IL SILENZIO APPARTIENE AI DISONESTI

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Niente più bavagli!

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“Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa. Chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola”. (Giovanni Falcone)

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giovedì 30 luglio 2009

IL SINDACO DI PALAGIANO RESPINGE IL DIVIETO DI VENDITA DEI FRUTTI PRESUNTI CONTAMINATI

Ritenendo sufficientemente autorevole il parere dell'ARPA -che tranquillizza la comunità palagianese in merito all'impatto che avrebbe avuto sul territorio il disastroso incendio occorso ad una fabbrica nelle campagne di Palagiano- il Sindaco di Palagiano RESPINGE l' istanza (sia pure verbale) avanzata per il DIVIETO ASSOLUTO DI VENDITA DI PRODOTTI AGRICOLI PROVENIENTI DAI TERRENI LIMITROFI ALL' AREA CONTAMINATA.
A fare la proposta una Forza di Polizia ad ordinamento civile.
A respingerla il Sindaco, che preferisce non ledere l'economia locale... seppure a svantaggio della SALUTE DEL PALAGIANESE.

L' Arpa è l´Agenzia regionale per la prevenzione e l´ambiente.
Essa ha i seguenti compiti istituzionali:
-monitoraggio delle diverse componenti ambientali
-controllo e vigilanza del territorio e delle attività antropiche
-attività di supporto nella valutazione dell´impatto ambientale di piani e progetti
-realizzazione e gestione del Sistema informativo regionale sull´ambiente.
L Arpa sarà certamente l'Organismo preposto più autorevole in materia di Ambiente, ma a proposito di cibi ed alimenti, non è più opportuno ascoltare anche il parere dei NAS sulla salubrità di ciò che intanto è già sui banchi di frutta e nei frigoriferi dei vostri concittadini?
Un buon Sindaco non dovrebbe risparmiarsi nel richiedere un ulteriore parere specialistico in favore del BENE e della BUONA SALUTE del proprio paese.
L'economia viene dopo la salute.
Un raccolto andato a male per un contadino è un danno assai minore della perdita di un congiunto per neoplasia ad eziologia alimentare.
E, intanto che scriviamo, si vendono e si mangiano meloncini ed angurie sospette.
SINDACO, NON ESITI A CONTATTARE I NAS.

martedì 21 luglio 2009

INFORMAZIONI PICCANTI E SABOTAGGIO DELLA EMAIL DEL NOSTRO BLOG



Informiamo i nostri Cari e Fidati Lettori che, a seguito di una email "piccante" inviata da parte di un nostro affezionato collaboratore "anonimo", la nostra casella di posta elettronica è STATA SABOTATA.

Non abbiamo fatto in tempo a leggere le dichiarazioni che il nostro Lettore ci aveva inviato, nè a valutare l'opportunità di dare "voce" al suo racconto.

Da qualche giorno la nostra casella email NON FUNZIONA PIU'.

I nostri tecnici stanno lavorando al recupero di quanto "qualcuno è convinto che sia andato perduto".

Abbiamo già ripristinato il 67% del perduto ed, a giorni, dovremmo ritornare in possesso anche del resto.

INTANTO DESIDERIAMO INFORMARE I LETTORI CHE, SE INTENDONO COMUNICARE CON LA NOSTRA REDAZIONE, E' OPPORTUNO UTILIZZARE IL SEGUENTE NUOVO INDIRIZZO EMAIL: palagiano.blogspot@katamail.com

In particolar modo, ci rivolgiamo all'Utente "che altri hanno ritenuto scomodo" per invitarlo ad inviare nuovamente le sue dichiarazioni all'indirizzo email citato, sicchè si provveda subito alla valutazione e pubblicazione di quanto espresso.

NON CI LASCIAMO INTIMORIRE DALL'ACCADUTO, NE' DALL'ATTIVITA' DEGLI INQUIRENTI CHE, SICURAMENTE, SVOLGONO EGREGIAMENTE IL PROPRIO LAVORO.

PROSEGUIREMO IL NOSTRO LAVORO PERCHE' PRESTO ESSO TORNERA' UTILE ANCHE PER LE LORO INDAGINI.

Grazie a tutti per la fiducia.

Restiamo uniti, perchè uniti si vincono i soprusi.
Intanto invitiamo i Lettori e seguire, questa sera alle ore 23.50, su Rai Due, il programma "LA STORIA SIAMO NOI".
Ospite, per la prima volta dopo 17 anni, la vedova di Paolo Borsellino: racconterà i segreti che le confessò il magistrato poche ore prima di morire.
NOTA: VI SONO AUTORITA' DELLO STATO CHE GIA' SONO STATE INFORMATE ED ALLERTATE SUI FATTI DI CUI SIAMO A CONOSCENZA.
SPAZIO ALLA GIUSTIZIA, NOI SIAMO DALLA LORO PARTE.

La Redazione.

domenica 5 luglio 2009

LUBRITALIA A PALAGIANO: LA PROCURA NON PRENDA UN GRANCHIO.


