Il benzo(a)pirene è un idrocarburo policiclico aromatico della classe dei benzopireni.
È una delle prime sostanze di cui si è accertata la cancerogenicità.
La categoria IARC di rischio cancerogeno è Categoria 1: cancerogena per l'uomo.
È una delle prime sostanze di cui si è accertata la cancerogenicità.
La categoria IARC di rischio cancerogeno è Categoria 1: cancerogena per l'uomo.
Disciolta in acqua, è tra le sostanze più pericolose.
Il limite di concentrazione è intorno agli 0,01 mg/L. (da Wikipedia)
Nell’esposizione professionale, che è molto più intensa di quella della popolazione generale, viene segnalata la capacità di indurre tumori del polmone, della pelle e dell’apparato genitourinario.
Il primo tumore professionale descritto e accertato è proprio l’epitelioma dello scroto.
Per quanto riguarda gli ambienti di lavoro, il D.Lgs 626/94 considera “cancerogeni” le attività che espongono i lavoratori agli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) contenuti nel catrame, nella pece, nel fumo o nelle polveri di carbone e alla fuliggine delle canne fumarie
Altri effetti accertati del benzo(a)pirene
Effetti sulla riproduzione:
Il benzo(a)pirene ha causato in animali da laboratorio l'insorgenza di tumori nei nuovi nati di madri esposte durante la gravidanza nonché disturbi di sviluppo fetale.
Il composto può passare dalla madre al figlio e predisporre quest'ultimo a generare in un futuro un possibile tumore.
Tossicità cronica:
I dati disponibili si basano su studi di alimentazione, intubazione gastrica, inalazione, instillazione intratracheale, trattamenti dermici e subcutanei effettuati su roditori ed alcuni primati. Somministrazioni ripetute di benzo(a)pirene sono state associate con l'incremento dell'incidenza sia di tumori generali che relativi alla zona trattata.
Il composto viene utilizzato frequentemente come controllo positivo nei saggi sulla cancerogenicità (dati EPA).
Ingestione:
Irritazione delle mucose, delle vie respiratorie
Inalazione:
Respiro breve e sibilante, tosse, irritazione delle alte vie respiratorie, bronchite, dispnea, edema polmonare.
Contatto cutaneo:
Arrossamento, irritazioni, dermatiti, eritema, pigmentazione, desquamazione, verruche.
Contatto oculare:
Arrossamento, irritazioni, congiuntiviti, fotosensibilizzazione.
Il 4 giugno l’Arpa rende noti i dati di rilevazione del benzo(a)pirene nella relazione tecnica “BENZO(a)PIRENE AERODISPERSO PRESSO LA STAZIONE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA DI VIA MACHIAVELLI A TARANTO - ATTRIBUZIONE ALLE SORGENTI EMISSIVE" dalle quali si evince un superamento delle concentrazioni di benzo(a)pirene e si dichiara per la prima volta l'origine (la Cokeria dell'ILVA)
"Le concentrazioni di Benzo(a)pirene misurate nel quartiere Tamburi pongono la zona a ridosso dell’area industriale ai livelli alti della classifica delle città italiane - si legge nella relazione - i dati indicano concordemente che il contributo emissivo all’origine del superamento del livello di 1 nanogrammo al metrocubo per il benzo(a)pirene nel sito di monitoraggio di via Machiavelli a Taranto è costituito, in modo preponderante, dai processi produttivi condotti nell’area a caldo dello stabilimento siderurgico ILVA ed in modo maggioritario, all’interno di tale area, dall’impianto di distillazione del carbon fossile, per la produzione di coke metallurgico (cokeria)”.
Nonostante tutto il 13 Agosto il Governo, andando contro una direttiva del Parlameto Europeo (Dir. n. 2004/107/CE) emana il Decreto Legge n. 155 (cosiddetto DECRETO SALVA-ILVA) con il quale posticipa al 31 dicembre 2012 il divieto di superamento del livello di 1 nanogrammo a metro cubo per il benzo(a)pirene.
Tale divieto, in vigore dal 1/1/1999, per le aree urbane sopra 150 mila abitanti, sarebbe posticipato ancora se i "costi" fossero "spropositati"i.
Ma noi quanto VALIAMO??
L’Associazione Culturale Pediatri (ACP), insieme alla Società Italiana di Pediatria (SIP) e alla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), firma un Appello al Governo italiano perché venga rivisto - con la massima urgenza - tale provvedimento.
Noi attualmente a Taranto abbiamo queste certezze:
- il benzo(a)pirene è un cancerogeno di classe 1 (stabilito dallo IARC)
- le concentrazioni di benzo(a)pirene presenti a Taranto, in modo particolare nel rione Tamburi, sono superiori ai limiti di legge imposti dalla Comunità Europea
- il benzo(a)pirene proviene dalla Cokeria dell’Ilva (così come dichiarato dall’Arpa)
- A Cornigliano la Cokeria è stata chiusa per un evidente rischio sanitario e una correlazione tra esposizione agli inquinanti e malattia/mortalità.
- I medici Pediatri hanno dichiarato con assoluta certezza che il rischio per i bambini è grave e accertato.
E NOI? PER QUANTO TEMPO ANCORA SAREMO DISPOSTI A SUBIRE... anzi a MORIRE ?
