PALAGIANO - Sembra non si sia trattato di un black-out tecnico improvviso, ma di un atto di vandalismo quello che venerdì sera ha lasciato al buio quasi tutta Palagiano durante la Processione dei Misteri. Una processione interparrocchiale, particolarmente sentita dai palagianesi che vi partecipano numerosissimi.
”Nell’intera mattinata del venerdì, infatti, squadre di tecnici avevano opportunamente provveduto ad effettuare i sopralluoghi e le manutenzioni necessarie affinché l’impianto della pubblica illuminazione potesse perfettamente essere in funzione in serata, con la particolare occasione della Processione dei Misteri” - hanno fatto sapere dal Comune, attraverso un comunicato stampa -. All’imbrunire, con l’approssimarsi della partenza della processione, la scoperta che l’impianto di illuminazione tardava ad entrare in funzione; venivano immediatamente allertati i tecnici comunali affinché provvedessero in tempo reale a porre rimedio a quello che, inizialmente, si pensava essere un improvviso guasto. Lo stesso sindaco, inoltre, abbandonava la processione per recarsi nei pressi delle centraline di zona a verificare il lavoro svolto dai tecnici; tuttavia, giunti sul posto, tecnici e sindaco verificavano che nelle centraline erano stati tranciati i fili elettrici e resi praticamente inutilizzabili gli impianti di controllo”.
”Perfettamente comprensibile lo stato d’animo del primo cittadino di Palagiano a fronte di un gesto che, senza alcuna giustificazione, ha ferito uno dei momenti più partecipati e sentiti dell’intera comunità palagianese - prosegue il comunicato -. Inoltre, oltre allo svolgimento della processione, tale gesto inconsulto poneva dei problemi di sicurezza con tre quarti della cittadina completamente al buio; a tale proposito, soprattutto per evitare spiacevoli inconvenienti, il sindaco ha provveduto immediatamente ad allertare le Forze dell’Ordine chiedendo, in attesa del ripristino dell’impianto di illuminazione, il rafforzamento della presenza di pattuglie dei Carabinieri sul territorio”.
Sulla vicenda indaga la locale stazione dei Carabinieri. Indignazione per l’accaduto è stata espressa dal sindaco Rocco Ressa mediante un manifesto pubblico. ”La vergogna invada coloro che pochi minuti prima della processione del venerdì Santo, sapendo come e dove, hanno tranciato i cavi della pubblica illuminazione lasciando al buio le vie dl paese lungo le quali avrebbe transitato il popolo di Dio in preghiera”.
Così si legge nel manifesto: ”Tali atti delinquenziali non intimoriscono l’Amministrazione che unita risponderà affinché siano messi al pubblico ludibrio i responsabili di questo e dei tanti atti vandalici che si sono succeduti negli ultimi tempi - promette il primo cittadino -. Dell’accaduto sono state interessate le Forze dell’Ordine che per il tramite dei nuclei di investigazione cercheranno di risalire ai responsabili dell’accaduto”.
”Colgo l’occasione - ha sottolineato il sindaco - per ringraziare i tanti cittadini che, illuminando le vie del paese, hanno reso dignitoso il percorso del passaggio del Cristo morto”.
”Nell’intera mattinata del venerdì, infatti, squadre di tecnici avevano opportunamente provveduto ad effettuare i sopralluoghi e le manutenzioni necessarie affinché l’impianto della pubblica illuminazione potesse perfettamente essere in funzione in serata, con la particolare occasione della Processione dei Misteri” - hanno fatto sapere dal Comune, attraverso un comunicato stampa -. All’imbrunire, con l’approssimarsi della partenza della processione, la scoperta che l’impianto di illuminazione tardava ad entrare in funzione; venivano immediatamente allertati i tecnici comunali affinché provvedessero in tempo reale a porre rimedio a quello che, inizialmente, si pensava essere un improvviso guasto. Lo stesso sindaco, inoltre, abbandonava la processione per recarsi nei pressi delle centraline di zona a verificare il lavoro svolto dai tecnici; tuttavia, giunti sul posto, tecnici e sindaco verificavano che nelle centraline erano stati tranciati i fili elettrici e resi praticamente inutilizzabili gli impianti di controllo”.
”Perfettamente comprensibile lo stato d’animo del primo cittadino di Palagiano a fronte di un gesto che, senza alcuna giustificazione, ha ferito uno dei momenti più partecipati e sentiti dell’intera comunità palagianese - prosegue il comunicato -. Inoltre, oltre allo svolgimento della processione, tale gesto inconsulto poneva dei problemi di sicurezza con tre quarti della cittadina completamente al buio; a tale proposito, soprattutto per evitare spiacevoli inconvenienti, il sindaco ha provveduto immediatamente ad allertare le Forze dell’Ordine chiedendo, in attesa del ripristino dell’impianto di illuminazione, il rafforzamento della presenza di pattuglie dei Carabinieri sul territorio”.
Sulla vicenda indaga la locale stazione dei Carabinieri. Indignazione per l’accaduto è stata espressa dal sindaco Rocco Ressa mediante un manifesto pubblico. ”La vergogna invada coloro che pochi minuti prima della processione del venerdì Santo, sapendo come e dove, hanno tranciato i cavi della pubblica illuminazione lasciando al buio le vie dl paese lungo le quali avrebbe transitato il popolo di Dio in preghiera”.
Così si legge nel manifesto: ”Tali atti delinquenziali non intimoriscono l’Amministrazione che unita risponderà affinché siano messi al pubblico ludibrio i responsabili di questo e dei tanti atti vandalici che si sono succeduti negli ultimi tempi - promette il primo cittadino -. Dell’accaduto sono state interessate le Forze dell’Ordine che per il tramite dei nuclei di investigazione cercheranno di risalire ai responsabili dell’accaduto”.
”Colgo l’occasione - ha sottolineato il sindaco - per ringraziare i tanti cittadini che, illuminando le vie del paese, hanno reso dignitoso il percorso del passaggio del Cristo morto”.
Antonella Ricciardi, Gazzetta del Mezzogiorno.
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