Pubblichiamo, qui di seguito, un appello che ci è arrivato in email da una nostra lettrice.
Riteniamo l'argomento interessante ed invitiamo i nostri fedeli Lettori a raccogliere l'invito dell' amica che ci scrive ed a cui va tutto il nostro sostegno.
Gli Amici di "Un'altra Voce per Palagiano", ne siamo certi, contribuiranno a diffondere l'appello attraverso le proprie pagine web, attraverso i propri profili facebook e di qualunque altro social network e ci aiuteranno a far crescere il numero dei sostenitori di questa "necessaria petizione".
Aiutiamo chi ha bisogno di noi.
Un semplice click, non ci costa niente.
"Gentili Amici
con grande preoccupazione informo che il farmaco antiepilettico MALIASIN è stato ritirato dal commercio, con la motivazione che i pazienti possono passare “tranquillamente” al trattamento con GARDENALE o LUMINALE.
Questo non è affatto vero, poiché l' uso del MALIASIN ha consentito di ottenere nel sangue livelli più alti
di barbiturico senza incorrere in sonnolenza e sedazione, come avviene con il GARDENALE o il LUMINALE.
Questo è dimostrato dai molti dosaggi di barbiturico nel sangue che ho effettuato nella mia vita di paziente affetta da epilessia.
Il MALIASIN contiene infatti una componente psicostimolante che controbatte con successo gli effetti sedativi della componente barbiturica.
LUMINALE e GARDENALE sono barbiturici allo stato puro ed, in quanto tali, danno quegli effetti collaterali di sonnolenza e sedazione coi quali è difficile convivere.
In questo momento in cui scrivo, io stesso faccio i conti con questo stato di malessere che inibisce la mia vitalità.
Ci si sente storditi, intontiti ed i livelli di concentrazione, memoria ed attenzione ridotti fanno di noi degli zombie, che tra mille difficoltà debbono portare avanti i propri fronti (famiglia, lavoro, studio).
Aiutatemi ed aiutateci a protestare affiché chi faceva uso di tale farmaco possa nuovamente trovarlo nelle farmacie.
Sembra di capire che il farmaco viene ritirato in quanto le vendite sono scarse, ed è quindi solamente una discutibile operazione commerciale, certamente non riguardosa degli interessi dei pazienti.
Pare che la casa farmaceutica l’abbia ritirato dal mercato perché non supportata nelle spese di produzione dagli opportuni aiuti di governo.
Motivare il ritiro del farmaco dicendo che "in un piccolo numero di pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici come il MALIASIN" si possano sviluppare pensieri autolesivi o di suicidio, come evidentemente può accadere anche con gli altri farmaci antiepilettici –non esclusi GARDENALE e LUMINALE, attualmente prescritti come farmaci eletti per la terapia antiepilettica (Scheda tecnica del Gardenale) è una riprovevole scusa, ed è pure una presa in giro, visto che molti di noi usano il farmaco da tempo e con successo.
Ringraziamo la FOREP (Fondazione per la Ricerca sulla Epilessia) che ci ha fornito gli argomenti scientifici per protestare con il massimo vigore e Chiediamo di essere aiutati e sostenuti.
Non chiediamo denaro o offerte, ma soltanto che si dia diffusione all’informazione che è in corso una petizione popolare rivolta a convincere e sensibilizzare il Ministero ad una problematica che politici ed alcuni medici non possono comprendere appieno perché non vivono il problema ed i disagi ad esso connessi. Non lo fanno per cinismo, bensì perché non vivono in prima persona il problema. Sono testimoni o portavoce di quanto apprendono dagli studi, dalle ricerche, dalle indagini … in terza persona dunque, il che è ben diverso da “vivere un problema sulla propria pelle”.
Occorrono firme alla petizione, una petizione che vi invitiamo a sostenere ed a far sostenere con un semplice click sul sito http://www.firmiamo.it/maliasin affinché l’esiguo numero di 546 sostenitori (dal 31 gennaio 2010 ad oggi) diventi sempre maggiore.
