IL SILENZIO APPARTIENE AI DISONESTI

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Niente più bavagli!

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giovedì 29 novembre 2007

LA GRANDE ABBUFFATA

Un harakiri gastronomico politico.
Dopo l’ultimo consiglio comunale del 19/11/07, il quadro politico-amministrativo, come avevamo facilmente previsto, è ulteriormente mutato.
Si era detto: “il PD avrà (forse) due consiglieri, sempre che a Cifone venga garantita la Presidenza del consiglio altrimenti è probabile che si scopra più riformista che democratico ed, in tal caso, il travolgente PD di Palagiano dovrà fare affidamento sulla sola Mellone”Dunque, è stato fin troppo facile prevedere che, una volta che la nomina della Presidenza del Consiglio fosse diventata ad appannaggio dei Riformisti, Cifone si sarebbe, inevitabilmente, riscoperto più riformista che democratico.
Ma procediamo con ordine.
Dopo il minestrone preparato dal Sindaco e dopo la costituzione funambolica (per tempo, modo e soggetti) del gruppo Riformisti per Palagiano, si è aperta la stagione dei saldi e degli acquisti.Così come Berlusconi, a livello nazionale, tenta di comprare senatori per dare la spallata a Prodi così, a Palagiano, il Sindaco Ressa con una riunione di semi-maggioranza (tutti i consiglieri di maggioranza meno i quattro riformisti) cerca di acquistare consiglieri disposti ad entrare nel P.D. per garantirsi una più stabile ed omogenea maggioranza in consiglio comunale: il tentativo è, tuttavia, maldestro…la riunione gli va decisamente male perché nessuno degli interpellati vuole aderire. (Sulle sorti del P.D. di Palagiano che rischia di nascere morto ne parleremo meglio più avanti.)Sull’altro versante, invece, i quattro consiglieri Coriandolo si attivano in più direzioni.- Da subito, incassano l’adesione di Tinella (e siamo 5 a 7!)Del resto, Tinella era stato artefice, insieme ad alcuni di quei consiglieri, della crisi amministrativa (o, meglio, della richiesta che aveva provocato la crisi) e che si era conclusa con la loro vittoria: infatti, dopo una riunione di maggioranza, era uscito dal Palazzo alzando ripetutamente le braccia in segno di vittoria e gridando “Abbiamo vinto!” rivolto ai bravi Forleo e Labalestra che presidiavano il Palazzo con gli stessi modi dei personaggi manzoniani.Resta, comunque, da chiedersi perché un consigliere comunale, un imprenditore edile ed un segretario di un partito politico festeggiano per aver ottenuto la testa di un assessore come Di Pietro votato da 337 cittadini.- Poi prenotano l’adesione di Cifone; infatti, i quattro più uno chiariscono che ormai spetta a loro la Presidenza del Consiglio e che se il Cifone ci tiene alla poltrona meglio farebbe ad accelerare la mutazione e a scoprire tempestivamente la sua ormai definitiva e assoluta natura riformista.- Infine, tentano - anche con l’aiuto di un forte sponsor esterno al gruppo - di convincere il consigliere Quero ad aderire al gruppo offrendogli la nomina di un assessore esterno di proprio riferimento; tentativo non riuscito perché Quero, per il momento, preferisce tirarsi fuori tanto da non partecipare neanche al consiglio comunale. Forse perchè non condivide quanto sta accadendo? Se è così, però, farebbe bene il consigliere Quero a dirlo apertamente e pubblicamente, così come dovrebbe farci sapere le motivazioni che lo hanno spinto a rimettere la sua delega nelle mani del Sindaco.Nel frattempo, il Sindaco, resosi conto che la situazione gli sta sfuggendo di mano e non potendo permettersi di far sapere all’opinione pubblica e all’opposizione di essere, ormai, nelle mani dei cinque, decisi fortemente ad essere i nuovi “cuochi”, con l’ambiguo ausilio del suo nuovo braccio destro nonché sponsor esterno dei Riformisti, organizza nello studio professionale di quest’ultimo un incontro dove viene chiarito:- che, comunque, così come stanno le cose, al gruppo spettano il Presidente del Consiglio e due assessori;- che, comunque, il Sindaco non può e non deve trattenersi la delega ai Lavori Pubblici perché ciò significherebbe consentire a Di Pietro di continuare ad occuparsi dei Lavori Pubblici (ormai non si fidano più, altro che fiducia al sindaco!) - che, comunque, per il momento non si deve cambiare nulla e che tutto deve essere rinviato a dopo Natale.Così si giunge al Consiglio Comunale del 19.11.07 dove, come tutti abbiamo visto, i colpi di scena non sono mancati: l’adesione di Tinella, le dichiarazioni del capogruppo Di Roma “I consiglieri non si riconoscono nel progetto del Partito Democratico” (ma non era andato a votare per il PD solo 35 giorni prima?!), le assenze strategiche…Ma il colpo magistrale (che ha disvelato quanto e come sarà la grande abbuffata che si sta preparando) è stato quello architettato da Pietro Cifone: all’inizio del Consiglio, a specifica domanda dell’opposizione, si dichiara appartenente ai DS, lista nella quale è stato eletto e, al termine del Consiglio, giulivamente, dichiara di aderire al gruppo dei Riformisti per le stesse motivazioni dette del capogruppo Di Roma. (ma non era andato anche lui a votare per il PD solo 35 giorni prima?!) (e siamo 6 a 6!)Dopo tutte queste acrobazie pseudo-politiche, molti si chiedono quale sarà l’azione politico-amministrativa del gruppo dei Riformisti. Basta guardare il comportamento del consigliere Cifone nonché le modalità con cui sinora si sono mossi i cinque consiglieri per capire quale sarà il programma, l’impegno e, soprattutto, gli interessi del costituendo gruppo Riformisti per Palagiano.Loro hanno dichiarato di essere un gruppo di amici (saranno i nuovi furbetti del paesino?) e di avere sensibilità diverse che non possono essere contenute in un partito (meno che mai nel PD).Per noi, al momento, sono solo la somma algebrica di interessi particolari che vanno perseguiti e soddisfatti: la testa di Di Pietro e la Presidenza del Consiglio sono stati i primi… l’inizio della grande abbuffata, l’inizio del suicidio gastronomico-politico.
Sal69
P.S. Per venerdì prossimo, su richiesta, il sindaco ha fissato la prima riunione di maggioranza con il nuovo assetto e dunque si aprirà ufficialmente la verifica di giunta: così come stanno le cose, è chiaro che tutti gli assessori, tranne Schiavone ovviamente, sono a rischio di revoca.- Di Pietro, Cetera, Capalbo: rimarranno fuori;- per Di Pierro qualche dubbio c’è: è buono ma nessuno è disposto ad averlo come riferimento;- Beretta: non tutti l’hanno perdonata del voto dato alle primarie del PD;- Cirillo: pare che per i partiti piccoli, alle Provinciali,bastano un migliaio di voti per essere eletti e qualcuno potrebbe sacrificare l’assessorato per una mano alle prossime provinciali. Anche Cifone non dovrebbe stare così tranquillo: Di Roma non è Tinella, così almeno afferma lui.Ma ci sono ancora lavori in corso... un altro gruppo consiliare forse?

