IL SILENZIO APPARTIENE AI DISONESTI

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Niente più bavagli!

Niente più bavagli!
“Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa. Chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola”. (Giovanni Falcone)

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lunedì 8 dicembre 2008

Babbo Natale a Palagiano porterà una letterina del T.A.R.

Babbo Natale quest’anno non ha ancora le idee chiare e non sa cosa portare in dono ai palagianesi.
Per certo sappiamo soltanto che comunque arriverà.
Arriverà nei prossimi giorni e consegnerà a noi palagianesi un dono che non è soltanto suo, visto che con lui ha voluto unirsi il Tribunale Amministrativo Regionale.
Il dono?
Sarà l’esito del ricorso dell’assessore Capalbo al T.A.R, scritto su una pergamena che Babbo Natale dovrà in tutta fretta consegnare a Palagiano… chissà se le sue renne e la sua slitta faranno in tempo…chissà quale responso conterrà la pergamena (il reintegro di Capalbo o la conferma della sua defenestrazione?)… questo noi non possiamo saperlo, ma certamente possiamo pronosticare che a Palagiano il Natale arriverà prima del tempo.
Intanto che il Nonno dalla lunga barba bianca attende di ricevere la letterina del T.A.R., a più di qualcuno sono venute in mente alcune riflessioni, più che altro dei dubbi: la defenestrazione di Capalbo è stata compiuta in piena legittimità?
Per rispondere alle curiosità di quanti ce lo hanno domandato per email, abbiamo avviato una ricerca giuridica e, pur astenendoci da qualsiasi conclusione affrettata, pur desiderando lasciare che chi ha le competenze per giudicare si esprima, noi del Blog il nostro regalo di Natale ve lo vogliamo fare anticipatamente: chiarezza, trasparenza ed informazione.
Tutto ciò con l’auspicio che il caso Capalbo aiuti a confermare o a rivedere anche le posizioni assunte in passato con i precedenti assessori Beretta e Cirillo, a cui è toccata la stessa sorte.
E se Babbo Natale calandosi dal caminetto portasse con se Capalbo, Beretta e Cirillo?
Nessuno può saperlo, occorre aspettare per sapere.
Aspettare per sapere, per chi, non parteggiando, vuol solo sapere.
Sperare che il T.A.R. accolga il ricorso in prima istanza del Capalbo e disponga la sospensiva (che permetterebbe entro 5 giorni il ritorno di Emiliano e la revoca di Petrocelli, in attesa della sentenza prevista per marzo-aprile 2009) per i simpatizzanti di Emiliano.
Stare a guardare se si riaprono i casi Beretta Cirillo quando e se il T.A.R. dovesse pronunciarsi in favore di una violazione di diritto.
Intanto che l’una o l’altra ipotesi di sentenza venga pronunciata, in attesa che Babbo Natale quest’anno vesta i panni anche di messo notificatore, fermiamoci ad osservare alcune norme del nostro ordinamento giuridico:

VIOLAZIONE DELL'ART. 8, COMMA 2, LEGGE 241/90 - VIOLAZIONE DEL GIUSTO PROCEDIMENTO DI LEGGE - SVIAMENTO DI POTERE.
L'art.8 della Legge 241/90 prescrive l'obbligo per la P.A. di dare notizia all'interessato dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale. Nella comunicazione debbono essere indicati:
a) l'amministrazione competente;
b) l'oggetto del procedimento promosso;
c) l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
Tale prescrizione è funzionale non solo ai fini di efficacia e di pubblicità secondo le modalità previste dalla legge, ma anche al fine di consentire all'interessato di:
1) prendere visione degli atti del procedimento (art. 10, comma 1 lett. a, L. 241/90) ;
2) presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento (art. 10, comma 1 lett.b, L. 241/90).

