seguito all’uso di Focetria.
Non comune
Reazioni generalizzate della pelle, inclusa l’orticaria.
Raro
Reazioni allergiche che comportano un calo pericoloso di pressione arteriosa che, se non trattate, possono anche causare shock. I medici sono consapevoli di questa eventualità e hanno a disposizione le misure d’emergenza necessarie per questi casi, per accessi convulsivanti, forti dolori lancinanti o palpitanti che si irradiano lungo uno o più nervi, bassa conta piastrinica che potrebbe comportare emorragia o brividi.
Molto raro
Vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni che può causare eruzioni cutanee, dolori alle articolazioni e problemi renali), disturbi neurologici, come encefalomielite (infiammazione del sistema nervoso centrale), neurite (infiammazione dei nervi) e una forma di paralisi nota come sindrome di Guillain-Barré.

6. ALTRE INFORMAZIONI
Cosa contiene Focetria
Principio attivo
Antigeni di superficie del virus dell’influenza (emoagglutinina e neuraminidasi)* del ceppo:
analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1)v (X-179A) 7,5 microgrammi** per dose da 0,5 ml
Il vaccino è conforme alle raccomandazioni OMS e alla decisione EU sulla pandemia.
Adiuvante
Il vaccino contiene un “adiuvante” (MF59C.1) per stimolare una risposta più efficace. MF59C.1 è un’emulsione olio/acqua contenente 9,75 mg di squalene, 1,175 mg di polisorbato 80 e 1,175 mg di sorbitan trioleato in tampone citrato.
Eccipienti
Gli eccipienti sono: thiomersal (solo flaconcino multidose), sodio cloruro, potassio cloruro, potassio fosfato monobasico, sodio fosfato dibasico diidrato, magnesio cloruro esaidrato, calcio cloruro diidrato, sodio citrato, acido citrico, acqua per preparazioni iniettabili.

Prima cosa da sottolineare: prendete il bugiardino di qualsiasi farmaco e troverete un elenco simile di effetti collaterali. Non fatevi quindi venire troppa ansia ma prendete questo farmaco con la stessa lieve ansia con cui dovreste assumere qualsiasi farmaco (mai infatti prendere i farmaci con leggerezza).

Seconda cosa importante: come potete leggere questo vaccino contiene come adiuvante lo squalene e come eccipiente il thiomersal (a base di mercurio).
E’ su questi due ingredienti che si sta parlando tanto (forse troppo) e per correttezza vi dirò una cosa positiva e una negativa in modo che siate voi a scegliere di chi fidarvi.
Squalene: In uno studio pubblicato da Experimental and Molecular Pathology si dice che che il 95% dei veterani affetti da Sindrome del Golfo presentano anticorpi per lo squalene, sostanza somministrata tramite il vaccino contro contro l’antrace. Molti altri soldati (circa 20.000) furono vaccinati contro l’antrace, pur non partecipando alla guerra, e sia loro che i veterani del Golfo avevano sviluppato la stessa patologia che include artrite reumatoide, problemi di equilibrio, e alla memoria, dolori muscolari e il morbo di Lou Gehrig.
L’OMS dice invece che i vaccini per l’antrace non avevano lo squalene e che è presente dal 1997 in quasi tuti i vaccini e che non si sono mai verificate reazioni pericolose ma solo qualche piccola reazione nel luogi di inoculazione.

