Proponiamo qui di seguito l'email che un/una gentile Lettore/Lettrice ci ha fatto pervenire.
Ne custodiamo l'identità e lasciamo che sia Lui/Lei a manifestarsi, se vorrà, anche sotto nickname, in un eventuale commento.
Grazie per la fiducia e la collaborazione offerta.
"Cara Maria Grazia Mellone
ti conoscevo come persona corretta, leale, senza riserve mentali, con una forte autonomia di giudizio e soprattutto con una grande onestà intellettuale.
Ma dopo avere letto il tuo intervento e aver capito che ti stai prestando a questo infimo gioco, ovvero “voler far apparire come vere cose non vere; tentare di occultare la verità e prospettarne un’altra che possa salvare la faccia a tutti gli attori di questa losca vicenda” mi devo, ahimè, a malincuore ricredere.
Tu hai un ruolo importante, sei fra quelli che i cittadini di Palagiano hanno voluto in Consiglio Comunale, e dunque, grande deve essere il rispetto che devi a chi ti ha votato.
Come tuo elettore vorrei essere rispettato, vorrei che nessuno tentasse di propinarmi storielle, false querelle, che nessuno si peritasse a costruire strumentali sondaggi di gradimento tanto per giustificare anche la propria esistenza, ruolo e stipendio; mi chiedo: ma veramente pensate che chi vota sia così sprovveduto?!?
Vorrei, per il voto che ti ho dato (ti assicuro che per me vale molto) che tu rispondessi ad alcune domante sempre che tu voglia; sai, per capire meglio e per non essere turlupinato:
1. Tu sai che tre consiglieri della maggioranza hanno chiesto al Sindaco la testa dell’assessore Di Pietro ?
2. Sai che il Sindaco ha accolto la richiesta dei tre consiglieri? (forse perché sa che bastano tre consiglieri per mandarlo a casa? - e non quattro, caro sindaco, come tenti vanamente di convincere i non tuoi consiglieri comunali i quali, è bene che sappiano, non hanno vincolo di mandato-)
3. Sai chi sono i tre consiglieri?
4. Sai che l’assessore Di Pietro per capire meglio (forse perché non si fidava del Sindaco?) ha voluto sentire dalla viva voce dei tre consiglieri le loro richieste?
5. Sai che i tre consiglieri, nell’occasione, hanno proposto all’Assessore Di Petro che poteva rimanere al suo posto ma a condizione che accettasse le loro condizioni? e che l’assessore Di Pietro ha preferito non fare più l’assessore ai Lavori Pubblici piuttosto che piegarsi e accettare lo scellerato accordo ?
6. Sai che quello che è stato rifiutato dall’Assessore Di Pietro è stato invece accettato dal Sindaco? Tanto e vero che si è trattenuto per sé la delega ai Lavori Pubblici
7. Sai che Di Pietro, visto l’accaduto e il comportamento del Sindaco, alle primarie del PD a fatto votare per Te invece che per il Sindaco?
8. Sai che Di Pietro si aspettava da Te e da altri consiglieri (di sinistra?) che faceste valere il vostro ruolo, mettendo in minoranza i famosi tre, chiedendo al Sindaco di rispettare la volontà popolare e costruire una nuova giunta (non domestica questa volta) che rispettasse la volontà dei cittadini e che conseguentemente rispecchiasse le reali proporzioni di forza e di rappresentanza tra il Consiglio Comunale e la Giunta ?
9. Sai che l’Assessore Di Pietro ha rifiutato l’Assessorato all’Agricoltura e ha già rimesso al Sindaco la delega di Assessore?
10. Sai che il Sindaco non dà ancora la notizia perché spera di far cambiare idea al Sig. Di Pietro?
11. Sai che il sondaggio e l’articolo sulla promozione o bocciatura è solo una farsa mal riuscita organizzata come estremo tentativo per convincere Di Pietro che, dopotutto, l’assessorato all’Agricoltura non è da buttare e che per il momento è meglio prendere tempo?