Nel Caso Capalbo:

Al ricorrente non è mai stata comunicato alcun avvio di procedimento in suo danno, ma è stato destinatario soltanto del decreto di revoca di assessore, in violazione del suo diritto di prendere visione degli atti pertinenti e presentare memorie difensive, il tutto in violazione della normativa di settore.
Tanto comporta la nullità / illegittimità dell'atto di revoca e di tutti gli altri connessi e consequenziali, perchè adottati in palese violazione di legge.

VIOLAZIONE DELL'ART. 113 COST. - VIOLAZIONE ED ERRONEA APPLICAZIONE DELL'ART. 46, COMMA IV, D.Lgs 267/2000 - MOTIVAZIONE APPARENTE.
Preme anzitutto ricordare che l'art. 113 della Costituzione ha introdotto un canone generale di tutelabilità delle posizioni giuridiche avverso tutti gli atti della pubblica amministrazione. Ne consegue che le eccezioni a tale principio devono, da un lato, ritenersi tassative, dall'altro, avere un referente diretto in una fonte di pari grado. Vale a dire nella medesima Costituzione o in leggi costituzionali. Una legge ordinaria che sottraesse, senza alcuna possibilità di interpretazioni costituzionalmente orientate, un atto dell'amministrazione pubblica al sindacato costituzionale sarebbe illegittima per contrasto con il ricordato articolo 113 Cost.
Non si può quindi ritenere, in via interpretativa, che la comunicazione della revoca dell'assessore al consiglio comunale, prevista dall'art. 46 D.Lgs. 246/2000, possa valere ad escludere la tutela giurisdizionale.
Ciò detto, non tragga in inganno la dovizia di argomentazioni che sembrerebbero sorreggere la decisione impugnata. Si tratta di argomentazioni speciose, di affermazioni del tutto apodittiche che non hanno alcun collegamento con la realtà e che rappresentano soltanto il tentativo di supportare, in qualche misura, un provvedimento che si sa essere ingiusto ed illegittimo. Per passare dal piano delle mere affermazioni di principio alla evidenziazione degli elementi connaturati al sindacato di legittimità sollecitato dal ricorrente, vanno posti in evidenza alcuni dati di fatto inconfutabili:
nei confronti del ricorrente non può fondatamente formularsi alcuna critica di inoperosità ed inefficienza del settore di competenza; non è mai stato messo in discussione il rapporto di fiducia tra il Sindaco ed il corrente ma, anzi, quest'ultimo ha sempre goduto della fiducia del primo cittadino, il quale ha ritenuto di assegnargli anche la delega alla Polizia Municipale ( decreto n. 14684 del 19.09.08 );il forzoso quanto infondato coinvolgimento del corrente nelle asserite tensioni in seno alla maggioranza, dimostra che l'obiettivo in concreto perseguito è stato soltanto di natura politica e non sorretta da alcuna giusta causa.