Thiomersal: (da wikipedia) “La tossicità neurologica attribuita al tiomersale dipende dall’etilmercurio. L’etilmercurio presenta un profilo di tossicità sovrapponibile a quello di un altro composto contenente mercurio, il metilmercurio. Rispetto a quest’ultimo, l’etilmercurio è eliminato dall’organismo più rapidamente. La maggior parte dei dati di tossicità acuta e cronica reperibili nella letteratura specializzata, relativi al mercurio presente nei composti organici (mercurio organico), si riferiscono al metilmercurio. La presenza di tiomersale nei vaccini è stata correlata a reazioni allergiche dermatologiche da contatto, e più gravemente a disturbi neurologici quali l’autismo. Il tiomersale può causare allergia da contatto che si manifesta con sintomi dermatologici in circa l’1,5% degli adolescenti e degli adulti (dati europei).”
“La quantità di tiomersale nei vaccini non supera i 50 mcg/dose; supponendo una conversione completa a etilmercurio, quest’ultimo arriva ad una concentrazione massima per dose di vaccino di 32,5 mcg (corrispondente a 25 mcg di Hg). La quantità massima di mercurio, che può essere assunta nel primo anno di vita, da fonti diverse dalla dieta, è stata fissata a 120-130 mcg/anno.” E quindi, come dicevano ieri sul Fatto Quotidiano “c’è più mercurio in qualsiasi scatoletta di tonno o trancio di pesce spada.”

Tempi e scelta delle persone che si dovrebbero vaccinare.

In questi giorni stanno vaccinando le categorie a rischio (medici, infermieri etc etc) mentre dal 9 Novembre partirà la seconda fase della campagna di vaccinazione che si rivolgera a:
* persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni
* donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza
* persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.
Sono considerate a rischio le persone con:
* malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e BPCO
* malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite
* diabete mellito e altre malattie metaboliche
* gravi epatopatie e cirrosi epatica
* malattie renali con insufficienza renale
* malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
* neoplasie
* malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi
* immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
* malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
* patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari obesità con Indice di massa corporea (BMI) > 30 e gravi patologie concomitanti
Inoltre la vaccinazione sarà offerta alle persone che, pur non essendo a rischio, sono a stretto contatto con i bambini fino a 6 mesi d’età e con altri soggetti che pur vulnerabili non possono ricevere il vaccino.

Sei una persona a rischio?
Dopo esserti informata rivolgiti nei prossimi giorni al tuo medico di famiglia, parlane con lui e soprattutto fidati di ciò che ti dice (se non ti ispira fiducia travatene un altro ma fidati solo di un medico alla volta). Sei libera di farlo o di non farlo ma nel caso di categorie a rischio mi sa proprio che i benefici del vaccino siano maggiori dei rischi.

Sei una persona tra i 18 e 27 anni senza patologie croniche?
Ecco tu fai parte di quella categoria a cui sinceramente non so ancora con certezza cosa consigliare, mi mancano ancora un paio di informazioni (parlerò oggi stesso con un collega del Ministero). Non ti consiglio ancora di farlo e comunque entro venerdì pubblicherò un articolo apposta per te. Nel frattempo spero che questo articolo abbia in qualche modo contribuito a farti un’opinione in merito.

Non fai parte di una di queste categorie?
Calma e sangue freddo perchè non c’è nulla da temere. Continua ad informarti ma evita chiunque usa toni troppo allarmistici sia PRO che CONTRO il vaccino, entrambi questi atteggiamenti creano panico e sono sbagliati!

Nei prossimi articoli parlerò del consenso informato (ovvero un foglietto che vi faranno firmare prima di sottoporvi al vaccino) e risponderò ad altre domande frequenti e vi dirò perchè comunque io ho scelto di non vaccinarmi.

Dr. Daniele Aprile (Psiche e Soma)

