MASSAFRA - Le elezioni provinciali dividono il gruppo consiliare dell’Udc e nascono due capigruppo.
Maria De Bartolomeo, Tarantosera.
Una situazione singolare quella emersa durante l’ultima assemblea consiliare che ha visto leggere in aula due distinte note da parte del presidente Gaetano Castiglia.
Nella prima, in apertura di seduta, la comunicazione dei consiglieri Viesti, Cardillo, Maraglino e Zanframundo con cui riconoscono quest’ultimo capogruppo consiliare in sostituzione del collega Salvatore Fuggiano.
Una seconda nota, firmata dal commissario provinciale dell’Udc, Antonio Scalera riconosce, invece Fuggiano capogruppo al fianco dal collega Giuseppe Cofano.
E’ bufera.
L’Udc ha due anime in Consiglio.
Ognuna riconosce se stessa e getta scredito sull’altra.
Salvatore Fuggiano si definisce ancora capogruppo, sostenuto da Scalera che nella nota diffida gli altri consiglieri dal prendere ogni decisione in merito a nuove nomine.
“Non c’è una motivazione valida per la quale sono stato rimosso - sottolinea Fuggiano - il nostro è un partito fatto di regole che non possono essere stravolte dall’oggi al domani. Non ci si può alzare al mattino e decidere di disconoscere qualcuno in maniera disinvolta. Per noi la coerenza è ancora una valore, per gli altri non so”.
Come a dire che gli altri non sono Udc.
“Noi abbiamo votato contro il Bilancio - insiste Fuggiano - seguendo la linea del partito, mentre gli altri non si presentano nemmeno alle riunioni preconsiliari. In più, tra loro, c’è chi sta meditando di candidarsi con il Pdl, in una coalizione cioè antagonista a quella scelta dall’Udc”.
Ma sembra proprio che le candidature siano il nodo che abbia fatto ingarbugliare la matassa. “Quando l’Udc aveva scelto di sostenere Blasi candidato presidente - contesta Zanframundo - abbiamo visto gli altri presentarsi ad incontri di gruppi antagonisti. Non abbiamo condiviso quelle scelte e allora abbiamo pensato di prendere le distanze rimanendo al fianco dal partito. Oggi noi non gradiamo la candidatura di Cofano, ma sosterremo, ugualmente, la campagna del partito, anche se è anomalo che un non consigliere come Scalera possa intervenire in Consiglio”.
Maria De Bartolomeo, Tarantosera.
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