LA REVOCA DELL'ASSESSORE, SECONDO L'ART. 46 CIT. DEVE ESSERE MOTIVATA E CIO', EVIDENTEMENTE, NON PER RAGIONI POLITICHE, MA PER LA COMUNE ESIGENZA DI TRASPARENZA, IMPARZIALITA' E BUON ANDAMENTO ( Tar Puglia - Lecce, sez. I, 06.03.07 n. 831 ).
Del medesimo tenore è la sentenza 09.01.08 n. 12 dello stesso TAR Puglia, con la quale è stato ulteriormente ribadito che affinchè la revoca sia legittima, è necessario che la motivazione precisi quali sono i comportamenti che hanno determinato la posizione "non collaborativa dell'assessore" o "l'inadeguatezza dell'assessore a svolgere nell'interesse pubblico, l'attività ad esso conferita con la nomina". Venendo alla nostra fattispecie, il sindaco avrebbe dovuto quantomeno indicare, sia pure sommariamente, quali le omissioni e/o inadeguatezze dell'assessore Cosimo Emiliano Capalbo che lo avrebbe indotto a ravvisare l'esigenza di "ripartire con rinnovate energie per la attuazione piena del programma amministrativo", specialmente ove si pone attenzione alla documentazione, dalla quale emerge la indiscussa professionalità, competenza, impegno e totale dedizione dell'assessore Capalbo. Tra l'altro, è notorio che il riferimento al venir meno del rapporto di fiducia tra assessore e sindaco non è una premessa dalla quale si può far derivare la revoca, ma è la conseguenza dei comportamenti dell'assessore e, quindi, E' NECESSARIO CHE IL PROFILO DI TALI COMPORTAMENTI SIA PRECISATO NEL PROVVEDIMENTO DI REVOCA (TAR Lecce, Sentenza 12/08). In tal senso anche: Consiglio di Stato,sez. V, sentenza 23.01.07 n. 209; Consiglio di Stato sez. V, sentenza 06.03.06 n. 1052; Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 08.03.05 n. 944; TAR Veneto, sez. I, sentenza 13.04.07 n. 1192; TAR Puglia - Lecce, sez. I, ordinanza 10.10.07 n. 985; TAR Puglia - Lecce, sez. II, sentenza 14.08.07 n. 3088; TAR Puglia, sez. I, ordinanza 07.05.08 n. 336/08.
Si conferma, quindi, che il provvedimento di revoca dell'assessore Cosimo Emiliano Capalbo è illegittimo in quanto si basa su "ragioni politiche e di partito, senza alcuna dettagliata giustificazione dei riflessi eziologici sul buon andamento della giunta, aldilà di frasi generiche di stile" ( TAR Puglia - Lecce, sentenza n. 831/07 ).
Infine, è anche infondata la asserita opportunità di " operare l'azzeramento della Giunta al fine di ricostruire con serenità e senza condizionamenti un rapporto di fiducia tra Sindaco e Assessori" ,in quanto dai provvedimenti di nomina dei "nuovi" assessori è agevole verificare che - ad eccezione di quelli nominati per occupare i posti già vacanti a seguito di precedenti revoche e dimissioni - tutti gli altri assessori sono stati riconfermati sia nel nominativo che nelle precedenti deleghe ( Di Pierro Francesco; Donato Mariano Piccoli; Schiavone Nunzia Elisabetta ). Non si è dato luogo, quindi, a nessuna modificazione della giunta, ma la semplice eliminazione e cancellazione di detto assessore. Inoltre, nel provvedimento di revoca, ripetasi, non è dato rinvenire neanche un semplice riferimento a comportamenti dell'assessore Capalbo che abbiano potuto influire e/o far venir meno il rapporto di fiducia tra detto assessore e il sindaco e/o gli altri componenti della giunta. Ma vi è di più: non vi è stato alcun sopravvenuto mutamento della maggioranza ma la semplice "eliminazione" dell'assessore Capalbo.

Però noi non siamo avvocati, non siamo magistrati e non possiamo giudicare. Ci siamo solo voluti dedicare all’analisi testuale di quanto la normativa prevede, proponendo delle interpretazioni soggettive e probabilmente frutto di semplici riflessioni, come chiunque –per le strade, in piazza, dal barbiere, al supermercato ed in ogni luogo del paese- sta facendo in questi giorni, in attesa di sapere da chi davvero conosce la Legge, quali saranno le sorti di simili decisioni prese da un Sindaco che sappiamo essere tanto legato ai principi di trasparenza e legalità e che, certamente, avrà operato nel pieno rispetto di quello in cui crede… forse trascurando qualche piccolo dettaglio… forse accecato dalla fretta… forse confuso… forse…


Babbo Natale ci porterà notizie e speriamo che nessuno gli metta lo sgambetto!

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Che favola!
Quando qualcuno propone osservazioni o riflessioni con un "minimo" di fondamento, per quanto opinabile che sia, improvvisamente CALA IL SILENZIO.
Che brava gente!
Nessuno ha più niente da dire?
Nessuno scrive un commento...!?!
Dobbiamo parlare di Belen, di Rossano o di Sasà e Karina?

Anonimo ha detto...

a proposito: ma alla fine belen e rossano stanno insieme?

Anonimo ha detto...

Sei sempre il solito...