Dunque, cara Maria Grazia, come vedi il vero problema non è
- se l’assessore Di Pietro è stato bocciato o promosso
- o se è così bravo che può fare anche l’Assessore all’Agricoltura ;
- o convincerci che fare l’Assessore all’Agricoltura non è una deminutio capitis ma un onore, una promozione.
Credo, e non mi sbaglio, che Di Pietro
- non abbia accettato l’accorso,
- abbia rifiutato l’Assessorato all’Agricoltura
-abbia rimesso la delega da Assessore
perché ha fatto un’analisi politica e non personale: se avesse pensato a se stesso, avrebbe accettato l’accordo proposto dai tre o l’assessorato all’agricoltura (è chiaro!), invece ha capito che i tre, ottenuta la sua testa, continueranno con le loro ricattatorie richieste (così come uno dei tre imprudentemente, ha già grassamente preannunciato in pubblico che la prossima testa che cadrà sarà quella di Cetera) e che, pertanto, non vi sono le condizioni minime per poter partecipare a siffatta amministrazione; lo stesso Di Pietro, come tu sai, l’ha definita fascista.
Di Pietro ha ben compreso che è finito un ciclo, che in queste condizioni (visto l’atteggiamento del Sindaco il quale senza battere ciglio ha preferito il ricatto al lavoro, alla politica, alla volontà popolare 337) l’unica scelta politicamente seria e corretta è quella di chiamarsi fuori dal minestrone (che va buttato nel cesso) e pensare al futuro ricompattando il centrosinistra di Palagiano.
Un’ultima domanda:
- sai in che cosa consisteva l’accordo proposto a Di Pietro dai tre ?
in questo caso, è certo e vero che 1 + 1 fa 2
Non so se vorrai rispondermi, se lo farai usa tutte le qualità che ha visto in te, diversamente chiederò a gran voce che alle domande risponda Vito Pesare
Di Pietro nei giorni scorsi ha abbondantemente risposto a tutte le domande, anche all’ultima, e non solo; vero Piero, Giuseppe, Gabriele, Antonio, Giovanni, Salvatore, Antonello, Maria, Vincenzo, Anna, Francesco, Lucia, Rocco, …………Vito Pesare ?
P.S. Agli altri otto consiglieri comunali, che so per certo che hanno ascoltato attentamente e direttamente quanto detto da Di Pietro nei giorni scorsi, (anche se a dire il vero alcuni di voi gia sapevano, vero Piero? si può essere bravi quanto vuoi ma i nodi prima o poi vengono sempre al pettine ) vorrei dire, lasciate perdere gli sciocchi tentativi di chi vuol far credere che quanto detto da Di Pietro non era la verità ma solo frutto di uno sfogo e guardate con i vostri occhi la realtà, non delegate anche le vostre intelligenze, e, cosi come ha fatto Di Pietro, chiedetevi: visti i presupposti, vi sono le condizioni minime per poter amministrare per il bene del paese ? "
Un elettore di Maria Grazia Mellone
"Cara Maria Grazia Mellone
ti conoscevo come persona corretta, leale, senza riserve mentali, con una forte autonomia di giudizio e soprattutto con una grande onestà intellettuale.
Ma dopo avere letto il tuo intervento e aver capito che ti stai prestando a questo infimo gioco, ovvero “voler far apparire come vere cose non vere; tentare di occultare la verità e prospettarne un’altra che possa salvare la faccia a tutti gli attori di questa losca vicenda” mi devo, ahimè, a malincuore ricredere.
Tu hai un ruolo importante, sei fra quelli che i cittadini di Palagiano hanno voluto in Consiglio Comunale, e dunque, grande deve essere il rispetto che devi a chi ti ha votato.
Come tuo elettore vorrei essere rispettato, vorrei che nessuno tentasse di propinarmi storielle, false querelle, che nessuno si peritasse a costruire strumentali sondaggi di gradimento tanto per giustificare anche la propria esistenza, ruolo e stipendio; mi chiedo: ma veramente pensate che chi vota sia così sprovveduto?!?