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Su Libero-news.it abbiamo trovato quest’articolo.
In rosso abbiamo desiderato colorare le dichiarazioni che, “nel tentativo di fare chiarezza, appaiono contraddittorie e lacunose”.
Invitiamo la Prefettura, il Sindaco di Palagiano, il Comandante dei Vigili del Fuoco, l’ Arpa, i rappresentanti della Provincia, il Dipartimento di Prevenzione del Territorio ed il Genio Civile a RIVEDERE le dichiarazioni pubbliche rilasciate, soprattutto alla luce dei commenti di lettori che hanno avuto il coraggio di denunciare:
1) La puzza di benzina si sente ancora oggi, il fiume di olii ed idrocarburi è ancora lì dopo 8 giorni, perché?
2) Quando inizieranno le manovre di bonifica dell’ambiente?
3) Va bene che la Fabbrica non è a rischio, ma la campagna? Per quanto tempo ancora dovrà la terra assorbire quello schifo?
4) Perché il circuito di telecamere di cui parlava Baldacconi di Studio100 News, stranamente, in quella mattina dell’incendio non hanno funzionato?
5) Ci sono prove che sia stato davvero un fulmine a causare il corto circuito?
6) Perché in conferenza stampa in Prefettura non era presente il Comandante della Guardia di Finanza, che avrebbe potuto dare illuminazioni in merito all’indagine che era in corso e che, fatalità “il fulmine” ha interrotto, spazzando via le prove?
7) Quali sono le teste che sono già cadute?
8) Chi sono gli “strani” rinforzi che verranno da “molto lontano”?
9) Perché si è aspettato tanto? Perché si è consentito che il materiale nocivo invadesse i canali di scolo per centinaia di metri?
10) La Procura si è accertata che lo stabilimento fosse attrezzato per “eventi di questo genere”?
11) Nei piani di prevenzione dell’Azienda, vi è menzionata l’ipotesi di un disastro ed un piano di valutazione dei rischi e delle manovre urgenti di intervento e prevenzione? Otto giorni è un termine temporale che può rientrare nel concetto di “urgenza”?
12) Chi stiamo aspettando perché la comunità palagianese, l’agricoltura ed i frutti di quella terra siano messi in sicurezza?
13) Il pericolo per l’Arpa è solo la nube di fumi di cui non restano tracce visibili?
14) Dissolta la nube, le micro particelle sono finite in orbita?
15) Ultima domanda: cosa sono le ecomafie?


“TARANTO: INCENDIO IN AZIENDA LUBRIFICANTI, PER PREFETTURA FABBRICA NON A RISCHIO”
Taranto, 3 lug. - (Adnkronos) - ''L'opificio interessato dall'incendio non costituisce un'attivita' a rischio di incidente rilevante e non presenta situazioni di particolare esposizione a rischio per la pubblica incolumita' in ragione del tipo di sostanze prodotte e detenute''. E' quanto rende noto la Prefettura di Taranto a proposito di una riunione convocata dal prefetto Alfonso Pironti dopo il vasto incendio verificatosi lunedi' alla periferia di Palagiano, nella ditta 'Lubritalia' che si occupa della vendita di prodotti lubrificanti.
Alla riunione, convocata per verificare la fondatezza delle preoccupazioni espresse, in particolare sui mezzi di informazione e da piu' parti, circa i rischi connessi all'incidente, hanno partecipato il sindaco di Palagiano, il comandante dei vigili del fuoco, il direttore del servizio territoriale del Dipartimento provinciale dell'Arpa, rappresentanti della Provincia, del Dipartimento di Prevenzione della Asl e del Genio Civile.
L'incendio e' stato determinato da un probabile corto circuito e ha riguardato prodotti presumibilmente non ad alta infiammabilita'. Tuttavia, fuoriuscendo dai contenitori per cedimento di questi ultimi, sono stati immediatamente investiti dal fuoco bruciando velocemente e incrementando il carico termico. E' stato necessario far giungere sul posto anche unita' dai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco di Bari e Brindisi e una gran quantita' di acqua nebulizzata per abbassare la temperatura, circoscrivere l'area coinvolta e poi spegnere con altre schiume l'incendio. Secondo quanto accertato dall'Arpa le favorevoli condizioni meteorologiche, in particolare le correnti ascensionali, hanno permesso il rapido allontanamento dei fumi verso l'alto sicche' nessuna conseguenza c'e' stata per la salute pubblica.”

Anonimo ha detto...

ancora disastri! l'altro giorno la'acqua scesa da mottola per le violente pioggie ha trascinato l'olio disperso nei canali di scolo per centinaia di metri, fino al canale che lambisce l'oleificio Latorrata. olio e chissà cos'altro sversati in altri terreni con conseguenti nuovi danni e rischi anche per la falda acquifera.Cosa è stato fatto per previnire questa prevedibile situazione? e comunque, quali interventi sono stati posti in essere per ridurre l'impatto dannoso di quest'ennesimo disastro? perchè a tuttoggi gli olii sono lì in bella vista e nessuno li ha tolti? Ma la puzza che si sente, forte, percorrendo la tangenziale nel tratto ponte autostrada-svincolo palagiano nord, la sento solo io ?Quanto tempo passerà prima di bonificare le aree? ed ancora, qualcuno sa se è vero che la Lubritalia ha ripreso la produzione, almeno così dicono! Hanno già rimesso in sicurezza tutta l'azienda? che fulmini!!! mah..c'è qualcosa, più di qualcosa, che non va...speriamo che non finisca "all'italiana".
PROCURA CI SEI?
COMUNE CI SEI?
PROVINCIA CI SEI?
REGIONE CI SEI?
RISPONDETE...
4 luglio 2009 23.43
Anonimo ha detto...

Quanto alla bonifica, inizierà già da lunedì (forse) e con l'intervento di "strani" rinforzi che verranno da molto lontano...Nei prossimi giorni ne racconterò di più, intanto qualche testa innocente è già caduta e sarà da quegli innocenti che avremo maggiori dettagli.Finanza e Procura avranno molto materiale su cui lavorare e tutto sarà più chiaro.

5 luglio 2009 13.43