Anonimo ha detto...

chi ha infranto la legge, chi ha aprrofittato della sua posizione per trarre vantaggi economici, chi accetta ricatti legittimi è giustificato, quindi è giustificabile cacciare gli assessori per amor di "ragion di stato".......poi non conta se qualcuno a portato i suoi conti e denari in altre regioni ( sicilia compresa)per nasconderli tanto prima o poi usciranno fuori!!!!!
babbo natale prima o poi apparirà e insieme a lui i suoi doni appartamenti, ville, conti e uno stile di vita alla americana....
i cittadini osservano....
ciao capalbo...che babbo natale ti porti fortuna ,,
una cosa è certa tu rappresenti l'unico baluardo per far tornare a Palagiano un minimo di giustizia e legalità..
kiss.....

Anonimo ha detto...

Il più grande errore del ressa2 è stato mandare via l'assessore dipietro, tanto che ora dal dipietro si sentono solo veleni. come mai non c'è stato un ricorso al tar per la sua cacciata? per caso si erge a paladino di capalbo solo per vendetta? o si morde le mani per non aver fatto lui un ricorso al tar? se è per questioni di soldi...bastava fare un cenno ai suoi 337 votanti...

Anonimo ha detto...

NON POTEVO FARE RICORSO PERCHE', HO DATO LE DIMISSIONI IN DATA 4-01-08....CONCORDO CON TE SUL FATTO DEI SOLDI.....NON MI MANCANO,CONSERVO I FORZIERI ANCORA PIENI...TRANNE CHE PER UN PICCOLO PRELIEVO, PER ACQUISTARE UN APPARTAMENTO....HAI VISTO BENE...GIACOMO DI PIETRO, PER GLI AMICI IL "SICILIANO"

Anonimo ha detto...

Sei sicuro Giacomo di esserti dimesso tu? Fai mente locale a cosa è successo qualche giorno prima con i Consiglieri del PD e ex Ds quanti si sono strappati i capelli per te? E il netturbino con chi si è schiarerato(digli di lavorare per bene perchè il T.A.R. potrebbe arrivare anche per lui)? Per me è già arrivata la Befana con tanto di stufetta....

Anonimo ha detto...

Beh, essere sicuri è sintomo di presunzione e arroganza virtù di cui io sono colmo.....pieno di orgoglio fin sopra i capelli...poi come sai caro amica/a, io non ragiono col cuore, non sono romantico come te...hai ragione tu, sono molto razionale e non sono mai stato tuo amico...sono come ben sai un "grande opportunista".
Questa è la mia verità, in quanto non esistono verità e certezze assolute, per cui se ti fa piacere pensala cosi... io, gioisco per te.
In quanto al netturbino....PUR ESSENDO AMICO DI TANTI DI ESSI...non mi rinviene nessuno.
In quanto alla VECCHIA E BRUTTISSIMA, ma generosa "Befana" dubito che sia scesa per al cappa del tuo camino a portarti dei doni....o stufetta che dir si voglia....perchè i doni Lei li riserva ai bambini buoni...per i cattivi bambini come me e te la befana lascia solo del "carbone".... sicuramente il tuo è solo un sogno...forse sei stata colta/o da una semplice apparizione....la befana infatti è la festa per eccellenza dell'apparizione.

il siciliano....giacomo ....

Anonimo ha detto...

La storia recita cosi....per la verità.....anche se è vero che...La verita' e' che la verita' cambia.
((Friedrich Nietzsche)


"Con questa lettera desidero rivolgermi innanzitutto alla cittadinanza di Palagiano, che mi ha confermato la propria fiducia in occasione della competizione elettorale del maggio scorso; intendo rivolgermi ai miei più cari amici, che mi sono stati e continuano ad essermi sempre vicino nei buoni e nei difficili momenti; alla mia famiglia soprattutto, che ha avuto la forza di sostenermi nelle circostanze più critiche; agli assessori ed al sindaco.