Vorrei, per il voto che ti ho dato (ti assicuro che per me vale molto) che tu rispondessi ad alcune domante sempre che tu voglia; sai, per capire meglio e per non essere turlupinato:
1. Tu sai che tre consiglieri della maggioranza hanno chiesto al Sindaco la testa dell’assessore Di Pietro ?
2. Sai che il Sindaco ha accolto la richiesta dei tre consiglieri? (forse perché sa che bastano tre consiglieri per mandarlo a casa? - e non quattro, caro sindaco, come tenti vanamente di convincere i non tuoi consiglieri comunali i quali, è bene che sappiano, non hanno vincolo di mandato-)
3. Sai chi sono i tre consiglieri?
4. Sai che l’assessore Di Pietro per capire meglio (forse perché non si fidava del Sindaco?) ha voluto sentire dalla viva voce dei tre consiglieri le loro richieste?
5. Sai che i tre consiglieri, nell’occasione, hanno proposto all’Assessore Di Petro che poteva rimanere al suo posto ma a condizione che accettasse le loro condizioni? e che l’assessore Di Pietro ha preferito non fare più l’assessore ai Lavori Pubblici piuttosto che piegarsi e accettare lo scellerato accordo ?
6. Sai che quello che è stato rifiutato dall’Assessore Di Pietro è stato invece accettato dal Sindaco? Tanto e vero che si è trattenuto per sé la delega ai Lavori Pubblici
7. Sai che Di Pietro, visto l’accaduto e il comportamento del Sindaco, alle primarie del PD a fatto votare per Te invece che per il Sindaco?
8. Sai che Di Pietro si aspettava da Te e da altri consiglieri (di sinistra?) che faceste valere il vostro ruolo, mettendo in minoranza i famosi tre, chiedendo al Sindaco di rispettare la volontà popolare e costruire una nuova giunta (non domestica questa volta) che rispettasse la volontà dei cittadini e che conseguentemente rispecchiasse le reali proporzioni di forza e di rappresentanza tra il Consiglio Comunale e la Giunta ?
9. Sai che l’Assessore Di Pietro ha rifiutato l’Assessorato all’Agricoltura e ha già rimesso al Sindaco la delega di Assessore?
10. Sai che il Sindaco non dà ancora la notizia perché spera di far cambiare idea al Sig. Di Pietro?
11. Sai che il sondaggio e l’articolo sulla promozione o bocciatura è solo una farsa mal riuscita organizzata come estremo tentativo per convincere Di Pietro che, dopotutto, l’assessorato all’Agricoltura non è da buttare e che per il momento è meglio prendere tempo?
Dunque, cara Maria Grazia, come vedi il vero problema non è
- se l’assessore Di Pietro è stato bocciato o promosso
- o se è così bravo che può fare anche l’Assessore all’Agricoltura ;
- o convincerci che fare l’Assessore all’Agricoltura non è una deminutio capitis ma un onore, una promozione.
Credo, e non mi sbaglio, che Di Pietro
- non abbia accettato l’accorso,
- abbia rifiutato l’Assessorato all’Agricoltura
-abbia rimesso la delega da Assessore
perché ha fatto un’analisi politica e non personale: se avesse pensato a se stesso, avrebbe accettato l’accordo proposto dai tre o l’assessorato all’agricoltura (è chiaro!), invece ha capito che i tre, ottenuta la sua testa, continueranno con le loro ricattatorie richieste (così come uno dei tre imprudentemente, ha già grassamente preannunciato in pubblico che la prossima testa che cadrà sarà quella di Cetera) e che, pertanto, non vi sono le condizioni minime per poter partecipare a siffatta amministrazione; lo stesso Di Pietro, come tu sai, l’ha definita fascista.
Di Pietro ha ben compreso che è finito un ciclo, che in queste condizioni (visto l’atteggiamento del Sindaco il quale senza battere ciglio ha preferito il ricatto al lavoro, alla politica, alla volontà popolare 337) l’unica scelta politicamente seria e corretta è quella di chiamarsi fuori dal minestrone (che va buttato nel cesso) e pensare al futuro ricompattando il centrosinistra di Palagiano.