2 commenti:

Un'Altra Verità ha detto...

Al BUFFONE che, lasciandosi rodere il culo, ha osato inzozzare la versione precedente del post con una serie di commenti copia-incolla, RIVOLGIAMO l'invito a non importunare chi si mette a disposizione di quanti ci scrivono.
Capiamo che la sua megalomania lo vorrebbe esclusivista di alcune pubblicazioni, ma per fare in modo che ciò accada deve invitare Sal69 a non mandarci più email.
Fintanto che Sal69 ci scriverà, noi copieremo e pubbicheremo le sue email così come lui chiede.
CE NE FOTTIAMO se poi la pubblicazione compare in altre sedi, tanto più di andare in altri luoghi a copiare pubblicazioni che non abbiamo avuto il consenso a pubblicare.
UNA DOMANDA: Il cortese commentatore vuole indagare sul perchè Sal69 scrive anche da noi?
NON SARA' FORSE CHE TEME LA CENSURA CHE C'E', A GIORNI ALTERNI, DALL'ALTRA PARTE?

Un'Altra Verità ha detto...

"ma qualcuno mi puo spiegare come mai, se Tinella ha festeggiato con Forleo e Labalestra fautori del PD palagianese e quindi dalla parte del sindaco, poi entra nel gruppo consiliare riformisti e non in quello del pd e quindi ostile a Ressa?"

Il commento è di Romolo Remo.