Alla luce delle ultime vicende politiche, che stanno interessando il nostro paese da ormai sette mesi, a seguito di quanto già maturava in occasione della campagna elettorale, quando si decideva di far scendere in campo 140 candidati (proponendo anche “l’incandidabile), con conseguenti lotte intestine in seno alle stesse famiglie che si vedevano impegnare politicamente più parenti nella medesima coalizione;

quando in sede di “accordi pre-elettorali” qualcuno prometteva ogni ruolo ad ognuno dei candidati (tanto da non essere più riusciti a venirne a capo);

tradita la fiducia che avevo per anni riposto in persone di cui avevo alta considerazione e con cui nutrivo sinceri sentimenti di partecipazione e forte motivazione alle problematiche del paese;

rifiutata la nomina a Presidente del Consiglio, offertami all’indomani delle elezioni dal Sindaco, che mi avrebbe garantito “l’invulnerabilità”, preferendo così continuare a perseguire “ LA POLITICA DEL FARE E DELL’AGIRE”, rispettando la volontà dell’elettorato, che mi ha consentito di essere il primo degli eletti, nonostante la consapevolezza di diventare così bersaglio per i tanti “ franchi tiratori “, non sottraendomi al mio dovere politico;

nonostante abbia io accettato la carica assessorile, precaria e vulnerabile, rinunciando e dimettendomi da quella più certa ed irremovibile di consigliere, esclusivamente per il sincero desiderio di essere concreto, leale e uomo di parola che prosegue la propria dedizione per le opere pubbliche, con tanta volontà a completare quelle cantierizzate ed a proporre e concretizzare quelle di cui ancora il paese ha bisogno – così come ho fatto nella precedente amministrazione in cui sono stato assessore ai lavori pubblici-;

pur essendomi visto investire prima di questo incarico, poi di quello di vicesindaco, prevedibilmente assegnati con sola efficacia temporanea (giacchè gli accordi pre-elettorali, fatti in totale autonomia ed a discapito dei più volenterosi, erano diversi ed andavano comunque rispettati, così come è stato ed è ancora);

avendo ciononostante superato anche certe parodie di investiture puramente dimostrative per assistere poi al bizzarro fenomeno di revoca di tutte le deleghe assessorili, avvenuta alla vigilia delle elezioni primarie per il Partito Democratico, situazione ripristinata subito dopo il risultato elettorale delle Costituenti Nazionale e Regionale del PD, con riconferma di tutte le deleghe tranne la mia, che improvvisamente trasmigrava dai Lavori Pubblici all’Agricoltura;

non riuscendo minimamente ad intravedere una convergenza politica da parte dell’attuale assetto amministrativo verso i principi dell’etica politica con cui ho maturato le mie esperienze passate;

non vedendomi identificato e rappresentato da questa classe dirigente e ritenendo di non avere più interlocutori capaci di intendere il mio modo di concepire l’amministrazione del paese;

sentendomi lontano un miglio dalle priorità che si è scelto di perseguire, dallo stile, dai sentimenti e dai progetti politici verso i quali oggi sono puntate le attenzioni del sindaco e di molti degli amministratori;

non potendo più garantire la rappresentatività ai miei 337 elettori, così come ai palagianesi tutti (quelli che mi hanno sostenuto ed anche quelli che hanno avuto altra preferenza);

essendo stato io privato di ogni strumento che potesse permettermi di confermare al paese l’immutata abnegazione con cui mi sono speso nel precedente mandato ed avrei voluto seguitare e spendermi;

fiducioso della comprensione che gli elettori, i colleghi sinceri e la popolazione tutta sapranno destinare al mio gesto, partorito come atto dovuto per il rispetto delle sane intelligenze del paese, rimetto il mio mandato e rassegno le mie dimissioni .

Auguro alla nostra Palagiano di crescere e progredire giorno per giorno, fino a tempi migliori.

P.S. Un saluto speciale va a tutti i dipendenti comunali che tanto mi hanno insegnato, specialmente l’arch. Caramia, il geometra Rizzi, Tonia C., Teresa L., Concetta V., Franca M., Enzo R., Enzo B., Michele V., Italo S., Antonio C., Giovanni G., ed infine all’insostituibile Dr. Gallo e gli operai tutti, come Lillo e Prudenzano".