POSSIBILE CHE ANCORA NON ABBIAMO RAGGIUNTO IL LIMITE DELLA INCAZZATURA... QUELLA DA FARCI USCIRE NELLE STRADE, PER LE PIAZZE E FAR SENTIRE LA NOSTRA RABBIA e LA VOGLIA DI RIPRENDERCI CIO' CHE CI STANNO STRAPPANDO: LA VITA!?
http://www.facebook.com/note.php?created&¬e_id=495446146479#!/notes/rosella-balestra/i-pediatri-contro-il-decreto-salva-ilva/495446146479
Nell’esposizione professionale, che è molto più intensa di quella della popolazione generale, viene segnalata la capacità di indurre tumori del polmone, della pelle e dell’apparato genitourinario.
Il primo tumore professionale descritto e accertato è proprio l’epitelioma dello scroto.
Per quanto riguarda gli ambienti di lavoro, il D.Lgs 626/94 considera “cancerogeni” le attività che espongono i lavoratori agli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) contenuti nel catrame, nella pece, nel fumo o nelle polveri di carbone e alla fuliggine delle canne fumarie
Altri effetti accertati del benzo(a)pirene
Effetti sulla riproduzione:
Il benzo(a)pirene ha causato in animali da laboratorio l'insorgenza di tumori nei nuovi nati di madri esposte durante la gravidanza nonché disturbi di sviluppo fetale.
Il composto può passare dalla madre al figlio e predisporre quest'ultimo a generare in un futuro un possibile tumore.
Tossicità cronica:
I dati disponibili si basano su studi di alimentazione, intubazione gastrica, inalazione, instillazione intratracheale, trattamenti dermici e subcutanei effettuati su roditori ed alcuni primati. Somministrazioni ripetute di benzo(a)pirene sono state associate con l'incremento dell'incidenza sia di tumori generali che relativi alla zona trattata.
Il composto viene utilizzato frequentemente come controllo positivo nei saggi sulla cancerogenicità (dati EPA).
Ingestione:
Irritazione delle mucose, delle vie respiratorie
Inalazione:
Respiro breve e sibilante, tosse, irritazione delle alte vie respiratorie, bronchite, dispnea, edema polmonare.
Contatto cutaneo:
Arrossamento, irritazioni, dermatiti, eritema, pigmentazione, desquamazione, verruche.
Contatto oculare:
Arrossamento, irritazioni, congiuntiviti, fotosensibilizzazione.
Il 4 giugno l’Arpa rende noti i dati di rilevazione del benzo(a)pirene nella relazione tecnica “BENZO(a)PIRENE AERODISPERSO PRESSO LA STAZIONE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA DI VIA MACHIAVELLI A TARANTO - ATTRIBUZIONE ALLE SORGENTI EMISSIVE" dalle quali si evince un superamento delle concentrazioni di benzo(a)pirene e si dichiara per la prima volta l'origine (la Cokeria dell'ILVA)
"Le concentrazioni di Benzo(a)pirene misurate nel quartiere Tamburi pongono la zona a ridosso dell’area industriale ai livelli alti della classifica delle città italiane - si legge nella relazione - i dati indicano concordemente che il contributo emissivo all’origine del superamento del livello di 1 nanogrammo al metrocubo per il benzo(a)pirene nel sito di monitoraggio di via Machiavelli a Taranto è costituito, in modo preponderante, dai processi produttivi condotti nell’area a caldo dello stabilimento siderurgico ILVA ed in modo maggioritario, all’interno di tale area, dall’impianto di distillazione del carbon fossile, per la produzione di coke metallurgico (cokeria)”.
Nonostante tutto il 13 Agosto il Governo, andando contro una direttiva del Parlameto Europeo (Dir. n. 2004/107/CE) emana il Decreto Legge n. 155 (cosiddetto DECRETO SALVA-ILVA) con il quale posticipa al 31 dicembre 2012 il divieto di superamento del livello di 1 nanogrammo a metro cubo per il benzo(a)pirene.
Tale divieto, in vigore dal 1/1/1999, per le aree urbane sopra 150 mila abitanti, sarebbe posticipato ancora se i "costi" fossero "spropositati"i.
Ma noi quanto VALIAMO??
L’Associazione Culturale Pediatri (ACP), insieme alla Società Italiana di Pediatria (SIP) e alla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), firma un Appello al Governo italiano perché venga rivisto - con la massima urgenza - tale provvedimento.
Noi attualmente a Taranto abbiamo queste certezze:
- il benzo(a)pirene è un cancerogeno di classe 1 (stabilito dallo IARC)
- le concentrazioni di benzo(a)pirene presenti a Taranto, in modo particolare nel rione Tamburi, sono superiori ai limiti di legge imposti dalla Comunità Europea
- il benzo(a)pirene proviene dalla Cokeria dell’Ilva (così come dichiarato dall’Arpa)
- A Cornigliano la Cokeria è stata chiusa per un evidente rischio sanitario e una correlazione tra esposizione agli inquinanti e malattia/mortalità.
- I medici Pediatri hanno dichiarato con assoluta certezza che il rischio per i bambini è grave e accertato.
E NOI? PER QUANTO TEMPO ANCORA SAREMO DISPOSTI A SUBIRE... anzi a MORIRE ?
POSSIBILE CHE ANCORA NON ABBIAMO RAGGIUNTO IL LIMITE DELLA INCAZZATURA... QUELLA DA FARCI USCIRE NELLE STRADE, PER LE PIAZZE E FAR SENTIRE LA NOSTRA RABBIA e LA VOGLIA DI RIPRENDERCI CIO' CHE CI STANNO STRAPPANDO: LA VITA!?
http://www.facebook.com/note.php?created&¬e_id=495446146479#!/notes/rosella-balestra/i-pediatri-contro-il-decreto-salva-ilva/495446146479
(di Rossella Balestra)
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