Un’ultima domanda:
- sai in che cosa consisteva l’accordo proposto a Di Pietro dai tre ?
in questo caso, è certo e vero che 1 + 1 fa 2
Non so se vorrai rispondermi, se lo farai usa tutte le qualità che ha visto in te, diversamente chiederò a gran voce che alle domande risponda Vito Pesare
Di Pietro nei giorni scorsi ha abbondantemente risposto a tutte le domande, anche all’ultima, e non solo; vero Piero, Giuseppe, Gabriele, Antonio, Giovanni, Salvatore, Antonello, Maria, Vincenzo, Anna, Francesco, Lucia, Rocco, …………Vito Pesare ?
P.S. Agli altri otto consiglieri comunali, che so per certo che hanno ascoltato attentamente e direttamente quanto detto da Di Pietro nei giorni scorsi, (anche se a dire il vero alcuni di voi gia sapevano, vero Piero? si può essere bravi quanto vuoi ma i nodi prima o poi vengono sempre al pettine ) vorrei dire, lasciate perdere gli sciocchi tentativi di chi vuol far credere che quanto detto da Di Pietro non era la verità ma solo frutto di uno sfogo e guardate con i vostri occhi la realtà, non delegate anche le vostre intelligenze, e, cosi come ha fatto Di Pietro, chiedetevi: visti i presupposti, vi sono le condizioni minime per poter amministrare per il bene del paese ? "
Un elettore di Maria Grazia Mellone
6 commenti:
...ma questa lettera è una catena di sant'Antonio???
sta facendo il giro delle varie mailing list...e non da stasera...
un amico dell'amico dell'amico dell'amico
All' AMICO DEGLI AMICI, che diversamente non potrebbe essere, rispondiamo dicendo che non siamo tenuti a preoccuparci di quante e quali siano le locazioni online dove è presente la mail dell'utente che ci ha chiesto di pubblicarla.
Nostro dovere morale è soltanto quello di DARE SPAZIO a CHIUNQUE ABBIA DESIDERIO DI ESPRIMERSI.
E così abbiamo inteso fare.
L'esclusiva o lo scoop non è il nostro sogno nel cassetto!
Penso di aver capito a cosa si riferisce questa lettera: un sondaggio su un'altro sito chiedeva se Di Pietro fosse stato punito o premiato e la sig.ra in oggetto si schierava per il premiato; cito quello che scrive: ("Penso, ma è il mio parere del tutto personale, che, a differenza dei lavori pubblici che sono un po' più scontati, l'agricoltura sia anche un campo in cui scommettere tutte le proprie capacità, davvero un campo aperto in cui occorrano persone grandi. E Giacomo è sicuramente tra queste!). Questo avrà fatto incavolare qualcuno, qualcuno si sarà chiesto ma è mai possibile che una persona che è nell'aminastrazione non sappia come realmente sono andate le cose??
mi fa piacere che sia arrivata anche a questo Blog,
ciaooo
Andate a leggere della Polemica Anzolin-Ressa.
Leggetevi i commenti di qualche tempo fa sul fatto che Anzolin attendeva un casus belli per scatenarsi contro Ressa.
Il casus belli si chiama Pino di Lenne.
Anzolin ha cominciato la sua guerra di demolizione?
Giovanecomunista dove sei?
uhe ma sto blog è vivo???
cos'è non avete più niente da dire contro il sindaco???
possibile che non sappiate a che punto è la notte...
Il Blog vive, soltanto che, a differenza di altre location, che vivono di luce riflessa e di denari dell'amministrazione, qui da noi ci sono persone che lavorano sul serio e quindi non hanno il tempo di andare in giro con macchinette fotografiche, per convegni o per consigli comunali.
Qui da noi, quando abbiamo tempo scriviamo e per il resto della giornata pensiamo a lavorare.
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