Palagiano, lì 3.01.08


Sig. Giacomo Di Pietro.
" IL SICILIANO "

Anonimo ha detto...

Tra tutti i dipendenti che ti hanno insegnato molto balza agli occhi "il geometra Rizzi" neo assessore dei riformisti tra cui il consigliere Montemurro,che insieme con Tagariello deteneva le sorti dell'eroico(?) Capalbo. Se il ricorso va a buon fine potrebbe essere proprio Rizzi a dover lasciare palazzo di città...

Anonimo ha detto...

Dite al netturbino che Babbo natale,mi ha appena detto che la Befana del 09'verrà a portargli tanto carbone...perchè lui si che è stato un bambino cattivo!negli anni passati,nel 2003 poi...beh la Befana arriverà!!c'era una scritta una volta nel nostro ''Cimitero''che recitava all'incirca cosi:''Fuggi quanto puoi,ma sempre qui ti aspetto'' Zorro!

Anonimo ha detto...

....YAAAHHOOOUMMMMM......

Anonimo ha detto...

perche il siciliano difende cosi emiliano?
io penso che è per il fatto che sono rimasti disoccupati tutti e due!
senza politica come lo portano lo stipendio a casa
perché non la smettono di passeggiare la piazza e cercano un lavoro vero?
Furia Cavallo del West.

Anonimo ha detto...

Io, difendere Emiliano e perchè, lui si difende molto bene da solo, poi mi chiedo difenderlo o proteggerlo da cosa,forse, "furia" accecato da collera rabbiosa e violenta, non ha ben compreso che è Emiliano ad attaccare e colpire,e gli altri si difendeno,tant'è che il comune dovrà difendersi nominando un avvocato,infatti giorno 17 DIC.al T.A.R DI LECCE si discuterà sulla richiesta di sospensiva.
Al massimo la mia può considerarsi solidarietà fra "trombati" è nulla più.
Come ho avuto modo dire qualche giorno fa, i miei forzieri traboccano....I MIEI INVESTIMENTI decollano....i miei conti lievitano...non ti dolere per noi..
tu non ci crederai, mi duole di non potere aiutarla.
Io sono sempre il Siciliano Giacomo di Pietro....
TU SI NUDDU MISCATO CU NENTI...ALTRO CHE FURIA CAVALLO DEL WEST

Anonimo ha detto...

personalmente spero che l'assessore Capalbo venga reintegrato,perchè ha messo la faccia con questa amministrazione sin dall'inizio della campagna elettorale,a differenza di gente candidata addirittura contro,che parlava di mostri a 7 teste e di pagnotte,ed ora siede tra la maggioranza.La coerenza è una virtù..

Anonimo ha detto...

La coerenza è un valore e una virtù, ma non "in politica",.
La coerenza in politica è un difetto.
L'incoerente che definiva il principe affarista, pagnottista e mostro asette tesste, può sempre trincerarsi dietro il dettto "solo gli stolti non cambiano mai idea".
Per fare politica bisogna essere scevro di virtù....osserva i nostri amministratori, loro non sanno nemmeno dove alberga!!
alè

Anonimo ha detto...

si mi sa che hai ragione,la prossima volta mi candido prendo 20voti e poi dico che mi son ricreduto e mi faccio nominare assessore ,alla faccia della coerenza!!!magari poi mi faccio nominare Sindaco,Presidente e On.di desta e di sinistra chi se ne frega..

Anonimo ha detto...

ah!ah!ah!ancora ora avete capito come funziona...bisogna essere contro,vedi l'assessore prima contro,sputava veleno a destra e sinistra ora è diventato il paladino del Sindaco,io lo farei Sindaco dopo Ressa..spero Capalbo ritorni al suo posto.