I circa 500.000 italiani affetti da epilessia ne saranno grati a te ed a quanti avrai detto di fare la stessa cosa.
Grazie. "
con grande preoccupazione informo che il farmaco antiepilettico MALIASIN è stato ritirato dal commercio, con la motivazione che i pazienti possono passare “tranquillamente” al trattamento con GARDENALE o LUMINALE.
Questo non è affatto vero, poiché l' uso del MALIASIN ha consentito di ottenere nel sangue livelli più alti
di barbiturico senza incorrere in sonnolenza e sedazione, come avviene con il GARDENALE o il LUMINALE.
Questo è dimostrato dai molti dosaggi di barbiturico nel sangue che ho effettuato nella mia vita di paziente affetta da epilessia.
Il MALIASIN contiene infatti una componente psicostimolante che controbatte con successo gli effetti sedativi della componente barbiturica.
LUMINALE e GARDENALE sono barbiturici allo stato puro ed, in quanto tali, danno quegli effetti collaterali di sonnolenza e sedazione coi quali è difficile convivere.
In questo momento in cui scrivo, io stesso faccio i conti con questo stato di malessere che inibisce la mia vitalità.
Ci si sente storditi, intontiti ed i livelli di concentrazione, memoria ed attenzione ridotti fanno di noi degli zombie, che tra mille difficoltà debbono portare avanti i propri fronti (famiglia, lavoro, studio).
Aiutatemi ed aiutateci a protestare affiché chi faceva uso di tale farmaco possa nuovamente trovarlo nelle farmacie.
Sembra di capire che il farmaco viene ritirato in quanto le vendite sono scarse, ed è quindi solamente una discutibile operazione commerciale, certamente non riguardosa degli interessi dei pazienti.
Pare che la casa farmaceutica l’abbia ritirato dal mercato perché non supportata nelle spese di produzione dagli opportuni aiuti di governo.
Motivare il ritiro del farmaco dicendo che "in un piccolo numero di pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici come il MALIASIN" si possano sviluppare pensieri autolesivi o di suicidio, come evidentemente può accadere anche con gli altri farmaci antiepilettici –non esclusi GARDENALE e LUMINALE, attualmente prescritti come farmaci eletti per la terapia antiepilettica (Scheda tecnica del Gardenale) è una riprovevole scusa, ed è pure una presa in giro, visto che molti di noi usano il farmaco da tempo e con successo.
Ringraziamo la FOREP (Fondazione per la Ricerca sulla Epilessia) che ci ha fornito gli argomenti scientifici per protestare con il massimo vigore e Chiediamo di essere aiutati e sostenuti.
Non chiediamo denaro o offerte, ma soltanto che si dia diffusione all’informazione che è in corso una petizione popolare rivolta a convincere e sensibilizzare il Ministero ad una problematica che politici ed alcuni medici non possono comprendere appieno perché non vivono il problema ed i disagi ad esso connessi. Non lo fanno per cinismo, bensì perché non vivono in prima persona il problema. Sono testimoni o portavoce di quanto apprendono dagli studi, dalle ricerche, dalle indagini … in terza persona dunque, il che è ben diverso da “vivere un problema sulla propria pelle”.
Occorrono firme alla petizione, una petizione che vi invitiamo a sostenere ed a far sostenere con un semplice click sul sito http://www.firmiamo.it/maliasin affinché l’esiguo numero di 546 sostenitori (dal 31 gennaio 2010 ad oggi) diventi sempre maggiore.
I circa 500.000 italiani affetti da epilessia ne saranno grati a te ed a quanti avrai detto di fare la stessa cosa.
Grazie. "
NOTA: Nella compilazione del form per sostenere la causa Vi saranno chiesti il nome, il cognome, la città... non abbiate paura di scriverli! Non sarete censiti come epilettici, bensì come persone sensibili ai problemi di questi ultimi! Alcuni campi (lavoro, reddito etc... possono essere lasciati vuoti)...