domenica 1 novembre 2009

RADDOPPIO DELL'ENI: ENNESIMO DISASTRO AMBIENTALE


VENERDI 6 NOVEMBRE 2009 BIBLIOTECA COMUNALE "ACCLAVIO" TARANTO, ORE 18
PIAZZALE DANTE 1/2, ZONA BESTAT

DIBATTITO CON:
LEO CORVACE : LEGA AMBIENTE
ANTONIETTA PODDA : RADIO POPOLARE SALENTO

MODERA:
MARCELLO DI NOI: DIRETTORE TARANTOGGI


Se c'è una cosa che Taranto non ha perso in oltre duemila anni di storia è la vocazione nell'essere “capitale”.
L'unica differenza tra il presente e il passato, tuttavia, è per cosa lo si è.
Se ai tempi della Magna Grecia potevamo fregiarci del titolo di indiscussa regina del commercio e delle arti, ora, certamente, il primato spetta alle problematiche.
Dissesto economico, disoccupazione dilagante, classi dirigenti inadeguate e inquinamento a livelli esponenziali sono alcuni degli elementi che caratterizzano questo ben poco invidiabile primato.
E, naturalmente, quando si primeggia in qualcosa si cerca sempre di lavorare affinché quello scettro non venga soffiato da qualcuno.
In questo caso, il Ministro Prestigiacomo, insieme alla Eni Power, hanno deciso di regalarci l'ennesima problematica che non possa mai farci scendere dal gradino più alto del podio.
In estate, un accordo tra governo nazionale e i dirigenti della multinazionale dell'energia, ha decretato il raddoppio della produzione da parte della Raffineria Eni.
Classico esempio di arroganza da parte di un governo che non ha alcun rispetto per il territorio, come ha già largamente dimostrato l'anno scorso ostacolando con forza l'approvazione della legge regionale sulla regolamentazione delle emissioni di diossina.
E questo mancato rispetto non passa solo dall'ennesimo tentativo di scavalcare la volontà cittadina con un'imposizione dall'alto, bensì vendendo l'ennesimo attacco alla nostra salute come una possibilità di crescita occupazionale o, addirittura, come una possibilità di decremento dei livelli di inquinamento.
Perché quello che i dirigenti Eni tentano di far credere è che la sostituzione delle vecchie centrali con delle nuove dotate di una più moderna tecnologia ridurrebbe l'emissione di gas nocivi.
Ma dietro questo seppur vero cambiamento, ciò che non viene ribadito è che nell'ammodernamento dell'impianto di produzione si verificherà anche un aumento della stessa, con un conseguente raddoppio delle emissioni di C02.
Usando un quanto più elementare esempio, potremmo dire che è come decidere di sostituire un'automobile che inquina 10 con una che lo fa per 5, con il vincolo , però, di acquistarne altre due oltre a quella già destinata alla sostituzione.
In breve, un vero e proprio “pacco” combinato a regola d'arte e spedito senza troppi fronzoli al mittente, ovvero noi tarantino.
Ma se dovessimo stilare una pagella delle responsabilità, l'Eni Power avrebbe sicuramente una valutazione meno alta rispetto a quella attribuibile ai vari livelli istituzionali.
Un'azienda ha come prerogativa il profitto. E' un elemento inprescindibile delle dinamiche del capitalismo.
Profitto a scapito di tutto, della dignità dei lavoratori, della salute degli stessi e dei cittadini che abitano nei pressi della stessa azienda.
Perciò, la responsabilità maggiore è, ovviamente, da addebitare alle istituzioni, che dovrebbero essere gli organi preposti alla tutela dei nostri interessi.
Oltre alle già citate e acclarate colpe del ministro Prestigiacomo, sicuramente una nota d'onore merita il presidente della provincia Florido, che ha già espresso il suo parere favorevole al progetto.
Il sindaco Stefàno?
Probabilmente vincolato dalla sua super eterogenea maggioranza, non ha ancora esplicitato una posizione chiara; circostanza che non rappresenta certamente una giustificazione valida.
La palla, perciò, dovrà passare alla città e alla sua capacità di dire basta ai diktat imposti dall'alto.
Il 28 Novembre Alta Marea scenderà di nuovo in piazza, confidando nella speranza che i numeri e il clamore generati dall'imponente partecipazione dello scorso anno restituiscano al mittente l'ennesimo tentativo di trasformarci nella discarica d'Italia.
L'unica differenza che auspichiamo rispetto alla marcia di appena dodici mesi fa è di non vedere gli ennesimi, tristi, tentativi di strumentalizzazione e propaganda elettorale da parte degli stessi politicanti che hanno avvallato l'ennesima scelta deleteria per il territorio.
Noi in piazza ci saremo, ancora una volta, perché come recitava lo striscione usato durante il corteo dello scorso, c'è il dovere di lottare “fino all'ultimo respiro”.

BY CIRCOLO OPERAIO IONICO.

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