Anonimo ha detto...

faccio i miei complimenti agli ideatori e redattori di questo sito per raccontarci finalmente le "verità nascoste" del nostro paese. ovviamente il riferiemnto è al caso capalbo, che, come me, sta appassionando tutti i cittadini, dal pensionato al professionista affermato. Grazie per averci dato un prospetto normativo della questione, per averci fatto capire che il sindaco non è un "padre padrone", ma anche lui deve osservare e rispettare le leggi. Nel paese, posso assicurarvi, non si parla d'altro che di Emiliano...e del fatto che se non avesse avuto il coraggio di ricorrere al TAR nessuno avrebbe saputo la verità dei fatti sul suo caso e smascherare gli intrighi di palazzo che ci stanno dietro! Bravi amici del blog.
al riguardo ho una domanda da porvi per capirci qualcosa in più e, se posso permettermi, volgo la domanda anche a Giacomo, 'altro "trombato". C'è nel caso Capalbo una responsabilità anche del segretario comunale? in fondo lui è un pubblico uffciale dell'attività amministrativa, possibile che non si sia accorto della illegittimità della revoca di emiliano? a questo punto ci sono due possibilità: 1)il segretario non conosce le leggi, e allora è un incompetente messo a far quel mstiere senza averne le capacità e la preparazione; 2) sapeva ciò che faceva, e allora è un mascalzone. In entrambi i casi, se colpa vi è, è giusto che paghi anche lui. quindi amici del blog e caro Giacomo vi chiedo: 1) vi può essere responsabilità del segretario? 2) a cosa va incontro in caso di denuncia nei suoi confronti? grazie anticipatamente per la vostra cordialità

Anonimo ha detto...

E' soprattutto colpa del segretario, perchè doveva richiamare alle regole il sindaco, sindaco che poteva anche non sapere quali fossero le regole per licenziare un assessore, illegittimità perpetrata anche nei confronti di cirillo e beretta. anch'essi defenestrati come capalbo senza motivazione e preavviso, attraverso una contestazione scritta mai recapitata.
Tant'è che la giunta per difendersi al tar forse ha dato incarico ad un eccellente avvocato,lo stesso che ha dato parere in accosione della vicenda delle zone b2.
Sintomo questo, che si stanno preparando al peggio cioè ricorrere al consiglio di stato.
"e io pago" direbbe qualcuno...
in questo caso pagheranno i cittadini di palagiano...
pagate gli errori di chi vi amministra...ciao ciao

Anonimo ha detto...

E' arrivata adesso l'ordinanza depositata alla presso la segreteria del tar di Lecce.
Per cui la redazione di palagiano blogspot ne da annuncio subito:
Il tar di lecce che doveva pronunciarsi sulla sospensiva, in data 17 dicembre rigetta il ricorso dell'ex assessore Capalbo, quindi le renne sono arrivate portando una letterina che sancisce che la defenestrazione era legittimà in quando CAPALBO, ERA ASSESSORE NON ELETTO DAL POPOLO.
DOMANI INVIEREMO L'ORDINANZA NELLA SUA INTEREZZA.
LUCIGNOLO

Anonimo ha detto...

e adesso di cosa parliamo?

Anonimo ha detto...

parliamo di mutande....
oppure di brasiliane...
non ci resta che parlare di belen..

Anonimo ha detto...

Possiamo anche metterci a vendere mandarini oltreoceno, oppure promuovere qualche casa colonica trasformata in sfigato bed and breakfast, oppure cercare qualche modo per fare "guadagno facile" senza sudore... magari proponiamo al sindaco se è daccordo con la rotazione nella "gestione del sito comunale -utilizzato un po' come strumento di riciclaggio di denari realmente investiti perchè tornino con altri sergivi- oppure chiedere al sindaco se ci fa partecipare al bando "monoconcorrente" per la gestione della biblioteca comunale, così con luce e telefono a spese del comune finiamo poi col fare i c.. nostri e col gestire il nostro blog, lanciando pubblicità a pagamento e facendo profitto e lucro con gli strumenti della pubblica amministrazione... Che ne dite?
La redazione del Blog.