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PALAGIANO - Nella gravina oltre a eternit, pneumatici usati e materiale di risulta c’erano anche “campane” utilizzate per la raccolta differenziata dei rifiuti. La discarica è stata scoperta dalla Guardia di Finanza nel territorio di Palagiano. Sotto sequestro 90mila metri quadrati nella quale erano state riversate oltre 45mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Le Fiamme Gialle che hanno denunciato a piede libero una persona ora stanno indagando per scoprire chi ha abbandonato le “campane” piene di vetro. Un’altra bomba ecologica è stata scoperta a Manduria dai poliziotti del locale Commissariato in collaborazione con la Polizia Provinciale di Taranto, con personale dell’Arpa di Bari e di Taranto. La discarica si estende su una vasta area di circa sei ettari, lungo il versante nord della città, posta all’interno della strada che porta a San Cosimo.
Il sito, in stato di evidente abbandono, è da anni in fase di post-gestione in quanto ha esaurito le volumetrie utili allo smaltimento. La discarica era utilizzata infatti per raccogliere i rifiuti solidi urbani dei comuni limitrofi ed era stata data in gestione a una società, che però ha diviso le attività societarie creando altre società satelliti, al fine di creare le cosiddette scatole cinesi. L’azienda alla quale era stata affidata la gestione è stata poi liquidata e ceduta ad un soggetto, A. L. di 71 anni, residente in provincia di Bari, che è allo stato irreperibile. L’ultimo sopralluogo effettuato durante le operazioni di sequestro ha permesso di accertare che la discarica si trova in condizioni tali da costituire pericolo per l’ambiente, a causa della fuoriuscita nel terreno di percolato.
Ciò è anche causato dalla totale assenza di un servizio di custodia e di vigilanza.
PALAGIANO - Nella gravina oltre a eternit, pneumatici usati e materiale di risulta c’erano anche “campane” utilizzate per la raccolta differenziata dei rifiuti. La discarica è stata scoperta dalla Guardia di Finanza nel territorio di Palagiano. Sotto sequestro 90mila metri quadrati nella quale erano state riversate oltre 45mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Le Fiamme Gialle che hanno denunciato a piede libero una persona ora stanno indagando per scoprire chi ha abbandonato le “campane” piene di vetro. Un’altra bomba ecologica è stata scoperta a Manduria dai poliziotti del locale Commissariato in collaborazione con la Polizia Provinciale di Taranto, con personale dell’Arpa di Bari e di Taranto. La discarica si estende su una vasta area di circa sei ettari, lungo il versante nord della città, posta all’interno della strada che porta a San Cosimo.
Il sito, in stato di evidente abbandono, è da anni in fase di post-gestione in quanto ha esaurito le volumetrie utili allo smaltimento. La discarica era utilizzata infatti per raccogliere i rifiuti solidi urbani dei comuni limitrofi ed era stata data in gestione a una società, che però ha diviso le attività societarie creando altre società satelliti, al fine di creare le cosiddette scatole cinesi. L’azienda alla quale era stata affidata la gestione è stata poi liquidata e ceduta ad un soggetto, A. L. di 71 anni, residente in provincia di Bari, che è allo stato irreperibile. L’ultimo sopralluogo effettuato durante le operazioni di sequestro ha permesso di accertare che la discarica si trova in condizioni tali da costituire pericolo per l’ambiente, a causa della fuoriuscita nel terreno di percolato.
Ciò è anche causato dalla totale assenza di un servizio di custodia e di vigilanza.
Tratto da Tarantosera.
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